lunedì 19 maggio 2014

#Imperiatiamo


Parole chiare, chiarissime, dette dinanzi a tutti, perchè tutti le potessero ascoltare e recepire: è così che una società deve comunicare con l'esterno, per evitare equivoci e ciapeti, che ci sarebbero comunque, ma che solo in questo modo possono essere taciuti.
E' questa la prima impressione che ho tratto dalla conferenza stampa tenutasi sabato mattina nella sede del "Nino Ciccione", la "location" (come si dice ora) giusta nella quale farla, la sede storica del club neroazzurro, non quella in regione Perine che tanto (almeno al sottoscritto, mi perdonino coloro che la pensano diversamente) non digerisco.
Era ora che qualcuno lo facesse, è questa la linea che, a mio avviso, deve intraprendere la dirigenza neroazzurra, per ciò che concerne la comunicazione.
Però non sarebbe male che, ogni tanto, specie in momenti così delicati, certe cose le dicesse il Presidente o uno dei due Vice Presidenti, due dei quali (Fabrizio Gramondo ed Angelo Tauro), sabato pomeriggio, erano assenti. Avranno avuto degli impegni inderogabili, immagino, ma anche nel corso di tutta la stagione non hanno proferito verbo: perchè?
Parliamo, ora, di quello che è stato detto: l'azzeramento del Direttivo (che si è impegnato a farsi carico dei debiti pregressi... e ci mancherebbe altro...), se davvero sarà operativo, è, probabilmente, la mossa più intelligente che doveva essere presa. Solo in questo modo si possono tagliare i rami secchi e l'erba gramigna presente in esso, solo in questo modo si può sperare che qualcuno si avvicini al club neroazzurro. Certamente, tra il dire ed il fare... ma c'erano alternative? Io, francamente, non credo.
Le presunte cordate, i presunti salvatori della patria neroazzurra, devono farsi avanti adesso... altrimenti tacere per sempre, smetterla di aizzare polemiche sterili e strumentalizzare le persone. E' giunto il momento di farsi avanti... ora o mai più.
Resta tanta rabbia, perchè per altri anni l'Imperia 1923 dovrà pagare la scriteriata gestione dei dirigenti della Pro Imperia, gli stessi, di fatto, che ora si dimettono... un paradosso tutto imperiese che, come spesso accade nell'ambito calcistico, non vuole mai farsi mancare nulla... in negativo...
Personalmente, lo ripeto, la mia unica speranza in un futuro dignitoso e migliore è tutta riposta nella presenza di persone come "Ruspa" che qualcuno, a mio avviso assurdamente, ha pure il coraggio di contestare. La sua precisazione, pubblicata ieri su questo blog, è l'ennesima dimostrazione del suo attaccamento ai nostri colori e del suo desiderio di normalità, dopo anni di follie e sperperi assurdi.
Ci sono due settimane per vedere se qualcosa accadrà, per scoprire se davvero queste dimissioni sono reali o di facciata, per vedere se c'è qualcuno che vuol bene alla nostra Imperia 1923.
Come ho letto in un commento, "questo un buon punto di partenza ed ora non ci sono più scuse per nessuno. Sapremo finalmente se a qualcuno interessa qualcosa dell'Imperia 1923, altrimenti vorrà dire che ci rassegneremo a questa mediocrità, ringraziando comunque chi ci permette comunque di esistere".
Siccome i pareri di coloro che frequentano il blog sono discordanti, diametralmente opposti direi, prendo in considerazione uno di quello del partito degli scettici, quello più interessante: "In tutta onestà non mi aspettavo tanto da questa conferenza stampa. Rimango dell'idea che questa società naviga a vista. Si continua a piangere sul latte versato, ma in fin dei conti chi l'ha versato questo latte (il riferimento a questo alimento non è casuale) ? Questa mossa di azzeramento delle cariche è una buffonata. Perchè non azzerate le quote societarie? Che dirigenti siete che non riuscite nemmeno a trovare qualcuno che vi dia una mano? Voi non state salvando l'Imperia, la state solamente coprendo di ridicolo e questo è inaccettabile".
E' una partita, un Campionato, probabilmente più interessante dell'ultimo a cui abbiamo assistito.
Voi che ne pensate? Il dibattito è interessante: parliamone, troviamo soluzioni, facciamo critiche, ma non restiamo in silenzio. Si parla del futuro dell'Imperia 1923.
#Imperiatiamo

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Abbiamo speso 240 mila euro... Pero' nel conto ci sono i soldi che non avete pagato le stagioni scorse. Nei 240 mila ci sono anche i soldi del campo e del settore giovanile. Da questi non ricavate nulla ? Tra quote dei bambini, tornei vari e affitto del campo ( io faccio il torneo invernale ) con bar annesso non incassate nulla ? Tralasciando i 70 mila della stagione scorsa ( i debiti li avete fatti voi, non un altro ), quanto avete tirato fuori di tasca ? 5 mila ? Forse anche meno... L'Imperia merita altro

Anonimo ha detto...

Dovete andare fuori dai coglioni con i vostri debiti, tornate a farvi la vostra riviera dei fiori e il pontedassio. Con sta conferenza stampa avete solo provato a pararvi il culo ma non vi crede più nessuno, dispiace solo x bencardino che ci mette la faccia ma siete una società di falliti e state sputando sulla nostra Imperia, vergognatevi. Fuori dai coglioni.

Puntini sulle i ha detto...

Dobbiamo cercare di uscire il più presto possibile da questo campionato. Purtroppo, l'Eccellenza ligure, rispetto per esempio al girone piemontese, paga la presenza delle squadre "rionali" del genovesato che non hanno alcun appeal (me ne scuso con loro, ma questa è la realtà). Il sugo del calcio è nella sfida sportiva fra due comuni, due città e non fra una città e un quartiere di una grande città. Con tutto il rispetto, Genova calcio, Molassana, Voltrese, Baiardo e gli stessi Ligorna e Busalla non accendono certo l'entusiasmo della gente. Anche per questo Imperia dovrebbe puntare dritto verso il campionato di serie D che dovrebbe essere la sua "location" naturale, per capirci stile Lavagnese. Non sarà facile, lo sappiamo tutti, ma se è stato possibile gestire con una spesa irrisoria una squadra che in 6 anni ha portato Imperia al primo successo tricolore della sua storia, portando 12 ragazze a giocare anche in Europa e in giro per tutta l'Italia fino alla Sicilia, non si capisce perché debba essere così difficile portare una squadra di calcio composta da tanti elementi locali a giocarsi un campionato dove al massimo puoi giocare in Piemonte o in Lombardia. Bisognerà poi di sicuro che anche i giocatori stessi si diano una regolata. Non è onestamente accettabile che queste ragazze per un tozzo di pane abbiano accettato per sei anni i sacrifici che sono stati loro richiesti per portare al top la squadra della loro città e calciatori (non parlo dei nostri ragazzi, ma in linea generale) che fanno la serie D chiedano "rimborsi" da 2/3.000 euro al mese e magari anche oltre. Aspettiamo il primo giugno e poi vedremo.....

Anonimo ha detto...

I calciatori per primi dovrebbero darsi una regolata nel richiedere il rimborso spese....hanno tutti un lavoro...si facciano rimborsare la benzina e poco più...anche perchè i tanti ragazzi della juniores e allievi che hanno giocato questa stagione hanno fatto sacrifici pari ai loro, anzi anche di più, e non hanno chiesto niente così come è giusto....

Anonimo ha detto...

Aspettiamo il primo giugno x vedere cosa? Ci diranno nessuno ci da una mano e noi abbiamo quei 30/50 mila euro da investire nei giocatori e faremo di nuovo un campionato di merda e il ciccione tornerà ad essere conquista di tutti e soprattutto vuoto, bello è.......

Anonimo ha detto...

La patologia delle serie minori (campionati dilettantistici) sono i rimborsi dorati. Rimborso kilometrico ACI, eventuali premi in base agli obiettivi raggiunti e pedalare! Giocatori del comprensorio, settori giovanili strutturati...e i risultati sportivi giungeranno! Se attualmente il bacino di utenza imperiese non è in grado di fornire giocatori adeguati alla serie D perché ostinarsi? Si disputano campionati commisurati alle disponibilità economiche di investitori locali!

Portorino ha detto...

Anonimo delle 17,49, quanto scrivi è del tutto condivisibile, ma mi spieghi perché nelle 162 squadre che partecipano alla serie D ce ne sono una riga di paesi mai sentiti nominare e una buona parte dei quali magari non arriva ad avere neppure 10.000 abitanti? Ma è mai possibile che solo altrove il "campionato commisurato alle disponibilità economiche di imprenditori locali" sia la serie D e noi non si riesca a venir fuori in pianta stabile da questo pantano dell'Eccellenza.... E' mai possibile che le disponibilità economiche degli imprenditori locali ci siano solo altrove? Mah!

Darsi una regolata ha detto...

52.000 EURO DI RIMBORSO SPESE che comprende giocatori staff tecnico magazzinieri massaggiatore. 25 persone!!! NESSUNA squadra di eccellenza ha questo budget cosi ridotto! Ma di cosa stiamo parlando? Ricordo che, per fare un esempio, due soli giocatori dell'Argentina raggiungono questa cifra e che squadra limitrofe di promozione offivano e offrono stipendi molto piu onerosi! Allora prima di sparare la solita merda anche sui soldi sarebbe forse piu doveroso dire grazie a chi in estate NON ha rifiutato questa maglia come hanno fatto tante altre STAR ed ha preferito dopo un anno DISASTROSO accettare il poco che gli è stato proposto o a chi ha voluto rimanere rimettendosi in discussione.

Anonimo ha detto...

Pino ale pino cipolla, ora è il momento giusto x tornare e mandare a casa sti pagliacci. Uscite allo scoperto che ora questi sono obbligati a mollare, sono rimasti soli e senza soldi non possono continuare così.

Puntini sulle i ha detto...

Caro darsi una regolata. Ti invito solo a leggere l'inciso del mio post nel quale precisavo che si trattava di un discorso generalizzato e non riferito direttamente a voi (se tu lo sei) giocatori di questa stagione. Se una giocatrice di pallanuoto di serie A1 si fa un mazzo tanto negli allenamenti, vince in Europa e in Italia e lo fa per pochi spiccioli, non si capisce perché il calcio deve essere avvelenato da giocatori che già nella Quarta Serie (la quinta fino all'anno scorso) percepiscono "rimborsi" che una persona normale guadagna lavorando tre mesi otto ore al giorno. Ti ripeto, è un discorso generico, se voi avete giocato quest'anno per i nostri colori per 500 o anche meno euro al mese di rimborso, tanto di cappello. Non dimentichiamoci mai cosa significa la parola "DILETTANTE", letteralmente praticare lo sport per diletto e fino alla D, piaccia o non piaccia è così. Per cui dovrebbe funzionare che chi ha passione per questo sport lavora come tutti gli altri e alla sera si allena e la domenica gioca, ma non si può pretendere di vivere di calcio in queste categorie. Punto. Se poi a RDG piace farsi del male e strapagare i suoi giocatori, magari un giorno o l'altro pagherà dazio per questo.

Gazza ha detto...

"Darsi una regolata" (appunto...): chiariamo subito che se i dirigenti non hanno il budget necessario, si sbattono per trovare sponsor e finanziatori, e se non ce la fanno cacciano i soldi di tasca loro. Non dio cifre folli per volare immediatamente in serie D, ma almeno per la tranquillità di mantenere la categoria in attesa di tempi migliori. Senza cercare di deviare l'attenzione dagli errori di questa verso non meglio precisate "star"...che, per inciso, se hanno rifiutato, i motivi c'erano eccome, basta avere l'onestà intellettuale di capirlo e non contar balle.