martedì 14 gennaio 2014

Settore giovanile. Parlano Attilio Ascheri ed Andrea Comiotto

In merito ai fatti accaduti in occasione della 16° edizione della Coppa Città di Andora, al quale ha partecipato la formazione dei Pulcini 2004 allenata da Andrea Comiotto e che tante polemiche ha suscitato negli ultimi giorni, ho raccolto e pubblico due interventi da parte di chi era presente e che, si spera, chiudano una volta per tutte questa vicenda. 
Per primo ecco l'opinione di Attilio Ascheri:
Mi sembra doveroso intervenire in qualità di Direttore Generale ma anche di persona presente quel giorno ad Andora.
Il nostro Mister Comiotto, che è da sempre personaggio sanguigno, aveva il figlio con polpaccio " timbrato" per un intervento rude. Ha effettuato il cambio e si è disinteressato della partita. Il bambino entrato in campo ha continuato a prenderle ed ha reagito in modo plateale e sbagliato. Comiotto ha fatto l' errore di non sostituirlo così l' arbitro, a 24 secondi dalla fine (...), ha pensato bene di richiamare l' attenzione del nostro allenatore interrompendo la gara. Nn so cosa abbia potuto dire Comiotto , ma fatto sta che uno degli allenatori dell' Andora è partito ad alzar le mani. Andrea a questo punto ha ritirato la squadra . Noi abbiamo sbagliato a  non sostituire il bambino che era un po' troppo irruento ed abbiamo sbagliato a ritirare i ragazzi.
Personalmente conosco Andrea fin da ragazzo, alcuni difetti ma non quello di istigare alla violenza. Sarà noioso e puntiglioso sul campo ma non violento, lo giudico come una persona normale , ne da premio Nobel ne da patrie galere.
Un genitore che passa la settimana ad infangare una persona di un altra società e di un altra provincia non è altrettanto violento ??
Forse ancor più di Andrea ???
Fortunatamente le 30 mamme ed i 30 papà dei 30 ragazzini del 2004 affidati al signor Comiotto sono ancora in grado  di intendere e volere e sono consapevoli delle qualità dell' uomo che tiene i loro figli sul campo da gioco .
Detto questo abbassiamo i toni, stiamo parlando di bambini di 9 anni e  se è vero che tutti noi siamo interessati al loro bene facciamo tesoro degli errori commessi ed andiamo avanti con serenità e sportività.
Come suol dirsi, il caso è chiuso.
Forza imperia sempre.
Ascheri Attilio
Ha voluto dire la sua anche il diretto interessato, Andrea Comiotto:
In relazione ai molteplici articoli usciti, sia sulla carta stampata che sul web, in riferimento alla vicenda dell’allenatore che incitava i propri giocatori nel commettere atti violenti contro gli avversari, credo sia giusto e doveroso esternare la mia versione, in quanto parte in causa, per tutelare la mia immagine e quella della società Imperia Calcio della quale io faccio parte.
In primis contesto tutto quanto è emerso dalle varie testimonianze e da quanto scritto sui vari articoli, in quanto non corrispondenti al vero.
Il sottoscritto allena i bambini del settore giovanile dal 2007 e durante tutto questo periodo non ho mai avuto una discussione con nessun genitore di bambini che ho allenato ed alleno. L’unico difetto, se vogliamo considerarlo tale, è che a volte mi scaldo un po’, ma sempre senza esagerare. Sono davvero rammaricato se il messaggio che è passato durante quella partita è stato quello che ho letto in questi giorni, sicuramente non è il mio stile. Questo mi fa riflettere ancora sul lavoro che dovrò fare su di me, per trasmettere sempre più serenità e voglia di divertirsi ai miei piccoli giocatori.
Il mio "must" è sempre stato e sempre sarà il fair play e l’amicizia, conditi da un buono e sano agonismo, componenti essenziali per poter crescere e diventare prima bambini, poi adolescenti e infine uomini di sport. Il nostro mondo ne è pieno di esempi ed io ha questi esempi mi rifaccio per far crescere in un ambiente sano i nostri futuri “campioni”.
In riferimento a tutte le altre dichiarazioni credo sia superfluo parlare: per chi volesse avere un chiarimento o un confronto in termini civili, può sempre venire nei giorni di allenamento a trovarci per vedere come lavoriamo e chi siamo.
Con questo ritengo chiuso lo spiacevole episodio e ci tengo a ringraziare la mia famiglia, la società, i genitori dei Pulcini 2004 e tutte le persone che mi sono state vicine in questo momento per me molto difficile.
Andrea Comiotto Allenatore dei Pulcini Imperia 2004

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Basta ai genitori che allenano i figli!!!

Anonimo ha detto...

E firmati pagliaccio!!!!
Luca Troise

Anonimo ha detto...

Tutto questo trambusto sarebbe nato lo stesso se non fosse stato coinvolto il figlio dell'allenatore ? Dopo aver analizzato questo aspetto si puo' dire se sia giusto o sbagliato che un bambino, in mezzo agli altri, sia allenato dal padre

Anonimo ha detto...

Io penso che se la Società permette che un padre alleni il figlio è perchè quotidianamente valuta il suo operato e lo giudica per altri aspetti. Conoscendo il nostro Mister, sono pronto a mettere la mano sul fuoco che avrebbe fatto lo stesso con qualsiasi altro bambino anche perchè i fatti lo hanno già dimostrato. Parlate tutti solo perchè avete la lingua in bocca...
Guardate in casa vostra che è meglio!
Un genitore 2004

Anonimo ha detto...

A me sembra che non si stia giudicando il mister ( lo possono fare solo chi era presente quel giorno e chi lo segue sul campo quotidianamente), piuttosto si esprimono opinioni sull'opportunita' di far allenare il proprio figlio. Secondo me e' sbagliato e ci sono rarissime eccezioni che confermano questa tesi.