mercoledì 17 aprile 2019

Chi l'ha visto?

Il 14 marzo 2019 l'ufficio stampa dell'A.S.D. Imperia dichiarava: "L‘Asd Imperia rende noto di aver transitoriamente sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra Pietro Buttu, provvisoriamente sostituito dal tecnico del settore giovanile Nicola Colavito.
Questa scelta societaria è dovuta alla impossibilità di poter svolgere le sue funzioni sia in settimana che la domenica per infortunio del tecnico. Ad avvenuta guarigione, società e allenatore si incontreranno per discutere la futura collaborazione".
Considerando che l'infortunio patito dal mister ingauno era avvenuto il 3 marzo 2019, al termine di Imperia-Cairese, sono passati più di 40 giorni.
Che ne è di mister Buttu? Che decisione ha preso la dirigenza neroazzurra?

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Esonerato. Colavito, che non e’ Guardiola, ha rimesso le cose a posto e la squadra vince e non subisce gol in un campionato di dopolavoristi. Grazie Buttu, oltre alla dirigenza sappiamo chi ringraziare per rimanere un altro anno in questa melma

D? ha detto...

Ma dove pensate di andare? Davvero in serie D? E con che soldi? A fare la figura della PRO anni fa?
Per favore... Non credo sia utile a nessuno salire, soprattutto al calcio imperiese e ai giovani che si possono affacciare alla prima squadra, perché per adesso troverebbero molto probabilmente una stagione di insuccessi.
Solo dopo l'arrivo di un investitore vero (o più, chissà), si può pensare di salire, ma per farlo come sempre bisogna partire dal basso, investire su allenatori e settore giovanile, altrimenti si scoppia sotto i debiti.
Buttu è (o era... chissà x2) una persona con la testa sulle spalle, capace di costruire perché lo ha dimostrato a Finale. Ma voi tenetevi il prete, se preferite...

Anonimo ha detto...

Ssst.... Non dire queste verità. C'è molta gente che si incazza a bestia a sentire discorsi di buonsenso. Rimpiangono i bei tempi andati senza accorgersi che tutto intorno è cambiato. Mica solo il calcio. Io sono con te. Ben venga la serie D ma dopo una programmazione seria e con uno dirigenza solida e competente. Oggi una buona eccellenza sbocco per ragazzi del vivaio e con un Buttu per farli crescere è la cosa migliore anche per la città. Ma vuoi mettere una bella fiammata in D

Anonimo ha detto...

il più grande sopravalutato delle due provincie... non conosco le altre realtà ma savona imperia sicuro...

Anonimo ha detto...

La società Imperia calcio ha dimostrato di essere poco professionale poco corretta poco grata all'operato Indiscutibilmente positivo di Mr Buttu portare alla memoria di voi lettori che quest'ultimo è stato sollevato dall'incarico nonostante abbia portato una squadra senza apportare grandi innesti al terzo posto a 4 punti dalla prima sollevandolo dall'incarico a causa di un infortunio riportato sul campo da gioco costatogli peraltro la partecipazione ai corsi di formazione di Coverciano, a mio parere, visto come vanno le cose nel calcio per evitare di pagarlo fino in fondo visto che comunque la squadra forgiata dal mister A questo punto del campionato sarebbe potuta andare avanti anche da sola vorrei ricordare Inoltre ai signori lettori i precedenti trascorsi del mister in questione con la società Finale Ligure calcio FBC quali campionato di Promozione campionato di Eccellenza Coppa Italia di eccellenza e ultimo ma non ultimo un campionato di Serie D da matricole terminato con la sconfitta ai play-off per merito della Massese calcio in casa loro perdendo così per un soffio la possibilità di accedere al prestigioso campionato di Lega Pro solo pochi sanno che questa sfilza di successi è stata conseguita con budget societari staff ridicoli se messi a paragone delle squadre in competizione per gli stessi obiettivi

Anonimo ha detto...

Dv é il mio commento

Estiqaatsi!!!!! ha detto...

Sssst, anonimo delle 10,09 hai ragione, dillo piano perché in effetti sei anni in Eccellenza per far crescere i giovani non bastano. Ci vuole Buttu che li fa crescere dal sesto anno. Ma ti rendi conto delle cazzate che scrivi? I giovani c'erano già sette anni fa e adesso hanno più o meno tutti fra i 22 e i 24 anni. Ma tenerli e farli crescere con calma prima???? Dopo sei anni dobbiamo pensarci al settimo a iniziare a farli crescere? In Inghilterra fanno esordire in CL i giovani delle "cantere" a 18 anni e noi a 22 in Eccellenza dobbiamo farli crescere? La realtà è che se si fosse tenuto Caverzan sei anni fa con quella rosa e non più di tre/quattro giocatori d'esperienza, che tanto per fare tre nomi possono tranquillamente essere Trucco Ambrosini Giglio e Castagna,quindi tutti nostrani, a quest'ora avremmo anche potuto essere in D da un paio d'anni. Ma era un casino perché poi la D bisognava mantenerla. Cosa cazzo parli di progetti di crescita dei ragazzi quando sappiamo tutti che è il manico che "loccia"? Finché ci sono loro, o voi se sei uno di loro, non si andrà mai da nessuna parte. Gli altri 4/5 di quella nidiata li hanno mandati in giro a destra e a manca e si sono persi per strada grazie alla lungimiranza di questi signori e adesso siamo di nuovo a dover ricominciare perché è evidente che se non perderemo punti "sfortunatamente" a Ventimiglia o all'ultima in casa con l'Alassio saremo fatti fuori nei play off, possibilmente alla prima per evitare una noiosa trasferta in Veneto o in Friuli. Sai cosa c'è? Che io non sono per nulla convinto che senza toccare nulla di questa squadra, tranne la tanto agognata punta centrale, in serie D saremmo solo di passaggio. Certo bisognerebbe lottare per salvarci, ma io e tanti altri come me preferiremmo vedere mille volte un Imperia Casale lottando per la salvezza che un Imperia Genova calcio facendo finta di lottare per salire...

Anonimo ha detto...

Concordo alla grande

Anonimo ha detto...

forte estiqaasi!
dici a me che scrivo cazzate e poi per buona metà scrivi le stesse cose che ho detto io ossia che con con questa dirigenza in D non ci si può andare per mancanza di competenza e portafoglio. Poi parli di giovani e di cantere e citi gente di 24 anni; i giovani da far esordire e giocare in eccellenza oggi hanno 16-17 anni quelli che dici tu sono già belli cresciuti e più su ben difficilmente andranno.
Dopo aver detto che questa dirigenza è inadeguata brami ugialmente la D come i bambini capricciosi vogliono il gicattolo visto in vetrina. Parli come se fare l'eccellenza e la D fosse economicamente la stessa cosa mentre la differenza è abissale di spese di iscrizione, fideiussioni, e spese di trasferta tralasciando i rimborsi, e questa dirigenza non è in grado (e sorvolo sulla competenza).
Ti ricordo che con la le 2 imperie di cui la proimperia in D nella scellerata gestione Alberti la società post fonduta è arrivata sull'orlo del fallimento e perdita del titolo sportivo con un turbinio di avvocati, liti furibonde, suppliche, notai, firme contestate e direttori di banca incazzati, fughe all'estero, ufficiali giudiziari, iscizioni in lista nera di cattivi pagatori (=morte imprenditoriale) e pare persino cravattari.
Mi pare evidente che tu rimpinaga i bei tempi andati ma non abbia la minima idea di cosa implichi oggi gestire una società sportiva iscritta ad una federazione affiliata CONI fosse anche una bocciofila o una pesca sportiva.
Ma non vedi che tutto intorno le squadre che non hanno dietro abili e danarosi imprenditori e/o non siano satelliti di importanti società professionistiche, a ogni promozione fa seguito in 2-3 anni il disatro?
Lo sai che a Imperia il basket rinuncia alle promozioni e anzi retrocede volontariamente per mancanza di fondi? Che la pallanuoto è implosa in debiti e denunce anche penali tracinandosi dietro la gestione della piscina? Che la pallamano per motivi economici fa il campionato francese perchè quello Italino non può sostenerlo e anche lì hanno cominciato a lavorare avvocati e fiscalisti?
Citami oggi a Imperia un nome realistico di un imprenditore locale in grado di prendere in mano L'Imperia e condurla come si deve. Trenta, quarant'anni fa te ne dicevo una decina e le spese e gli obblighi erano un decimo.
E non mi venire a dire che meglio 1-2 anni in D e poi il fallimento che questa Imperia in eccellena perchè questa si che è una cazzata

SANLORENZO ha detto...

Ed hai proprio ragione. Questi NON vogliono salire e l'han detto pure!!! Non comprendo tutto sto interesse per le ultime partite e, visto il "progettone", per i prossimi due anni!

D? ha detto...

Estiqaatsi: è vero, sono passati anni dai primi discorsoni sulla programmazione a lungo termine ma purtroppo non ne è stato messo nessuno in pratica!
Si vive sempre anno dopo anno, programmando forse mese per mese, errore comune nelle società senza una guida precisa (non solo nel calcio): nessuno sta però dicendo che non si debbano far giocare i giovani, o che non si debba valorizzarli.
Il punto è che devi far arrivare i ragazzi perfettamente pronti al salto Juniores-Prima Squadra (che poi in realtà è già dagli Allievi...), anche chi lo merita meno, altrimenti o li bruci subito o non gli farai fare il salto al momento giusto.
Nella squadra odierna quanti hanno fatto bene il passaggio? Di quelli conosciuti personalmente (eh sì, giocavo) ti direi solo Giglio e Corio. Se invece vuoi sentire nomi di gente "bruciata" o che ci ha messo immeritatamente qualche anno ad arrivare a buon livello, ti basta il nome di Faedo, che per doti tecniche potrebbe senza problemi essere in una serie ben più superiore? Potrei fartene un mare di nomi simili a lui, tra cui il sottoscritto (che rimarrà anonimo) e tanti altri sparsi nelle squadre di provincia, che con un po' più di fiducia e PROGRAMMAZIONE sarebbero arrivati a buoni livelli senza problemi.
Questa mancanza di crescita interna o delle immediate vicinanze (ricordi mica quella frotta di ragazzini matuziani arrivati all'Imperia di Gagliano? dove sono spariti?) e la "voglia di vincere" porta poi a dover spendere soldi che spesso non si hanno in giocatori vecchi, che arrivano qua come semi-pro e vengono pagati come tali se non di più! E quindi non investi a lungo termine in allenatori competenti e in impianti all'avanguardia, rimanendo nella stessa brodaglia o, peggio, facendo il passo più lungo della gamba...
Ognuno ha i propri interessi ovviamente, ma credo che con un minimo di dialogo e intelligenza basta solo ragionare per portare avanti un discorso che può essere esaltante sia per la società che per i giovani che per i tifosi.

estiqaatsi ha detto...

Anonimo delle 13:50, forse non hai letto tutto il mio post. E' ben di quelli di 16/17 anni che stavo parlando. Quelli che 16/17 anni ce li avevano e li avevamo in casa sette anni fa ed erano andati alle finali nazionali del campionato juniores perdendo, se non erro, contro chi andò poi in finale. Quella squadra fu smantellata perché bisognava dar spazio ai Rovella (rimesso in sesto e preparato per bene per tornare a Sanremo) o ai Prunecchi di turno. Almeno 8/11 di quella squadra potevano comodamente continuare (a costo quasi zero) in Eccellenza, magari integrati con altri giovani promettenti provenienti da altre realtà vicine. Magari avremmo sofferto un altro anno in Eccellenza o magari anche due, ma non saremmo arrivati al punto di pensare di dover ripartire da zero dopo sette anni. In quanto al lato economico, lo so bene che la serie D e l'Eccellenza non sono la stessa cosa, ma spiegami come mai in serie D ci sono 162 società, molte delle quali mantengono la categoria da anni pur appartenendo a cittadine che sono poco più di paesi. Ma è mai possibile che sono tutti ricchi e bravi dalle altre parti e solo da noi non si riesce a gestire una società nella categoria superiore (peraltro facendo fatica pure a gestirla in Eccellenza)? E se proprio non ce la facciamo, possibile che per campanili che ormai sono fuori da ogni logica nel calcio di oggi, non si riesca a sedersi intorno ad un tavolo ed a creare un unico polo sportivo, lo si chiami Riviera di Ponente, Ponente calcio, Imperiese, Liguria ponente, unendo tutte le forze imprenditoriali del Ponente ligure, costruendo magari, con l'aiuto del credito sportivo, un nuovo impianto magari ad Arma di Taggia per cercare di riportare nel Ponente Ligure il calcio che conta? Non diciamo una serie B tipo Entella o Spezia, ma almeno una serie C in pianta stabile? Che senso hanno mille società (che pure dovrebbero per forza rimanere per animare le categorie minori e fare da serbatoio ad un'unica squadra professionistica) nessuna delle quali riesca ad emergere a livello nazionale? Io firmerei domani per tornare a vedere calcio di qualità a due passi da casa, ma qui siamo sempre a "noi siamo il capoluogo" a "tornate alle baracche" e allora ci meritiamo quello che abbiamo.

im1923 ha detto...

estiqaatsi, concordo in toto con quello che hai scritto nella prima parte del post, perchè è quello che ho spesso scritto sul blog.
Ma quegli illuminati di regione Perine hanno preferito smembrare quella squadra, monetizzando il monetizzabile. Dopo sette anni siamo al punto di partenza, senza una prospettiva, un incubo infinito. La triade ha fatto il suo tempo, secondo me ha fallito e deve farsi da parte... ma perchè restare a dispetto di tutti? un'idea me la sono fatta e mi fa arrabbiare ancora di più...
Ma quello che ti auguri, una compagine provinciale, non mi trova d'accordo. Dopo la fonduta, la mega fusione? no grazie!! sarebbe una squadra senza un'identità, nella quale nessuno si riconoscerebbe.

Anonimo ha detto...

Ecco ci manca solo una bella fusione con la Sanremese e tutte le altre. Davvero una genialata. Ho anche il nome giusto: la chiamiamo "Riviera dei fiori" e sicuramente tutti felici e contenti
Per favore posate il fiasco prima di scrivere

The riddle ha detto...

Pensala come vuoi anonimo delle 18,29 ma allora preparati a qualche altro lustro di Eccellenza smadonnando contro questi che non hanno un euro da investire e che hanno il terrore anche solo di pronunciare la parola serie D. Il calcio del ponente ligure diviso in squadrette "paesane" è morto e non ha più nessuna possibilità di emergere a livello nazionale. Fattene una ragione.

Estiqaatsi!!!!! ha detto...

Caro anonimo delle 18:29, come in tutte le cose, bisogna solo farci l'abitudine. Certo, subito ti farebbe schifo andare a vedere una squadra che non si chiamasse più Imperia a giocare in serie D, ma magari quella stessa squadra nel giro di poco potrebbe puntare alla C e allora piano piano potresti anche pensare che in fondo, se sei un appassionato di calcio, potrebbe magari intrigarti di più passare una domenica pomeriggio a vedere giocare in uno stadio nuovo la Riviera calcio (o chiamala come vuoi tu) contro l'Alessandria, l'Arezzo, il Novara, il Pisa, il Piacenza o la Pro Vercelli o il Monza piuttosto che l'Imperia contro il Busalla o il Real Valdivara, o l'Angelo Baiardo oppure sei uno attaccato con le fascette al campanile e ti va bene anche la Dianese & Golfo perché sai che rivalità ..... CONTENTO TE!!!!