"Siete la Riviera dei Fiori che usa le maglie e il nome sacro dell'Imperia"

sabato 24 marzo 2012

Il punto di Gian Burrasca



A quattro partite dalla fine del Campionato, in casa neroazzurra tiene banco l'incertezza sul futuro, piuttosto che la possibilita' di giocarsi il secondo posto, utile per accedere agli spareggi nazionali. Un obbiettivo alla portata della compagine neroazzurra, ma che in questo momento non rappresenta la priorita' della societa'.
Il possibile secondo posto comporterebbe l'allungamento di una stagione che sta diventando veramente estenuante. La stagione, densa di polemiche, si sta trascinando verso un finale che tutti i tifosi stanno aspettando per vedere quel che succedera' al di fuori del rettangolo verde. Il totale silenzio da parte dei pochi dirigenti rimasti lascia un po' tutti perplessi, tifosi e giocatori in primis.
Il calendario riserva loro una trasferta con una pericolante, il Busalla. La massima espressione del calcio della Valle Scrivia si trova ancora una volta invischiata nella lotta per non retrocedere. Un buon avvio di Campionato non ha fatto evitare al giovane mister Luca Ledda un finale di Campionato difficile e che si decidera' ancora una volta ai play-out. La squadra, rispetto alle scorse stagioni, poggia su un gruppo di giocatori provenienti dal proprio settore giovanile, come del resto lo stesso Ledda. Poche individualita' tecniche di rilievo, da tenere in considerazione la loro attitudine ad un calcio di grinta e cuore, armi indispensabili per chi vuole raggiungere la salvezza.
L'Imperia è l'unica delle quattro squadre in corsa per il secondo posto a giocare lontano dalle mura amiche. Finale, Vado e Vallesturla hanno sulla carta impegni casalinghi agevoli. All'Imperia sreve assolutamente una vittoria esterna, per affrontare al meglio il finale di Campionato che la vedra' opposta nelle ultime due giornate a Finale e Vallesturla.
Aspettando e, soprattutto, sperando in buone nuove sul fronte societario, l'augurio è il solito: Forza Imperia...sempre !!!

1 commento:

im1923 ha detto...

Caro Gian Burrasca, noi siamo la prova vivente del fatto che, chi vive sperando...