sabato 2 aprile 2016

Intervista al Capitano


Tra i tanti articoli postati in questi giorni di vigilia del derby tra Unione Sanremo ed Imperia, quello che mi è piaciuto di più è l'intervista rilasciata dall'indimenticabile capitano neroazzurro Michele Sbravati.
Lo copio/incollo da rivierasport.it a firma Roberto Vassallo.

Tre stagioni, settanta presenze, quattro gol e una storica promozione in C2. Sono questi i numeri di Michele Sbravati con la maglia dell’Imperia. A volte però, i numeri non possono bastare per spiegare come un giocatore possa diventare un vero e proprio idolo per i tifosi. Nell’esperienza di Sbravati a Imperia c’è molto di più delle presenze e dei gol segnati, c’è un rapporto di amore verso la maglia e di rispetto verso la fascia di capitano, anche e soprattutto nei momenti difficili: qualcosa che in una piazza passionale come quella nerazzurra non si dimentica assolutamente. Nella settimana che si concluderà con una partita non banale per la tifoseria imperiese, a molti nostalgici di casa al “Ciccione” sarà sicuramente riaffiorato il ricordo di quel derby vinto dall’Imperia per 2-1: un match in cui le marcature furono aperte proprio dal Capitano. Di quel match e di tanto altro, ne abbiamo parlato proprio con il diretto interessato, oggi responsabile del settore giovanile del Genoa.
Michele, se ti parlo del derby tra le squadre di Sanremo ed Imperia, cosa ti viene in mente? “Mi vengono in mente gli ultimi derby con entrambe le squadre in Serie C2, nella stagione ‘99/2000. Credo che sia stato l’ultimo periodo di grande splendore delle due società dell’estremo ponente ligure, a parte poi una stagione in cui la Sanremese ha militato in Lega Pro (stagione ‘10/11, tra i matuziani anche Jacopo suo figlio, ndr). Erano gli anni in cui l’Imperia, attraverso la gestione del Presidente Cipolla, era riuscita a riconquistare il professionismo, mentre a Sanremo giocava una squadra competitiva il cui zoccolo duro era composto da gente come Calabria, Baldisseri, Notari: tutti giocatori che avevano reso grande la Sanremese dell’epoca”.
Proprio in quella stagione, il diciannove settembre del 1999, realizzasti il gol del vantaggio nerazzurro nel derby d’andata, giocato e vinto 2-1 dalla tua squadra. Che ricordi hai di quella partita? “Fu una giornata molto particolare, il derby tornava ad essere disputato tra i professionisti dopo tanti anni. L’Imperia non ne vinceva uno da molto tempo, il “Ciccione” era stracolmo nonostante una giornata di forte pioggia. Fu una partita molto combattuta in cui io segnai il primo gol, e non ero un giocatore che ne segnava molti, mentre la seconda rete la firmò Vago. Nel finale accorciò le distanze Laghi. Di quel giorno ricordo la gioia dei tifosi, dei “Samurai”, e penso che sia stato il momento più alto dell’era Cipolla assieme alla vittoria di Aosta nell’anno della promozione dal CND. Quell’Imperia era formato da giocatori che poi hanno fatto carriera e lavorano tuttora nel calcio ad alti livelli: penso a Giuntoli, che giocava in difesa con me, ora Direttore Sportivo del Napoli, a Viviani ora preparatore dei portieri alla Sampdoria, a Bocchi che oggi allena proprio l’Imperia, a Bongiorni che lavora nello staff di Giuntoli, fino a Gaetano Perrella che allena i Giovanissimi del Napoli”.
A Imperia ti ricordano come uno storico capitano che ha scritto belle pagine di storia nerazzurra. Per i tifosi sei un giocatore indimenticabile, tanto da dimostrartelo anche quando tornasti da avversario: in quell’occasione ci fu anche un episodio curioso. Da parte tua, cosa provi quando pensi alle stagioni vissute al “Ciccione”? “Sicuramente grande affetto e grande riconoscenza, tutte le volte che sono tornato a Imperia sono sempre stato accolto con grande entusiasmo. È stata una parentesi della mia carriera molto bella, il gol nel derby è stata la ciliegina sulla torta. Il rammarico è quello di non essere riusciti a salvare, quantomeno, la stagione sportiva nell’anno in Serie C2. In quella stagione le difficoltà societarie influirono sul rendimento della squadra e il girone di ritorno fu un calvario. Retrocedemmo nello spareggio con il Novara: io giocai solo la gara di ritorno, un infortunio mi tenne lontano dai campi per parecchio tempo e rientrai giusto per quell’occasione. Purtroppo non riuscimmo a salvarci. L’episodio curioso? Quando anni dopo ho giocato al “Ciccione” con la maglia della Sestrese. Prima della partita ricevetti un premio dai tifosi, ma l’episodio in questione avvenne sul finire della partita mentre stavamo vincendo: difendevamo la porta sotto la curva dei Samurai, ci fu un’occasione da gol per l’Imperia con Bella, che venne fermata da un pallone lanciato in campo proprio dai tifosi di casa. Era periodo di contestazione verso la società dell’epoca, la mia presenza fu lo spunto per tutelare più me che l’Imperia. Fu un episodio inedito e particolare che ci aiutò nella corsa alla salvezza che poi conquistammo alla fine di quella stagione”.
Nonostante i molti impegni imposti dal tuo lavoro al Genoa, riesci a seguire le vicissitudini attuali di Imperia ed Unione Sanremo? “Sì, per l’Imperia mi sento spesso con Bocchi. È molto bravo, sono già due stagioni che sta facendo ottime cose pur senza grandi risorse. Sta facendo giocare molti giovani, credo che oltre a esser stato un bravo giocatore possa continuare a far bene anche come allenatore. Inoltre, è un ragazzo molto legato ai colori . L’Unione Sanremo ho avuto modo di conoscerla attraverso dei contatti a livello societario con il Direttore Sportivo Vignaroli. Sono ripartiti con una nuova proprietà, credo che il Presidente Bersano abbia grandi ambizioni. Puntano a vincere il campionato ma non sarà facile, dovranno fare i conti con il Finale e con il Magra Azzurri. Mi sembra che abbiano le potenzialità per tornare presto tra i professionisti, sulla gara di domenica però non ho dubbi: tiferò per l’Imperia. Mi auguro che Bocchi faccia il colpo“.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Capitano mio capitano........quanto ci. Mancano quei momenti dove la domenica pomeriggio veniva prima di tutto l IMPERIA, poi tutto il resto... Ora per un motivo o per un altro e sparito l entusiasmo, l attese ma soprattutto sono riusciti a far sparire la voglia. Non ci resta che vivere di ricordi......

Anonimo ha detto...

DIVINO SBRAVATI EEE-OOO!!!!

SANLORENZO ha detto...

Ciao Capitano!!! Grandissimo come sempre!