"Siete la Riviera dei Fiori che usa le maglie e il nome sacro dell'Imperia"

martedì 26 giugno 2012

Mi ha raccontato...

Qualche giorno fa ho incontrato un ex calciatore neroazzurro, uno dei protagonisti dei fantastici anni a cavallo tra gli anni '60 e '70.
Mi ci sono intrattenuto una mezz'oretta e mi ha un po' raccontato l'Imperia dei suoi tempi, una squadra che lui stesso definisce qualitativamente di "promozione" che con la volontà, con il gruppo e con la voglia, ha vinto un Campionato di Serie C.
Mi ha raccontato che prima della partita andavano a giocare a carte al Bar Carlo (l'attuale Bar Paradise) ed erano i tifosi che li andavano a prendere e li scortavano fino agli spogliatoi. Mi ha raccontato del testa a testa con la Pro Vercelli, mi ha raccontato di una trasferta a Molare, poche giornate prima dello scontro diretto con la Pro Vercelli, vinto in un freddo mercoledi (era un recupero) in Piemonte giocando 8 contro 10 all'ultimo minuto.
Mi ha raccontato che la settimana di Genoa-Imperia, dal capoluogo di provincia arrivavano i giornalisti per vedere gli allenamenti e uscivano sbalorditi dal campo perchè vedevano le partitelle giocate con il coltello fra i denti, perchè nessuno ci stava a perdere.
Mi ha raccontato delle cene, di alcuni giocatori in particolare (De Maria, Gittone e Giordano su tutti), dei giovani che si affacciavano alla prima squadra in quel momento (Fontana, Pisano e pure un certo Sinagra), che tra l'altro proprio quest'ultimo fu tagliato, in qualità di ramo secco, da Bodi l'anno successivo, perchè lo riteneva una fighetta poco utile alla causa.
Mi ha raccontato del Notaio Temesio, un uomo non presentissimo sul campo ma che lui definisce un genio. Il mercoledì pomeriggio mandava al campo una sua segretaria a vedere gli allenamenti. Mi ha raccontato del Ciccione gremito, delle tribune aggiunte all'ultimo momento con costruzioni di tubi innocenti, del calore che si respirava in città prima delle partite.
Mi ha raccontato di Attilio Perotti del Genoa che quando venne ad Imperia e vide quel pubblico gli confido' di essere intimorito. De Maria, che lo marcava o lo picchio' dall'inizio alla fine, gli disse "Hai paura di noi?" Perotti gli confido' "Guarda che tutte le squadre hanno paura a venire ad Imperia".
Mi ha raccontato di un ragazzo disabile che faceva, per così dire, da secondo custode. Bodi quando preparava la partita faceva uscire dagli spogliatoi tutti i dirigenti (mandandoli via anche malamente) e rimanevano solo lui, la squadra e il ragazzo disabile.
Mi ha raccontato che d'estate facevano il torneo dei Giuseppini, che molti di quella squadra si ritrovavano contro e si menavano come dei fabbri perchè nessuno di loro ci stava a perdere. Finita la partita tutti amici come prima.
Chissà quante altre storie avrebbe potuto raccontarmi ancora, storia fantastiche, la storia della nostra Imperia, la storia della nostra città, che una Società seria ed un Città attenta dovrebbe tutelare e tramandare ai posteri...
Epascal

4 commenti:

im1923 ha detto...

peccato che un post così bello non abbia avuto commenti: si parla di una delle pagine più belle dell'Imperia calcio e della città d'Imperia. Un patrimonio che si certa di cancellare, che dovrebbe essere protetto e tramandato ai posteri, è di gente così che l'Imperia calcio ha bisogno.
Grazie epascal per aver scritto queste righe per noi

SANLORENZO ha detto...

Commenti? Qua la gente legge e poi cade in una tristezza infinita!!! Come ci hanno ridotti?! Non intendo solo questi dirigenti ma tutta la politica cittadina insieme agli imprenditori assenti! VERGOGNATEVI! L'Imperia calcio è un patrimonio storico di questa città...ma a voi che ve ne frega???

Anonimo ha detto...

Mio nonno era tra i tifosi che erano soliti passare dal Bar Carlo ha raccattare i giocatori che giocavano a carte. Questo è un episodio che mi era rimasto impresso e che oggi leggendo questo post vedo nuovamente riportato. Vergogna a tutti quelli che stanno calpestando senza rispetto questa storia dell'Imperia Calcio e della nostra città. VERGOGNA!
Giampy

Val Prino ha detto...

Pur avendo qualche annetto non arrivo tanto indietro da ricordarmi questi particolari, ma la memoria di quanto ancora accadeva fino ad un decennio abbondante dopo ce l'ho e lo schifo che mi provoca il vedere come stanno riducendo la nostra fede questi "signori" intenti solo a cercare di monetizzare quanto più possibile dalla passione dei nostri ragazzi è veramente nauseabondo e la vergogna più grande è che nessuno faccia nulla per impedirlo, anche a livello politico (ma si sa che da questo punto di vista siamo ancora più nella merda, quindi nemmeno a pensarci!).