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Copio/incollo dal XIX a firma DDG
Quella che è stata ormai ribattezzata come “la guerra del latte” fatta colpi di sponsorizzazione sulle maglie delle due squadre di calcio della città di Imperia (il caseificio Alberti per la Pro Imperia e la Frascheri, nuovo patrocinatore dell’Imperia Calcio) non ha mancato di suscitare reazioni a catena.
Tra le tante prese di posizione spicca quella del sindaco, Paolo Strescino. «Non è solo una mia personale sensazione, credo anzi di interpretare il sentimento di larghissima parte della città nel prendere posizione a favore della ditta Alberti, in particolar modo della famiglia che ne regge le sorti: il cavalier Giacomo,oltre ad Alberto e Marco, storicamente radicata in città e da sempre vicina alle vicende che la animano».
«Il caseificio Alberti –rimarca Strescino– si è fatto spesso interprete di promozione di eventi
sportivi e sociali, ha dimostrato grande disponibilità oltre ad una enorme sensibilità nei nostri
confronti e merita quindi il pieno rispetto oltre che il nostro vivo riconoscimento.
Sono rammaricato per quanto sta profilandosi all’orizzonte. A questo proposito invito
chi haoperato queste scelte, che rischiano di svilire l’immagine di un’azienda come la ditta Alberti, a ragionare attentamente prima di assumere una determinata posizione».
Un chiaro richiamo quello di Strescino ai dirigenti dell’Imperia calcio, in modo particolare al
presidente Antonio Gagliano peraltro membro influente della giunta che regge le sorti del Comune di Imperia.
«Nessuno ha intenzione di farne un caso politico –rimarca il sindaco di Imperia– certe
valutazioni meriterebbero tuttavia una più attenta disamina».
Strescino chiude poi con un monito: «Spero che il messaggio arrivi forte e chiaro, cioè che
anche nel calcio non vinca chi urla piùforte, ma chi è in grado di progettare e valutare attentamente ogni passo nel pieno rispetto dell’avversario qualsiasi esso sia».
Per oggi è intanto atteso il preannunciato incontro tra la ditta Frascheri ed i responsabili
dell’Imperia calcio, confronto espressamente voluto dal patron dell’azienda casearia di Bardineto per fare chiarezza circa le modalità di utilizzo del proprio marchio da parte del club nerazzurro.