martedì 24 novembre 2009

Botta e risposta

Voglio sottoporre alla vostra attenzione questi due commenti, perchè li ritengo interessanti.

Sez. Diffidati ha scritto:
E' bastato un anno di vittorie in 2 categoria per far dimenticare a "troppe persone" gli anni bui, son bastate un paio di sconfitte per far si che le stesse "troppe persone" si ricordassero delle troppe vittorie dell'anno scorso.
A chi questa categoria sta stretta, a chi preferisce vedere del gran calcio, o aspettare di tornare a "grandi palcoscenici" dico questo, facciamo cambio, tanto per voi e uguale, prendete il nostro posto cosi la domenica ci sarebbero 7 persone in più, perchè questa maglia e la stessa che abbiamo difeso a discapito della nostra libertà e perchè nonostante la diffida non abbiamo mollato e a volte siamo più presenti di tanti che ormai sono solo qui su internet.
AVANTI ULTRAS...
ONORE AI PRESENTI!!!

A Sez. Diffidati, ha risposto Ex Fedelissimi Portorini
Scusatemi Sez. Diffidati ma questo aggrapparsi costantemente all'ideologia dell'attaccamento ai colori sta diventando un ritornello noioso. "Rispetto genera rispetto" e voi (non più di una quindicina) che eravate ieri a Sassello meritate sicuramente il massimo rispetto, ma è anacronistico che voi pretendiate dagli altri quello che sapete benissimo che, in questa situazione, in pochissimi si sentono di dare.
Molti di voi hanno conosciuto solo un anno di vera gloria (la stagione 1998/1999) e molti anni di buio per cui forse vi risulta normale continuare a credere che le cose possano andare meglio, ma chi ha vissuto altri momenti e altre storie come quelle documentate dalle bellissime foto degli anni ruggenti è impensabile che possa avere voglia di far parte di un progetto che, secondo noi, non è mai veramente decollato perchè se VUOI RILANCIARE L'IMPERIA non puoi fare questa fatica ad emergere dalle secche della Prima Categoria.
L'impressione è che ci sia imbarcati in questa impresa per motivi puramente politici, ma senza avere concretamente i mezzi per realizzarla ed ora che ce se ne sta accorgendo pare non esserci nessuno disposto a dare una mano a proseguire e allora forse voi fate bene a crederci, ma è molto difficile convincere gli altri a fare altrettanto e le stesse parole di IM1923 non lasciano spazio a dubbi sul fatto che VINCERE il campionato di Prima Categoria debba essere una priorità se ti chiami IMPERIA, ma di vedere 0 goal segnati in tre partite probabilmente non capitava nemmeno in serie D e allora.......
ONORE AI PRESENTI!!!!
RISPETTO AGLI ASSENTI!!!!

18 commenti:

MENTALITà ULTRAS ha detto...

Chi viene conta chi è ASSENTE INGIUSTIFICATO conta un cazzo.

RISPETTO PER CHI LO GUADAGNA.

AVANTI ULTRAS!!!

Anonimo ha detto...

Luca da Genova: ex Fedelissimi Portorini, chi scrive si è appassionato a questa squadra solo dal 1987, interrompendo poi per parecchio tempo causa il lavoro che mi ha portato in giro. Sono il primo che, a volte, per vari motivi, non riesce a venire allo stadio e comprendo chi non ha intenzione di impegnarsi in queste categorie. Ma almeno provo a convincerlo di una cosa: le alternative a "questo progetto", come lo definisci tu, sono un mostro a due teste ed un collo mozzato o Sky o digitale terrestre. Io personalmente preferisco dover soffrire per una risalita lenta ma essere sicuro di chi vado a sostenere. I colori della maglia, come voi certamente mi potete insegnare, fanno parte dell'identità di una squadra, come fossero nome e cognome. Penso che non si possa definire anacronistico tutto questo, dalla terza categoria alla Champions League. Come dicono i tifosi della Sampdoria "quei colori magici che fan venire i brividi". E se vale nel calcio ultramoderno della serie A (che ho preferito lasciar perdere, interessandomi delle COSIDDETTE categorie minori, che in realtà tanto hanno da insegnare ai campionissimi della serie A) secondo me, significa che l'attaccamento ai colori sta alla base di questa passione. È vero, poi, che è dura dover soffrire così tanto per uscire da questa categoria, ma (come ho già scritto) nessuno ti regala nulla ed è disposto a farsi da parte solo perché passiamo noi. Per quanto riguarda chi potrebbe dare una mano economicamente: chi è impegnato a farci la guerra solo per ripicca, chi non si interessa di calcio, chi la situazione e la squadra non la conosce nemmeno o quasi. Ecco l'unica cosa che mi sento di rimproverare alla società: la scarsa autopromozione. Non voglio insegnare niente a nessuno, per carità, spero solo di aver espresso chiaramente come la penso personalmente.

Marco ha detto...

Ma poi tutta sta "presunta" nobiltà degli anni passati: vero la D è una categoria MINIMA per la città di Imperia, ma non stiamo parlando certo di Champions League: squadre "fantasma" che a dicembre sbaraccano, piccole città di provincia, qualche nobile decaduta ogni tanto, squadre con 3 adulti e 9 juniores.. insomma anche in prima cat se si ama la squadra ci si diverte, certo a vincere ancora di più.

Ex fedelissimi portorini ha detto...

Caro Marco,
quella che tu definisci "presunta" nobiltà e che poi descrivi amaramente non è quella che ricordiamo noi. Quella che ricordiamo noi era quella in cui anche un campionato di Promozione valeva molto di più di quello che vale ora perchè era l'anticamera di una serie D che, a sua volta, era l'anticamera di una C a 2 gironi con 36 squadre che assomigliava più ad una B2. Poi è stata aggiunta l'Eccellenza e la C spezzata in 2 con 90 squadre e ciò nonostante è sempre più difficile emergere se la mentalità è quella presente dalle nostre parti dove invece di remare tutti dalla stessa parte bisogna solo copiare, invidiare e magari anche odiare il vicino di casa per cui all'idea di un RIVIERA DI PONENTE CALCIO magari in Prima Divisione che giochi magari ad Arma di Taggia è molto meglio, per stupide questioni di campanile, avere Imperia Calcio, Pro Imperia, Golfodianese, ASD Diano, Dianese, S. Stefano, S. Stefano 2005, Argentina, Taggese e via dicendo con la migliore in Promozione. Se è questo il calcio che vogliamo, beh, penso che se ne possa anche fare a meno!

MAGGIO 2011 ha detto...

il problema è che molti a imperia non vivono ultras 7 giorni su 7 come viviamo noi e allora ogni occasione è buona per contestare,criticare e quant'altro.
Non conta la categoria che facciamo conta l'attaccamento alla maglia e al gruppo,è inutile parlare,discutere con i tifosotti della domenica.
Molti che scrivono sui blog sono omologati del sistema,stanno dietro una tastiera e un pseudio nome,sempre pronti a criticare e a vivere di ricordi.

gighe ha detto...

Rispetto agli assenti x cosa?
+ TIFOSI
- POLEMIZZATORI

MENTALITà ULTRAS ha detto...

SAREBBE MEGLIO FARE USO DI DROGA.......................
"invece di remare tutti dalla stessa parte bisogna solo copiare, invidiare e magari anche odiare il vicino di casa per cui all'idea di un RIVIERA DI PONENTE CALCIO magari in Prima Divisione che giochi magari ad Arma di Taggia è molto meglio, per stupide questioni di campanile, avere Imperia Calcio, Pro Imperia, Golfodianese, ASD Diano, Dianese, S. Stefano, S. Stefano 2005, Argentina, Taggese e via dicendo con la migliore in Promozione. Se è questo il calcio che vogliamo, beh, penso che se ne possa anche fare a meno!"........................................
TI DIMENTICHI LA SANREMESE.

MA 6 MICA giò?

Anonimo ha detto...

La Sanremese fa bacino da sola....
Basta vedere le foto di Sanremese - Gallipoli, finale di coppa Italia di serie C 2005-06....

Anonimo ha detto...

Luca da Genova: anonimo delle 22.08, per quella occasione posso anche crederci ma ora come ora voi non andate così lontano...soffrite della stessa situazione e non lo dico per malignità. Vuoi farmi credere che per certe partite, quest'anno, quella squadra di quella città fa gli stessi spettatori? Non scherziamo...

im1923 ha detto...

Anch'io, Ciantafurche, ho vissuto gli anni ruggenti rimpianti da ex fedelissimi portorini, così come quelli vergognosi del duo Rivaroli-Biamonti, quelli della rinascita di Calcagno prima e Cipolla poi, quelli vomitevoli di Piro e Montali... ora quelli della nuova rinascita. Sono forse un caso patologico, sono una mosca bianca, anzi nerazzurra, ma come soffrivo e gioivo allora, soffro e gioisco adesso... certo, come tutti, vorrei giocare in serie D (la C credo la vedrò in un'altra vita...), quella che poi è la nostra storica categoria, ma purtroppo, "ringraziando" scellerate dirigenze, latitanze colpevoli degli amministratori comunali e degli imprenditori locali, mi devo sorbire queste categorie e questa sofferta risalita... senza troppa convinzione che questa venga portata a termine, perchè mi son fatto l'idea che a nessuno, nella nostra città, interessa che questo avvenga... ma la domenica, almeno al "Ciccione" (in trasferta quando gli impegni familiari me lo permettono), sono sempre presente, comunque vada, chiunque ci sia dall'altra parte del campo. Basta vedere la maglietta nerazzurra e tutto il resto passa in secondo ordine... ex fedelissimi portorini, fattene una ragione: non rivedremo mai più il "Ciccione" pieno come allora. Ma la colpa è anche un po' nostra, anzi direi tua visto che "botti" da tempo lo stadio, di quelli come te che (con le loro rispettabilissime ragioni, per carità) non frequentano più i gradoni del "Ciccione", dando soddisfazione a chi ha voluto mettere una pietra tombale sul calcio cittadino. Se fossimo sempre rimasti numerosi e rumorosi, la nostra voce avrebbe avuto più peso e tutto quello che è accaduto non sarebbe avvenuto tanto facilmente.
Ci manca solo che ci facciamo la guerra tra di noi... torniamo allo stadio e poi parliamo.
Questa è o non è una malattia che non va più via?

Rob ha detto...

Im, ora sarebbe il tuo il commento da pubblicare!

Anonimo matuziano 22:08 ha detto...

Per Luca di Genova: x carità, non maligno e non penso a malignità...No, ora a Sanremo si viaggia sui 700-800, (ed è già tanto, considerando gli sfaceli degli ultimi 2 anni...)ma l'esempio di Sanre-Gallipoli (ma quell'anno ci fu molto pubblico anche per la semi-finale con la Pro Patria..)è per dire che se frequenti una certa categoria e vai bene, la gente allo stadio ci viene, certo non come una volta per le ragioni che sappiamo tutti (il calcio moderno, il mancato ricambio delle vecchie generazioni, il disinteresse e il disamore per i propri colori...). Non solo Sanremo o Imperia soffrono, ma tante altre realtà, anche di categoria superiore...E non credo che la situazione migliorerà, anche se voglio essere ottimista...

Ex fedelissimi portorini ha detto...

Anonimo matuziano hai centrato perfettamente il problema. Qui sembra che tutti chiudano gli occhi di fronte ad una realtà deprimente. Ma come fai a pretendere seguito di pubblico in queste categorie? I 700-800 che tu dici frequentare il Comunale in Eccellenza mi sembrano già un buon numero, ma un conto è l'Eccellenza, un conto è la Prima Categoria. Come fai a pretendere, in nome dei colori, che la gente torni allo stadio per vedere Imperia- Quiliano (con tutto il rispetto per il Quiliano). E' vero che è comodo stare sul divano a guardare giocare le squadre a strisce, ma siccome credo che un pò tutti qua (salvo alcune eccezioni) siamo sportivi oltre che tifosi, un conto è vedere il calcio di Inter-Fiorentina o Juventus-Inter o Milan-Roma a 3/4 euro e un conto quello di Imperia-Camporosso e questo è incomprensibile che qualcuno si ostini a non capirlo e a non comprendere che non si può biasimare chi pensa che lo stesso discorso potrebbe non farlo già per un Imperia-Sestri Levante o Imperia-Cairese (senza considerare naturalmente il derby contro di voi). Alcune volte mi è capitato di assistere per motivi di parentela ad alcune partite della serie D lombarda (Biassono, Caratese) e ti assicuro che al campo non c'erano più di 200/300 persone. Io credo che il bacino potenziale di Imperia sia di molto superiore a questo numero per quella categoria, ma, purtroppo, non si può far finta di non vedere la differenza che c'è fra quel campionato (seppure già svilito nel suo valore rispetto a quello di tanti anni fa) e quello di Prima Categoria. Se poi vi fa piacere dire che tutti coloro che, eventualmente, torneranno al Ciccione se e quando sarà Promozione o Eccellenza non sono tifosi pensatelo pure, ma non credo nemmeno che abbiate il diritto di pensare di essere gli unici VERI tifosi dell'Imperia calcio. Quando c'era il nostro club in Via Cascione l'amore per questi colori lo sentivi anche girando nei bar, sotto i portici perchè un pò tutti parlavano dell'Imperia e una scappata al club si faceva quasi tutti i giorni. Gestioni scellerate ce lo hanno ammazzato (più di una volta) questo amore e ora c'è chi ancora ci crede e chi, al momento, non ci crede più perchè è stato disilluso da anni di fregature. Come cavolo si fa a non capirlo?

eugenio I.C.B.E. ha detto...

rassegnati nel bene e nel male in città comandano gli ULTRAS in più occasioni lo hanno dimostrato le tue utopie rimarrano tali.
news prox nuova apertura
IMPERIA CLUB BAR EUGENIO

luca1904 ha detto...

ex fedelissimo(nome azzeccato)io credo che uno possa andare a vedere le partite di prima categoria,sia se è un ultras sia se non lo è.sarà pure un calcio mediocre ma quel che conta è vedere la tua squadra, non lo spettacolo.se vuoi vedere il bel calcio guarda il barcellona(e non di certo l inter!).la tua è secondo me,come x altri,solo una questione di orgoglio sbagliato, perchè dici "cavolo potrei quasi esserci anch io in campo, che umiliazione per l imperia". e poi la gente che ti dice "ma cosa vai a vedere l imperia in prima categoria,se proprio un cretino!".ma fregatene,saranno furbi loro! per sanremo vale lo stesso discorso,anzi ancor più di imperia,perchè se fossimo nella vostra situazione lo stadio sarebbe anche qui quasi deserto!e non diciamo cavolate sulle fusioni perchè nessuno vuole certe porcherie che non porterebbero a niente,perchè ogni città ha diritto ad avere la sua squadra.

Ex fedelissimi portorini ha detto...

Caro Luca 1904,
il tuo post è certamente condivisibile, ma dimentichi una cosa. E' proprio il frazionamento in queste mille piccole realtà che ha portato alla mediocrità del livello del calcio ponentino. Ai miei tempi, quando la Promozione era già un buon campionato, a livello provinciale esistevano da Levante a Ponente la Dianese (Promozione), l'Imperia (C2-D), l'Argentina (Promozione), la Sanremese (C1-C2-D) e il Ventimiglia (D-Promozione) che costituivano punto di riferimento per tutti i ragazzi dei vari comprensori. Ad Imperia nacque poi la gloriosa Riviera dei Fiori che nei primi anni di vita era veramente una società dove ai ragazzi veniva insegnata la gioia di giocare a calcio (io ne sono stato testimone per alcuni anni), ma poi a qualcuno è venuta l'idea meravigliosa (!?!?) di trasformare questa società in un'alternativa all'Imperia calcio e così in una città che a stento può permettersi il mantenimento di una squadra in un campionato dignitoso, le poche forze economiche si sono suddivise in due rami facendosi una guerra continua. Ci sarebbe tantissimo da scrivere su questo argomento ma ti basti questo per spiegarti perchè sono convinto che, con la crisi economica in atto, è utopia pensare che "ogni paese ha diritto ad avere una squadra". O meglio può anche essere giusto, ma allora accontentiamoci di quello che passa il convento. Se poi, fra uno o due anni, con queste premesse e questa mentalità, dovesse essere ancora Prima Categoria, sono curioso di vedere quanti resteranno gli irriducibili del Ciccione, forse giusto la venti/trentina della curva, ma forse neppure quelli. E te lo dico con grandissima amarezza.

Luca. ha detto...

In città comandano gli ultras:
Eugenio,ma ti sei bevuto il cervello?Ma cosa vuoi comandare?
Non ti insulto solo x rispetto di im1923.Ecco la famosa presunzione,con questa non andremo da nessuna PARTE!(COSE DA MATTI,IN CITTà COMANDANO GLI ULTRAS)NO non l'insulto.....

LUCA ha detto...

Eugenio coniglio non ha la tastiera x rispondere.Oggi e Sabato comanda anche a Porto Maurizio.Im 1923 permettimi un insulto......
PAGLIACCIO NON COMANDI NEANCHE A CASA TUA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!