Marco Santarelli, il "volto" della cordata targata Matteo Scuffi, esce allo scoperto sull'Imperia Calcio, decidendo di rendere pubblica la sua posizione. Santarelli, che si presenta come un dipendente della Res On Network, una società che si occupa di sicurezza, ha spiegato a La Voce che "il suo ruolo non è quello di imprenditore, ma di tramite di un gruppo che sta valutando di investire nel calcio imperiese".
Il legame di Santarelli con l'Imperia Calcio risale, secondo quanto dichiarato, a un incontro con il direttore generale della società, Matthew Scuffi avvenuto quando il figlio di Santarelli (Lorenzo ndr ), un giovane portiere, era in trattative per unirsi alla squadra dato il passaggio di Sylla al Siracusa come poi è avvenuto. "In quell'occasione -precisa Santarelli - mi è stato chiesto se fossi a conoscenza di potenziali investitori interessati a entrare nel mondo del calcio ad Imperia. Questo passaggio mi ha portato a mettere in contatto con Scuffi l’imprenditore romano alla guida della cordata che si sta proponendo come uno dei principali interlocutori per il futuro della società". "Il mio coinvolgimento è puramente legato alla posizione di rappresentante di un gruppo imprenditoriale e che non ha un ruolo diretto come imprenditore nel progetto. "Non sono un imprenditore", afferma, "sono solo un dipendente della Res On Network, non mi potrei permettre di acquisire l'Imperia".
Il gruppo di cui Santarelli fa da tramite è descritto come una "sorta di 'syndacation' formata da 4 società più una madre, con alla testa un imprenditore romano con legami con aziende affermate nel settore della sicurezza informatica e della cyber sicurezza". Queste aziende, secondo quanto dichiara il manager abruzzese, "lavorano su bandi ministeriali e sono impegnate nella diffusione della cultura della sicurezza in vari ambiti, tra cui, appunto, lo sport, le scuole e la formazione dei giovani". Marco Santarelli, poi, vuole mettere in chiaro che "non si tratta di un'iniziativa per ottenere appalti nel settore pubblico di Imperia".
Il focus principale del gruppo, sarebbe, dunque, "il miglioramento delle infrastrutture legate all'Imperia Calcio". Tra gli obiettivi dichiarati ci sono "il recupero del manto erboso del 'Ciccione' e la ristrutturazione dello stadio, con l'intenzione di impiantare un sistema di sicurezza all'avanguardia da testare proprio a Imperia, con lo scopo di poi di rivenderlo a una società di Serie A".
Marco Santarelli aggiunge che "a breve, l'avvocato che rappresenta la cordata incontrerà il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, per presentare ufficialmente il programma imprenditoriale e sportivo. L'interesse del gruppo è esclusivamente rivolto a potenziare le strutture sportive a Imperia e a promuovere la cultura della sicurezza. L'unico supporto che sarà richiesto al Comune riguarderà l’organizzazione di appuntamenti divulgativi nelle scuole sul tema della sicurezza".
Un altro punto delicato toccato da Santarelli riguarda i suoi presunti legami con i Lamanna e il Cuneo Calcio. In merito a queste voci, vuole precisare: "Non sono mai stato, carte alla mano, vicepresidente del Cuneo, ma ha solo partecipato alla presentazione di un progetto per uno stadio. Quanto a Massimo Ilari, un altro nome circolato in relazione alla cordata, smentisco ogni coinvolgimento l'ho solo incontrato in occasione della presentazione del progetto per lo stadio di Cuneo".
Marco Santarelli vuole, dunque, fare chiarezza sulla sua posizione e su quella del gruppo che rappresenta, confermando "che il suo obiettivo è contribuire allo sviluppo dell'Imperia Calcio, ma sempre nell’ambito della sicurezza e delle infrastrutture, senza legami con precedenti esperienze calcistiche".
L'incontro, dato per imminente, con il sindaco Scajola rappresenta un passo importante per definire il futuro di questa proposta.
9 commenti:
Non ho capito nulla di quello che ha detto e che cosa dovrebbe fare ad Imperia. Ho capito solo che Scuffi sarebbe il rappresentante di un rappresentante del rappresentato.
Siamo messi bene.
E intanto il nome dell acquirente resta nel mistero , come da prassi dei faccendieri del calcio ….Attenzione ! ! !
Ci rendiamo conto che se non fosse uscita la betonegata di Im1923 il nome di Santarelli Marco non sarebbe ancora uscito? É riuscito addirittura a farlo parlare
La betoghenata (una delle tante e altre ne abbiamo in serbi) e' di Im1923, ma a farlo parlare e' stata lavocediimperia.it
Concordo se voglio comprarmi una squadra di D.. non ho bisogno di un intermediario che faccia capocordata e si rivolga ad altro tramite, vado dai proprietari e tratto. Albenga non ha insegnato niente? Scuffi.. per favore.
Si ma gli hai fatto un assist di quelli da appoggiare in rete a 1 metro dalla porta vuota!
1) Ma tutta questa segretezza omertosa su CHI CAZZO SIA il capocordata e CHI CAZZO SONO i componenti della stessa CHE SENSO HA? Non stai trattando chi sa che cosa, nessuno fa a botte per levarti sta società dalle mani, quindi cosa hai da nascondere?
2) In pratica il motivo per cui sto portiere è stato preso è la "valigetta" di un possibile acquirente della società, alla facciazza di criteri sportivi tecnici o tattici; L'ALLENATORE tanto per iniziare CHE NE DICE?
3) Finora chiunque si avvicinasse anche solo ipoteticamente per rilevare la società veniva visto/usato come bancomat, oppure allontanato, ma come mai i Perinos ora vogliono cedere? In che condizioni REALI versa l'Imperia? Ricordiamoci della prima volta che un certo MdG si avvicinò, se la diede a gambe staccando il telefono, per farlo LUI un motivo ci sarà ben stato...
La risposta alla domanda 1 è che quando tengono segreto il nome
A volte ritornano. Marco Santarelli è il “volto” della cordata di imprenditori che secondo le voci degli ultimi giorni sarebbe interessata ad investire nel calcio imperiese, più nello specifico nell’Imperia Calcio, club la cui prima squadra milita nel campionato di Serie D. Un nome e un cognome ben noti a chi ha buona memoria e segue il pallone cuneese. Si torna indietro di sei anni: era la stagione 2018-2019 quando lo stesso Marco Santarelli si guadagnò l’onore delle cronache della Granda collaborando con Roberto Lamanna nella sciagurata annata che fece da preludio al fallimento del Cuneo Calcio.
Affarista, sedicente professore ricercatore dai mille ruoli e altrettanti progetti, allora Santarelli si presentò come direttore scientifico della Res On Network, realtà dai contorni e dalle attività mai completamente chiarite, e fu coinvolto in particolare nella questione stadio, proponendo un nuovo impianto da realizzare nell’area del palazzetto dello sport di San Rocco Castagnaretta. Indimenticabile, in un certo senso, la serata del 9 gennaio 2019, quando Santarelli, durante una Commissione consiliare del Comune a metà tra il grottesco e il comico, presentò uno strampalato progetto - tra rendering copiati e sistemi contrari alle leggi della termodinamica - affiancato dagli ingegneri Gianluca De Falco e Alessandro Romagnoli, incaricato dal club allora in mano a Lamanna. Un progetto, in estrema sintesi, senza né capo né coda, irrealizzabile e irrealizzato (suggeriamo una ricerca su Google, parole chiave "Marco Santarelli Cuneodice", per "farsi una cultura" su quanto accadde ormai quasi sei anni orsono).
Oggi Santarelli, che con Lamanna era già ricomparso ad Alessandria nel 2022, torna alla carica a Imperia, con una costante rappresentata dal figlio Lorenzo (portiere, nel 2018-2019 era tesserato con il Cuneo, oggi fa parte proprio della rosa dei liguri), ma anche con una differenza: nell’articolo a firma di Diego David su La Voce di Imperia, infatti, Santarelli si è presentato come “dipendente” della Res On Network, evidentemente declassato dalla carica di direttore scientifico con la quale si era palesato a Cuneo.
Le similitudini con Cuneo, in ogni caso, sono diverse. Anche in Liguria gli obiettivi sono quantomeno ambiziosi: il focus del gruppo interessato all’Imperia - spiega ancora lo stesso Santarelli - sarebbe "il miglioramento delle infrastrutture legate all'Imperia Calcio". Tra gli obiettivi ci sono "il recupero del manto erboso del ‘Ciccione' (lo stadio di casa dell’Imperia) e la ristrutturazione dello stadio, con l'intenzione di impiantare un sistema di sicurezza all'avanguardia da testare proprio a Imperia, con lo scopo di poi di rivevenderlo a una società di Serie A”. Anche stavolta, insomma, si punta decisamente in alto.
Santarelli ha anche assicurato che a breve l'avvocato che rappresenta la cordata incontrerà il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, per presentargli il programma imprenditoriale e sportivo. Le analogie con quanto visto a Cuneo, come dicevamo, sono tante: ci auguriamo per i tifosi imperiesi che il futuro, invece, sia decisamente diverso.
a.d.
Tratto da cuneodice.it
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