giovedì 4 gennaio 2018

Amichevole. Imperia-Finale: 3-2 (e piccola considerazione personale)

E' terminata 3-2 per l'Imperia l'amichevole disputata questo pomeriggio al "Nino Ciccione" contro il Finale, compagine militante in Serie D.
Le reti neroazzurre portano le firme, al 7', di Amerigo Castagna, al 34', di Pollero, ispirati rispettivamente da Daddi e Sanci, e in apertura di secondo tempo di Risso. Le reti dei giallorossi, portano sono state realizzate da Genta al 14' e Virdis al 42' del primo tempo.

Piccola considerazione personale.
Rivierasport.it e svsport.it ha presentanto così l'amichevole:

Con tutto il rispetto per Finale, che oltretutto milita da due stagioni in Serie D mentre noi marciamo in Eccellenza, cosniderare amichevole di lusso, anzi d'alta classe una partitella contro i giallorossi dà l'idea della pochezza nella quale siamo sprofondati...

12 commenti:

Nik ha detto...

Ma su rivierasport del 4 gennaio c'è l'elenco degli svincolatti...e tra
questi c'è federico cugge...quindi...lasciato libero anche lui?? Nessuno dice nulla??

Anonimo ha detto...

Ma quanti giovani ha svincolato l' Imperia in questa ultima sessione di mercato! Un esercito, ne ho contati una trentina. Dal nostro settore giovanile è un continuo sfornare di calciatori, falliti!!!!

Anonimo ha detto...

d'altronde con una società così, qualche giocatore parte fallito dalla nascita purtroppo, qualcuno lo fa fallire la società stessa (Imperia) non curandosene, o smettono perché si rompono il belino e non li valorizzano. Altri li valorizzano per "parentopoli" e conoscenze allora vanno bene.
Gabry

Anonimo ha detto...

Ma in che mondo vivete per fare questi commenti senza senso su ragazzi calciatori falliti?
Se voi ai tempi attuali (ben diversi da 20 o 30 anni fa) foste genitori di ragazzi tra i 17 e i 23-25 anni per i vostri figli vi augurereste un futuro da studente universitario avviato a una laurea o da affermato professionista in un campo lavorativo prestigioso e ben remunerato oppure un futuro da calciatore di eccellenza o al meglio di serie D in una città dalla situazione economica in picchiata da un decennio almeno?

Imperia città non offre gran futuro ai suoi giovani migliori che giocoforza migrano per studio o per lavoro verso altre realtà urbane. Poi se lì riuscranno a conciliare impegni di studio e lavoro col calcio continueranno e se si mostreranno validi giocheranno ancora, altrimenti come è naturale dopo i 25 anni (o prima) smetteranno, senza che questo significhi che a Imperia nascono solo brocchi.
Dei nostri giovani arrivati al diploma di scuola superiore quelli che si allontanano per almeno 4-5 anni per i suddetti motivi sono almeno i 2/3 e di quelli che si diplomano con buoni voti quasi nessuno. Se poi uno vale questi livelli solo tra Genova e città della cintura di squadre di eccellenza e serie D dove conciliare calcio con studio o lavoro ne trovi a bizzeffe.

Anonimo ha detto...

Calciatori falliti quando il papa' gli dice che è bravo, la mamma gli dice che è fortissimo e il nonno lo scarrozza avanti e indietro pensando sia un campione. Poi sul campo sono delle pippe. Nell'Imperia ne sono passati tantissimi negli ultimi anni

Anonimo ha detto...

Nell'Imperia negli ultimi anni sono passati centinaia di ragazzi che hanno fatto sano sport e si sono divertiti che è la cosa più importante. Per i comportamenti di parenti vari c'è il bello e il brutto come ovunque.
Definire offensivamente brocchi dei ragazzi della tua città che più o meno dotati che siano si dedicano alla loro passione, denota scarsa cultura sportiva. Scegliti una squadra di serie A imbottita di ben pagati e selezionati professionisti e sfoga su di loro se ti piace il tuo livore, ma lascia stare le offese per dei ragazzi che giocano e si impegnano per diletto senza dover rendere conto a nessuno di una eventuale incolpevole mancanza di talento nel calcio. Magari qualcuno di loro diventerà chirurgo, ingegnere, o inventerà una startup e diventerà il ricco magnate che tra 20 anni da presidente porterà l'Imperia in serie C dimenticando che lo avevi definito brocco

Anonimo ha detto...

Speriamo solo che se si avvera la profezia del dirigente anonimo qui sopra, i primi a partire siano proprio loro stessi. Dirigenti incapaci.

Anonimo ha detto...

Questo dirigente è stato toccato nell' orgoglio. Ma ammettete che siete una cozzaglia di incapaci, al campo a sentirvi parlare sembrate tutti arrivati dalle piazze più prestigiose del calcio, sapete tutto di tutti, e vi permettete di criticare con la bocca piena di paroloni i vostri stessi allenatori. Ad Imperia qual'è l' ultimo calciatore degno di questo nome ad essere uscito ? Sono anni e anni che si vive nell' appiattimento generale e questa dirigenza di menestrelli e azzeccagarbugli l' Imperia se la merita tutta !!

Anonimo ha detto...

sbagliato mira: mai stato dirigente di calcio mi sono sempre occupato attivamente di altri sport di squadra come dirigente e molti anni fa allenatore e so cosa vuol dire SPORT e occuparsene a livello giovanile. Sfogate la vostra frustrazione sui dirigenti ma lasciate stare i ragazzi. Offenderli e deriderli a sproposito non vi gioverà

Anonimo ha detto...

Definire genericamente brocchi i ragazzi è sbagliato e superficiale. I dotati o quasi, per qualsiasi sport, nascono ovunque, anche ad Imperia.
Però, per costruire un giocatore, ci vuole una società capace di fare calcio. Fin da piccoli vanno curati nella tecnica e poi nella tattica... e per ciò ci vogliono allenatori veri e preparati nel settore giovanile...

Anonimo ha detto...

Da una società guidata da Gramondo, Ciccione, Ramoino & C. che cosa potete aspettarvi?
Dovremmo prenderla meno sul serio e farci tante risate...con loro non la smetteremmo mai.

Sul settore giovanile meglio calare un velo pietoso. Livello basso, quasi scadente. Se c'è qualche ragazzo promettente in questa società nel giro di un paio d'anni lo fanno diventare scarso. Poi ci sono i genitori... ma questi, purtroppo, sono la rovina di molte altre squadre

Fora di ball ha detto...

Cinque anni fa c'era un allenatore preparato con una squadra quasi interamente composta da giovani imperiesi molti dei quali ora sono spalmati, oltre ai pochi rimasti alla casa madre, fra squadre di Eccellenza e serie D. Solo dei dirigenti ciechi, ottusi e totalmente impreparati possono non essersi resi conto di questo. Sono certo che quella squadra, quasi a costo zero, con quel mister a quest'ora sarebbe già stata in D almeno da un paio d'anni e invece abbiamo avuto, in questi anni, grandi intuizioni come portare qua un certo Rovella a riprendersi da un infortunio per rilanciarlo e farlo tornare a Sanremo e farci fare una bella pera nel derby e vederlo esultare in casa nostra con i colori matuziani addosso. Non c'è che dire, gente di cui andare orgogliosi..... Il primo giorno del "Rinascimento" di questa società e da festeggiare andando in piazza sarà quando vi toglierete di torno, ci fosse anche da ripartire dalla Promozione.