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martedì 14 ottobre 2025

La decadenza del calcio imperiese

 L'Imperia e la Sanremese ultima e penultima in Serie D. Lo Sporting Taggia Sanremo 12° in Eccellenza e nessuna squadra in Promozione.

In Prima Categoria la Virtus Sanremese, Golfodianese, Ventimiglia, Camporosso, Oneglia Calcio, Ospedaletti Calcio e Bordighera Sant'Ampelio, con le ultime quattro che occupano le retrovie del campionato.

Il calcio, nella provincia di Imperia, sta vivendo uno dei momenti più bassi della storia del proprio movimento.

Quelle che sono sempre state e dovrebbero essere le società leader, Imperia e Sanremese, vivono anche delle grosse crisi societarie che potrebbero clamorosamente deflagrare nelle prossime settimane.

Impianti fatiscenti, con tapulli che non risolvono in maniera radicale ataviche problematiche.

A Imperia, nonostante gli slogan del tipo "Imperia Città dello sport", la prima squadra, da tre anni, e' costretta a vagabondare tra le strutture limitrofe per la mancanza di un'adeguata propria struttura, mentre la Juniores gioca le proprie gare interne ad Andora.

Imperia, Oneglia Calcio e Caramagna FC, le società che operano nel capoluogo, non hanno un progetto comune, ma si fanno, più o meno velatamente, la guerra tra loro, specialmente a livello di settori giovanili, al solo scopo di accaparrarsi quante più possibili "quote di iscrizione".

Sono ormai decenni che dalla provincia di Imperia non proviene un calciatore cresciuto nelle "cantere" ponentine: a Imperia, ancora peggio, le rose delle ultime stagioni sono composte da centinaia di ragazzi provenienti da ogni parte d'Italia e non solo.

Nell'ultimo decennio non c'è un calciatore che abbia fatto tutta la trafila nel settore giovanile neroazzurro, che abbia giocato con continuità nella Ssd Imperia Calcio.

Gli stadi e campi sportivi sono sempre più desolatamente deserti.

A Imperia, a differenza di quanto avviene altrove e nonostante gli scempi della dirigenza neroazzurra, c'è ancora un gruppo Ultras che segue con passione ovunque e comunque il club, anche se con numeri inferiori rispetto al passato, e c'è una tifoseria che, nonostante tutto questo disastro, porta quasi mille tifosi allo stadio in un derby senza ospiti...

Come ne usciamo? Come e chi potrebbe risollevare il calcio provinciale? Lo chiedo a voi lettori del blog.

Im1923

Ho l'interrogativo all'amico Vecchia Nord che mi ha così risposto 


Sappiamo tutti che due sono i modi per uscirne: uno probabilmente impraticabile, l'altro quello più logico e semplice che, per motivi di campanile, non è difficile immaginare trovi reazioni indignate da parte di chi non ha vissuto un'epoca esaltante e che, quindi, ritiene che un campionato di Eccellenza (purché ci sia il derby) sia già soddisfacente. 

Dicevamo la prima soluzione: un comprensorio Arma/Ventimiglia che converga sulla società Sanremese con sole due società satelliti ad Arma e Ventimiglia con obiettivo massimo l'Eccellenza.

 L'altro comprensorio da Andora a Riva Ligure che converga su Imperia con due società satelliti ad Andora e Diano per la crescita dei giovani. 

Poi c'è l'altra soluzione, quella che, come dicevo, sarà sicuramente indicata come blasfemia. Un'unica società del Ponente ligure che mettesse insieme tutte le forze imprenditoriali della provincia e che con i colori bianconeroazzurri punti stabilmente almeno alla serie C.

 Le partite, con il beneplacito della Lega sì potrebbero giocare una domenica al "Ciccione" di Imperia e una al "Comunale" di Sanremo. 

Non so voi, ma ho voglia, prima di salutare questo mondo, di tornare a vedere bel calcio che, con tutte le meraviglie descritte sopra, appare in questo momento come una mission impossible. 

Chiedo cosa ne pensiate precisando che siete liberi di esprimere ciò che ne pensate, ma siccome il blog non è uno sfogatoio, sappiate che qualsiasi post contenente insulti o offese personali sarà inesorabilmente cassato.

Vecchia Nord





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