lunedì 27 ottobre 2014

Uniti si vince


Iniziamo col dire che la cosa più positiva della partita contro il Busalla sono stati i tre punti che, incredibilmente, e confermando la pochezza di questo Campionato, proiettano i neroazzurri al quarto posto provvisorio in attesa dei cinque recuperi in programma in settimana, uno dei quali coinvolgerà il Genova calcio, prossima avversaria sabato prossimo (lecito pensare che i genovesi possano risentire dell'impegno ravvicinato).
Le note positive di questa gara si possono trovare nel ritorno al gol di Amerigo Castagna (è parsa davvero eccessiva la sua espulsione, che ci priverà del suo prezioso apporto nella prossima partita) e nella buona prestazione dei giovani chiamati in causa nei quasi cento minuti dell'incontro, con il diciasettenne Samuele Roda sugli scudi e che, nella ripresa, è stato pressochè imprendibile per gli avversari ed ha realizzato il suo primo gol con la casacca neroazzurra.
Benino la prestazione dell'attesissimo argentino Agustin Battipiedi, autore di due ottimi calci piazzati, ma che non ha potuto evitare, assieme ai suoi comapagni di reparto, almeno quattro occasioni da rete dei genovesi fallite per clamorosi errori di mira dei loro attaccanti. La sensazione è che il reparto arretrato continui ad essere piuttosto permeabile, sperando che il rientro a tempo pieno di Fabio Laera possa in parte colmare questa lacuna.
E' apparsa piuttosto evidente la scarsa qualità del centrocampo, raramente in grado di alimentare le giocate delle punte (e del resto la mancanza di Giuseppe Giglio non poteva non farsi sentire) e, forse, questo è il reparto che, ancora più della difesa, necessiterebbe un ritocco nell'ormai prossimo mercato di riparazione.
Una nota, ancora una volta, per la gara di Marco Prunecchi: un pò meglio rispetto all'ultima gara casalinga, ma è innegabile che il momento di "Super Marco" non sia esattamente dei migliori. Non sappiamo se l'impegno nel torneo estivo di beach soccer, protrattosi fino ad oltre l'inizio della preparazione della squadra, ne stia condizionando il rendimento, ma sta di fatto che il killer implacabile della scorsa stagione, per il momento, pare essere rimasto in spiaggia. Più che l'impegno, che a onor del vero ieri non è mancato, sorprende come nelle occasioni abbastanza nitide avute nel corso della partita le sue scelte di gioco siano state sempre sbagliate.
Due parole, poi, sull'ambiente di ieri pomeriggio al "Nino Ciccione" che ha portato la Gradinata Nord, anche con l'aiuto consistente dei gemellati nizzardi, a tornare simile a quella dei tempi migliori, almeno quelli più recenti.
Speriamo non sia solo un fuoco di paglia e che magari la Società si renda conto che sarebbe il caso di studiare qualche altra iniziativa per provare a richiamare i tifosi allo stadio, smettendola di chiudersi a riccio su se stessa: ne gioverebbero tutti, a partire dai giocatori in campo che, nel momento di maggiore difficoltà della gara, hanno trovato conforto e forza nel sostegno della loro tifoseria.
I tifosi, però, dovrebbero ritrovare dentro loro stessi la voglia ed il piacere di tornare allo stadio a sostenere la squadra cittadina, non solo in occasione delle "feste comandate", ma ogni maledetta domenica.
Un piccolo pensiero finale a chi sta giocando una partita molto più importante e molto più difficile, i lavoratori della "Agnesi", scesi in campo, prima del fischio d'inizio, con uno striscione assai significativo recante la scritta: "190 anni di storia ad Imperia, 190 famiglie oggi nella paura". Non mollate, siamo tutti al vostro fianco.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ai ragazzi in Gradinata, a quelli in campo e soprattutto a quelli dell'Agnesi : non mollate !!!

Anonimo ha detto...

La gente come noi non molla mai.....