mercoledì 22 ottobre 2014

Le interviste di Im1923. La Riviera intervista Im1923


LA RIVIERA: Quando è nato il blog, con che scopi?
IM1923: Im1923 è nato esattamente il 30 dicembre 2006, nel corso di una stagione calcistica a dir poco rocambolesca, quando i neroazzurri dell'allora Presidente Gianfranco Montali si salvarono miracolosamente, alla penultima giornata, dopo che, nel corso del Torneo, c'erano stati la bellezza di cinque cambi in panchina, un tourbillon di calciatori e grossissimi problemi finanziari. In precedenza avevo collaborato alla redazione dei testi del sito dei Samurai Ultras Imperia, di cui ho scritto anche il libro della storia, a quello della fanzina dello stesso gruppo ed altre iniziative similari.
Lo scopo? Semplice, nessun fine recondito, nessun desiderio di apparire (molti non sanno nemmeno chi sono ed il mio nome non compare da nessuna parte), solo il piacere di parlare coi tifosi neroazzurri sparsi nel mondo delle vicende della mia squadra del cuore.
Questo “Bar sport” virtuale, al quale tutti sono invitati a venire, serve anche per colmare quel vuoto di informazione che è stata una caratteristica comune (per il sottoscritto, assai "fastidiosa" ed incomprensibile) che ha caratterizzato le dirigenze neroazzurre degli ultimi 15 anni.

LA RIVIERA: Quali difficoltà hai incontrato prima della partenza e nei primi periodi?
IM1923: Difficoltà? Quando è la passione a muoverti, in qualsiasi cosa tu faccia, non esistono difficoltà, solo ostacoli non insormontabili, che, poi, sono gli stessi che incontro ogni giorno: non sono all'interno della "stanza dei bottoni" neroazzurra, ma sono un semplice tifoso e, pertanto, reperisco le notizie e le informazioni tramite una rete di amici che, nel corso degli anni, sono aumentati... ho fatto degli "scoop" ed ho anche pubblicato delle "bufale", tutto, lo ripeto e lo ribadisco, in buona fede, anche se taluni la pensano diversamente. L'invito, che ribadisco sempre a tutti i tifosi neroazzurri, è darmi una mano, a condividere con il sottoscritto la comune passione per l'Imperia calcio, contattandomi direttamente, meglio ancora se collaborando in maniera diretta.

LA RIVIERA: Quale è stato il periodo più bello che hai vissuto, cosa ricordi, nel campo e fuori.
IM1923: Seguo l'Imperia calcio dalla stagione 1976-1977: in questi quasi 40 anni al seguito dei neroazzurri i momenti più belli sono legati alle stagioni della fine degli anni '70, quando il "Nino Ciccione" era stracolmo di tifosi e di entusiasmo, coi mitici "spareggi" con Carrarese, Montevarchi, Sangiovannese e Cerrettese (la partita indimenticabile resta quella con la Carrarese giocata nel vecchio "Marassi" dinanzi ad oltre diecimila persone).
Le stagioni dei primi anni '80, in Serie C2 (la salvezza a cinque minuti dalla fine del Campionato, nella gara contro il Fanfulla, è stata la gara più emozionante che ricordi).
Ma anche le stagioni della rinascita, dopo il fallimento dell'U.S. Imperia 1924, nel 1987, col Presidente Niclo Calcagno prima e di Pino Cipolla poi, culminate, nella stagione 1998-1999, con l'ultima promozione tra i professionisti, ottenuta ad Aosta, al termine di un Torneo entusiasmante.
Poi, solo gioie effimere, delusioni cocenti, dirigenze "imbarazzanti", un fallimento, una seconda radiazione ed una fusione mal gestita e che ancora pesa come un macigno nell'attuale stagione.

LA RIVIERA: Hai avuto modo di conoscere personalmente dei calciatori? Chi?
IM1923: Qualcuno si ma, per mio carattere e per mia scelta, preferisco sempre stare un passo indietro e osservare le vicende calcistiche ed suoi protagonisti dalla mia naturale "zona di competenza", la gradinata Nord del "Nino Ciccione" o i settori ospiti degli stadi di mezza Italia nei quali sono stato.

LA RIVIERA: Qualche calciatore ti ha colpito particolarmente, sia per bravura calcistica che umanamente?
IM1923: Tramite il blog ho avuto modo di entrare in contatto con alcuni dei miei "eroi" giovanili: Stefano Mariani (in assoluto il più forte che io abbia mai visto giocare), Alfredo Bencardino, Stefano Noferi, Pino Alfano, Adelino Zennaro, Michele Sbravati sono i primi che mi vengono in mente... ma che ne sono tanti altri. Se devo sceglierne uno, penso ad Enrico Lombardi, un campione straordinario quando giocava, ma che mi ha anche molto colpito da un vista umano scambiando qualche parola "virtuale" con lui.
E come dimenticare le email ricevute, a sorpresa, da altri calciatori, allenatori e dirigenti, che hanno indossato anche solo una volta la nostra casacca, dai loro famigliari che mi ringraziavano per aver ricordato i loro cari che non sono più tra noi, addirittura nipoti emigrati in America latina i cui bisnonni avevano giocato noi agli albori del calcio imperiese... queste, almeno per il sottoscritto, son soddisfazioni...

LA RIVIERA: Cosa pensi del settore giovanile, in generale ma anche nello specifico nostro?
IM1923: Il Settore giovanile deve essere innanzitutto un luogo nei quali i ragazzi della nostra città devono divertirsi, in un ambiente sano e stimolante. In questo particolare momento storico, così difficile, per sopravvivere e per essere competitivi, è sempre più necessario organizzarsi ed avere dei chiari programmi sui quali lavorare.
La professionalità e le doti umane devono essere un punto fermo per tutte le figure che operano nel settore giovanile: questo è stato trascurato per molti anni, con il risultato di una dispersione del potenziale umano, che ha finito per ripercuotersi anche nella Prima squadra, la quale deve essere, comunque, uno dei fini del lavoro del Settore Giovanile.
Questo è quello che credo si voglia cercare di realizzare con questo nuovo progetto delle giovanili dell'Imperia 1923: progetto, una parola spesso e volentieri usata ed abusata nel mondo del calcio ma, per una volta, spero non sia così e non si perda ancora quest'occasione.
Leggendo il nome degli allenatori del Settore agonistico, così come in quello non agonistico, a partire dal nome del suo Responsabile, vedo i nomi di persone che hanno fatto la storia dell'Imperia calcio e questo mi conforta, non solo per la loro competenza, ma anche perchè spero che siano anche garanti della trasmissione ai giovani dell'importanza di indossare la nostra casacca che ha, comunque, una sua storia gloriosa.
Il mio modello ideale è quello dell'Athletic Bilbao, una società che non ha mai permesso a nessuno spagnolo o straniero di vestire la maglia biancorossa della squadra maggiormente rappresentativa dei Paesi Baschi, ma che schiera solo giocatori autoctoni. La speranza è che questo avvenga anche ad Imperia, con un gruppo di ragazzi imperiesi che rimanga stabile nel tempo e possa operare per un lungo periodo, con l'ambizione di militare in Categorie più decorose di quelle dilettantistiche regionali.

LA RIVIERA: C'è qualche cosa che vorresti far sapere? Approfitta di questo spazio.
IM1923: Ho un grande sogno, probabilmente irrealizzabile, in considerazione del fatto che siamo ad Imperia: creare un museo o qualcosa di simile della storia dell'Imperia Calcio.
Ma sognare non costa nulla... ma poi perché considerare un sogno, quello che in altre parti dello stivale e del mondo è una cosa normale, cioè celebrare la propria storia? 91 anni di storia, più o meno gloriosa, devono essere celebrati, ricordati e trasmessi ai posteri. Ad Imperia non c'è un luogo nel quale questi ricordi siano raccolti, se non nelle menti delle persone, nei cassetti, nelle cantine polverose ed in un libro, quello di Sergio Baccaglini.
Non sarebbe bello che qualcuno avesse voglia di raccogliere tutte le testimonianze di questa storia, che poi è un capitolo importante della storia della nostra città, se è vero che l'Imperia calcio è la prima associazione, non solo sportiva, nata nel Capoluogo dopo la sua fondazione nel 1923? Parlo di museo, ma basterebbero, credo, un paio di stanze, magari all'interno della sede di Piazza d'armi o in un locale in centro, nel quale raccogliere ed esporre fotografie, trofei, vessilli, magliette, palloni, manifesti storici, articoli di giornali, risultati e tutto ciò che possa riguardare l'Imperia Calcio.
Questo il sogno, nella realtà di tutti i giorni, ho creato, il 25 maggio 2009, quello che reputo (senza falsa modestia) il mio piccolo capolavoro, il sito internet "Imperia calcio... storia di un amore", nel quale è riportata tutta la storia del club neroazzurro e che, in prossimo futuro,... sorpresa...
Forza Imperia sempre!!!

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