Caro ex Presidente, Le scrive un vecchio tifoso dell’Imperia calcio che, finalmente, ha preso atto di un gesto che, a mio modo di vedere, non avrebbe mai dovuto essere fatto, semplicemente perché è stato chiaro da subito come Lei fosse persona inadeguata ad accollarsi il “progetto” sbandierato in pompa magna il 29 agosto.
Purtroppo Lei ha completamente sottovalutato cosa significasse mettersi al timone di una società che cosa abbia rappresentato in passato per la nostra città lo si evince dalle splendide foto della mostra allestita dai tifosi due settimane or sono nella quale sono stati fissati solo alcuni dei momenti di una storia che io, come altri amici, ho avuto la fortuna di vivere.
Lei arrivava da una realtà che pochissimi appassionati di calcio della città hanno fatto propria, di fatto senza una storia e senza una vera e propria tifoseria, realtà nella quale il sito della società e i muri del Vostro campo sportivo erano costantemente riempiti da messaggi e scritte “adulatorie” nei Suoi confronti. Purtroppo la realtà di chi si immerge in una realtà e in un nome storico è leggermente diversa. Lei avrebbe potuto con la massima tranquillità rimanere al timone della Sua Pro Imperia, retrocedere in Eccellenza e nessuno avrebbe fatto una piega, probabilmente nella più totale indifferenza della città (facendo i debiti distinguo un po’ quello che a Bergamo è successo all’Albinoleffe, per anni antagonista principe e addirittura superiore alla storica Atalanta e che ora sta scomparendo nell’indifferenza generale), ma invece per non so bene quale motivo, forse orgoglio personale o cos’altro, ha voluto imbarcarsi in quest’avventura ignorandone il “peso specifico”.
Dispiace solo che Lei e altri Suoi fedelissimi abbiate nel tempo ignorato il grido di allarme (spacciato per “gufismo”) che da questo blog è stato lanciato più volte da chi, come me, ha spesso vissuto in passato situazioni di gestioni a dir poco “allegre” di questa società.
Ora speriamo solo che questo passo possa servire a salvare il salvabile e, quantomeno, a rimetterci in corsa per evitare la retrocessione diretta.
Quello che è incredibile è che questa città non riesca proprio a vedere nella sua squadra di calcio un fenomeno di aggregazione che meriterebbe di essere salvaguardato. Più volte abbiamo evidenziato sul blog come sarebbero sufficienti una cinquantina di persone disposte ad un minimo investimento (che però andrebbe fatto!) per piantare le tende in pianta stabile in questa categoria, ma evidentemente non c’è nessuno in questa città disposto a comprarsi una macchina da 25.000 euro invece che da 30.000 e mettere il resto a disposizione di una società che serva anche a togliere i ragazzini dalla strada e a trasformare il Ciccione in quel vecchio “catino ribollente di tifo” che era, non nella preistoria, ma fino alla fine degli anni 90. Un saluto senza rancore.
Portorino
4 commenti:
e ora di finire di sognare!!!!!la realta nel mondo del calcio e un altra!!!!!!!!certi momenti non torneranno mai piu!!!!!!!
scusa im1923 perchè son spariti due commenti?
anonimo,vatti a leggere il post di oggi: non pubblico piu commenti di anonimi che fanno riferimenti specifici a persone senza metterci la firma
Portorino, parole sante!
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