"Siete la Riviera dei Fiori che usa le maglie e il nome sacro dell'Imperia"

lunedì 31 agosto 2009

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Copio/incollo dal Secolo XIX a firma DDG.
Completato il solito cerimoniale, con presentazione di giocatori, dirigenti e tecnici dell’Imperia, è stata la volta dell’esposizione delle nuove maglie. E’ stato a quel punto che, nell’incredulità generale, i dirigenti del club nerazzurro hanno rivelato il nome dello sponsor che campeggerà, nel pieno rispetto delle dimensioni volute dalla Federcalcio, al centro delle divise. Il nome è quello della “Latte Frascheri”, in poche parole l’azienda direttamente concorrente al Caseificio Alberti.
Con uno stabilimento a Bardineto, in provincia di Savona, un centro di distribuzione a Borghetto Santo Spirito, un deposito a Imperia e uno a Carrù, la Frascheri ha conquistato posizioni sempre più importati nei mercati del basso Piemonte e del ponente ligure. Va da sé che l’interesse a espandere ulteriormente il proprio bacino di competenza sia sacrosanto e legittimo, ma ai più è parsa piuttosto chiara l’intenzione di contrapporre un marchio come quello dell’azienda casearia di Bardineto ad un altro, analogo, quello della Alberti, sempre più impegnata a sostegno dell’altra società calcistica cittadina.
L’operazione non ha mancato di suscitare non poche perplessità e i primi commenti, da parte soprattutto dei vertici societari della Pro Imperia, non sono stati certo teneri.
Tra le tesi raccolte c’è chi prospetta addirittura un pesante intervento politico nei confronti del presidente dell’Imperia, Antonio Gagliano, che nell’assise comunale ricopre il ruolo di assessore alla sicurezza, alla viabilità, alla polizia municipale e ai cimiteri, al cui indirizzo viene inviata l’accusa d’aver prestato il fianco all’espansione, sia pure sotto forma pubblicitaria, di una ditta concorrente della Alberti. «Non ho parole, ho davvero l’amaro in bocca - ha commentato Marco Alberti - in casa Imperia non stanno certo dando un buon esempio di sportività ai giovani».
Immediata la replica di Antonio Gagliano, presidente dell’Imperia: «Non capisco perchè alzare un simile polverone. Parliamo di una sponsorizzazione uguale a tante altre. Noi vogliamo solo rinforzare la nostra società: saremmo pronti a scrivere sulle maglie anche il nome di una società di pompe funebri o addirittura quella della ditta del presidente della Pro Imperia se volesse...».

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