lunedì 6 giugno 2016

Fuorigioco. La bretella dimenticata

Per la rubrica "Fuorigioco", parliamo oggi di una delle tante incompiute della nostra città.
Non è la meravigliosa passeggiata litoranea che doveva collegare la spianata di Imperia Oneglia a Diano Marina, non quello che doveva essere il porto più grande e bello del Mediterraneo e non è il raddoppio ferroviario che doveva collegare il Ponente ligure con il resto dell'Europa, ma una piccola bretella, una strada di poco più di duecento metri che doveva decongestionare e porre in sicurezza il traffico di salita Piazza d'armi, creando un senso unico, proprio nella zona di accesso alla tribuna di accesso ed agli spogliatoi del nostro amato "Nino Ciccione".
Questa strada, iniziata circa cinque anni fa, è da allora "misteriosamente" bloccata e rappresenta anche un pericolo per chi la percorre, per la presenza di pietre di ogni forma e dimensione (che, in occasione di precipitazioni piovose, si riservano in via XXV aprile) e di "tondini" o ferri da armatura senza alcuna protezione.



Ecco il percorso della strada: si arriva da via XXV aprile, tra la nuova farmacia ed il distributore di carburante dell'Agip

e ci si inerpica, come in un tappone dolomitico...


La strada, in effetti, pare una di quelle che si vedono nei vecchi filmati dell'Istituo Luce, con uno sterrato ciotoloso e polveroso
senza alcuna protezione per le autovetture parcheggiate in maniera selvaggia

e dove la vegetazione cresce rigogliosa, per la felicità di insetti e pantegane di ogni dimensione



Piano piano, col fiatone, eccoci arrivati alla "Cima Coppi"...


ed a quello che doveva essere il parcheggio, vitale per la zona (in attesa di poterne costruire, per la gioia dei palazzinari di turno, pochi metri più avanti, al posto di un "fastidioso" terreno di gioco...): una selva dantesca ci attende, dove il cartello "Proprietà privata" (di tutto...) sostituisce un più adeguato "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate"

E' la location ideale per reality come Survivor

Ed ecco, finalmente, l'arrivo del tappone dolomitico, sito all'inizio di strada Catocce, all'incrocio con via Eugenio Costamagna, il giornalista che organizzò le prime edizioni del Giro di Lombardia e della Milano-Sanremo, per poi promuovere il primo Giro ciclistico d'Italia attraverso "Gazzetta dello Sport", di cui avevo parlato tempo fa.


Ma il Comune di Imperia, che ci tiene al decoro della nostra città, non si è dimenticato dei nostri fedeli amici...

...invito prontamente raccolto (le cacche, quelle no!) dai loro proprietari.

Non si poteva che finire in maniera diversa, eh?
Del futuro degli escrementi poco mi cale mentre, invece, qualcuno sa dirmi quando verrà ultimata questa bretella? Gli abitanti del quartiere se lo chiedono da anni.

Come detto in precedenza, questo post fa parte della rubrica "Fuorigioco" nella quale pubblicherò dei post non strettamente legati all'Imperia 1923, nel quale si parla di magagne o di cose belle che accadono nella nostra città. Per questa ragione chiedo a voi, assidui lettori di Im1923, di inviarmi le vostre testimonianze, idee, fotografie e segnalazioni, che troveranno poi spazio sul blog.
Questo l'email di riferimento: im1923@libero.it

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