domenica 8 marzo 2020

Lupo&Patronpensiero

Alessandro Lupo intervistato da Christian Flammia di rivierasport.it: "La situazione è stazionaria, perchè non si capisce bene quello che sta succedendo, ma noi ci stiamo attenendo a quello che sono le direttive della società e del governo. Ora siamo fermi, ma i ragazzi hanno un programma personalizzato stilato da Matteo Fiani e Gianni Minori per proseguire la preparazione, però è un handicap perchè eravamo in un momento positivo.
Io mi attendo a quello che ha deciso la società: quello che mi auguro è che la regola valga per tutti.
L'umore della squadra è ottimo, perchè loro è dal 29 di luglio che vanno avanti imaniera professionale, sia negli allenamenti che nelle partite.
Ho la fortuna di parlare con dei ragazzi intelligenti, certo è che non facendo allenamento assieme non è la stessa cosa: mi auguro solo che le regole, come le rispettiamo noi, le rispettino anche gli altri.
Quando si ricomincerà si azzera tutto, perchè avere un punto in più o uno in meno cambia poco: dobbiamo vincere più gare possibili.
Qualche mese fa avevamo fatto un punto in tre partite e tutti mi hanno lasciato in pace, lavoriamo tutti in una situazione di tranquillità che ci permette di andare bene fino in fondo: proprio in quell'occasione ho capito che c'erano i presupposti per poter fare bene fino alla fine, perchè, nonostante Imperia sia una piazza importante e con molte pressioni, tutti hanno dimostrato tanta intelligenza nel non fare drammi e sono stati ripagati".
Eugenio Minasso intervistato da settimanasport.it: "“Questo decreto ministeriale non lo discuto: vivendo e lavorando a Roma ho sentito mille pareri e ne ho sentito davvero di tutti i colori, da chi parla di complotto internazionale a chi parla di pandemia. Non è mio compito intervenire sull'argomento, ci sono persone più esperte di me.
Ho sentito che ci sono squadre che si allenano, altre, come noi, non lo fanno. Per quanto mi riguarda, come società abbiamo sempre seguito le regole e continuiamo a seguirle. Se non ci si può allenare non lo facciamo, non c'è solo il problema del medico sul campo, ci sono tante altre regole che le società dilettantistiche non hanno la possibilità di rispettare. I nostri giocatori e l'allenatore sono molto dispiaciuti di non potersi allenare e sono infastiditi dalle voci che dicono che altri si stanno allenando. Io credo che ci siano regole da rispettare, se qualcuno non le rispetta avrà dei vantaggi, ma moralmente non è dalla parte del giusto. Noi come Imperia facciamo quello che è possibile fare seguendo le regole di chi ci governa.
Bisognerebbe capire veramente quello che sta succedendo. Col passare del tempo il problema pare sempre più concreto di quello che pareva all'inizio. Se le cose che dicono sono vere, è giusto fermarsi. Le porte chiuse? Mah, lo devono essere veramente! Recentemente ho visto situazioni con gente in campo ammassata e spalti vuoti, in concreto cosa cambia?
La nostra squadra è in testa alla classifica, gioca un buon calcio, abbiamo tifosi che ci seguono ovunque. Un peccato fermarsi, però ci sono regole da seguire. Gli sportivi non possono doparsi, se poi uno sceglie di doparsi e non seguire le regole vincerà prima e meglio degli altri. Noi abbiamo la coscienza a posto.
Questo virus non ci abbandonerà finchè non arriva il caldo, forse sopra i 27 gradi, quindi ancora per un mese almeno staremo fermi. Sicuramente i campionati saranno falsati, specie se quando si riprenderà ci saranno squadre che si sono allenate e altre no...”

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