lunedì 5 luglio 2021

Vacanze (e torta di riso) finita !?!

Daniele Ciccione il 19 giugno 2021, al termine di Imperia-Castellanzese ha testualmente dichiarato: "Come società, ci prenderemo un piccolissimo momento di pausa, una settimana,​ per riposarci e riordinare le idee e tornare più carichi di prima".​  

Sono passate non una ma due settimane abbondanti e tutto tace, anzi è cominciata rapidamente la grande fuga: l'allenatore e il suo vice nonché preparatore atletico, Alessandro Lupo e Matteo Fiani, si sono immediatamente accasati agli storici nemici dell'Albenga, tre dei nostri migliori under cioè Filippo Dani, Gianluca Gnecchi e Fabio Malandrino hanno ringraziato e salutato la compagnia, così come un altro under (che non certo lasciato il segno), Paolo Calderone, mentre Edoardo Capra, Alessio De Bode e Leonardo Di Salvatore paiono sul punto di trasferirsi (forse con qualche altro ex neroazzurro) al Vado.

Non male come inizio, ma questa è una tradizione quasi decennale dei Perinos, alla quale non riusciamo proprio ad abituarci.

Quello che, al momento, è la priorità è la scelta del nuovo mister: secondo quanto dichiarato da imperiasport.net cinque i possibili candidati alla successione di Alessandro Lupo: Alessandro Grandoni, Andrea Caverzan, Enrico Pionetti, Gianluca Bocchi e Alfredo Bencardino.

Quindi, a parte la novità Alessandro Grandoni "raccomandato" dal figlio, che ha indossato la nostra casacca per metà della scorsa stagione, non si esce dalla solita cerchi di nomi.

L'addio di Alessandro Lupo non sorprende perché praticamente annunciato da settimane mentre quello di Matteo Fiani stupisce e dispiace assai ai tifosi imperiesi: se Alessandro Lupo è spesso apparso mal sopportato dai sostenitori neroazzurri, Matteo Fiani è sempre stato amatissimo da tutti e la sua "neroazzurrità" sempre da lui sbandierata con orgoglio e unanimemente riconosciuta (come dimenticare la sua frase celebre, pronunciata al termine di Imperia-Città di Varese "Semplice, qui a Imperia comandiamo noi! Io sono uno di loro, sono un Ultras. Per me è un onore e un orgoglio indossare questa maglia e far parte dello staff di questa squadra"). Lui sa benissimo quanto (calcisticamente parlando, s'intende) siano da noi odiati i bianconeri ingauni, cosa significhi e quanto male faccia questo sua decisione... ma tant'è, la sua è una scelta, che rispettiamo ma non condividiamo affatto. 

Voltiamo pagina, ormai Lupo e Fiani fanno parte del passato e pensiamo a noi: questa grande fuga è il segnale che si stia smobilitando? Il patron Eugenio Minasso, l'unico ad aver proferito verbo in queste due settimane, "Non ho nessuna intenzione di lasciare l’Imperia" per poi lanciare il progetto del “Club dei 100”, definito "non è proprio un azionariato popolare perché è complicato da mettere in pratica, ma il tentativo di cercare di avvicinare alla società un centinaio di imprenditori e professionisti, ciascuno impegnato per un migliaio di euro". Progetto probabilmente di difficile realizzazione, ma del quale sarebbe interessante sapere qualcosa di più.

Perchè siamo alle solite: i tifosi imperiesi, la città di Imperia, devono essere informati e tenuti costantemente al corrente dei progetti e dei programmi della sua storica squadra, ormai prossima al centenario.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...oddio...Pionetti non sarebbe un solito nome ed esperienza ne ha....

Portorino ha detto...

Apprezzabile l'intento del sig. Minasso e bisogna ammettere che, qualora questo progetto dovesse fallire, sarà l'estrema unzione di questa società e la conferma che, qualora ce ne fosse bisogno, nessuno in questa città è disposto a mettere un centesimo nelle mani di questi personaggi totalmente invisi a gran parte della tifoseria e non solo. Probabilmente il signor Minasso per realizzare questo progetto dovrebbe liberarsi rapidamente della compagnia di questi personaggi (a proposito, quanti anni sono che il signor Gramondo ha annunciato il suo disimpegno dalla società, ma è sempre lì?). Ma davvero pensiamo che ci sarebbero difficoltà per alcune aziende locali e liberi professionisti a contribuire con 1000 euro l'anno alla sopravvivenza della società? Per molti di questi un importo del genere sarebbe poco più di un'elemosina. Se non succede è perché evidentemente non c'è fiducia. Personalmente ritengo che non ci sarà futuro per questa società finché non si libererà definitivamente dalla politica che l'ha ingoiata nel corso di questi anni. Speranze che questo accada? Zero.

Re dei rondi ha detto...

ulteriore epilogo che non amiamo.. ogni anno le stesse storie.. a imperia sai come funziona sai come sono "loro".. quindi meglio non andarci.. importante la parte legata al rimborso come è logico in queste categorie senza prendersi x il c... però mai una volta che negli ambienti senti che da noi si sta bene.. non ci fosse stato minasso (per il quale sappiamo perfettamente il motivo) a quest ora saremmo nella metà classifica dell'eccellenza.. qui la storia non cambierà mai a meno che si avvicini qualcosa di serio (dubito fortemente) o rimanesse minasso da solo (dubito anche questo) quindi vedremo dove andremo a finire ... con la speranza di rimanere in categoria... ed al momento mi sembra molto molto difficile...