martedì 17 aprile 2012

Piccoli neroazzurri crescono

Il recente trionfo della Juniores nel Campionato di categoria mi dà l'opportunità, una volta ogni tanto, di parlare di altro che non sia la Prima squadra, anche se si parla di due Settori legati tra loro a doppio filo.

Poichè, l'ammetto, sull'argomento ho pochi dati e poche informazioni, mi son rivolto anche a chi questa realtà la segue direttamente o indirettamente per cercare di fare un post il più possibile completo, obbiettivo, preciso e, spero, interessante.
La vittoria degli Juniores è solo la punta dell'iceberg di un Settore Giovanile, quello neroazzurro, che in questi quattro anni, è rinato ed è cresciuto, partendo, ricordiamolo, da zero e tra indubbie difficoltà, retaggio di quelle che ci sono in Società.
Il club di Piazza d'armi ha dovuto fare i conti con la tabula rasa post era del master che aveva, di fatto, azzerato il Settore Giovanile, a vantaggio dell'altra società che opera in città che ha avuto in dote tutti i ragazzi della defunta U.S. Imperia 1923.
Nessuno nega la bontà del lavoro svolto dalla Pro Imperia che, soprattutto a livello organizzativo e di struttura, dà dei punti all'Imperia calcio.
L'Imperia calcio si è dotata (e per qualche anno ancora qualcuno dovrà pagarlo) di un campo, quello di Dolcedo, che se da un lato è logisticamente scomodo, è pur sempre una struttura necessaria e che in passato non c'era.
La Dirigenza neroazzurra ha operato la scelta di non fare pagare alcuna iscrizione ai ragazzi del Settore giovanile, cosa che ha fatto da volano ad un notevole reclutamento di giovani calciatori.
Parallelamente, è stato operato un lavoro di "scouting" che, con qualche polemica inevitabile con la Pro Imperia, ha portato a far lievitare il numero di iscritti.
Una grossa mano l'ha data la scomparsa della Sanremese, che ha fatto arrivare molti ragazzi interessanti in neroazzurro, molti dei quali hanno già esordito in Prima squadra.
Nell'ultimo anno, poi, l'appeal dell'Imperia calcio è cresciuto ed i ragazzi di qualità sono arrivati da soli mentre quelli che già c'erano sono cresciuti.
Importante, in tal senso, il lavoro fatto nella Juniores dal duo Decesari/Papamarino che lo scorso anno hanno reclutato un gruppo di Allievi che in molti, troppo frettolosamente, avevano definito comico in quanto provenienti quasi tutti da Riva Ligure, Santo Stefano e Valle Steria, con solo due ragazzi "di esperienza", come il portiere Calzia, dalla Sanremese e l'attaccante Placido, dall'Argentina.
Il trionfo nel Campionato Juniores è, pertanto, la degna conclusione di un lavoro, perfettibile come tutte le cose, ma ottimo ed universalmente riconosciuto. Sabato pomeriggio, in tribuna a Dolcedo, erano presenti molti allenatori delle Prime squadre della provincia e non solo e, nel corso della stagione, unanimi sono stati i complimenti dei mister delle squadre via via affrontate e regolarmente sconfitte.
Qualcuno potrebbe obbiettare che, se l'anno prossimo, in Prima squadra dovranno giocare i nati nel 1994 e nel 1995 è stato inutile far giocare i 1992 ed i 1993 negli Juniores.
Inoltre si potrebbe aggiungere che le vicissitudini della Prima squadra hanno finito per rinforzare la Juniores. Marcucci (1992), Aloi (1993), Gagliano (1993), Cinquepalmi (1993), Mangione (1994), Shaba (1993) ed Eugeni (1994) sono stati utilizzati in un campionato "non loro".
Quest'anno la Juniores doveva interessare i 1994 che non trovavano spazio in Prima squadra e quei 1995 che erano in grado di giocare sotto leva , ma che avevano la possibilita' di confrontarsi con i piu' grandi, anche perche' alcuni di loro dovranno, nella stagione 2012/2013, giocare in Prima squadra.
Come detto, mi son documentato ed ho saputo queste cose.
Marcucci, schierato nell'ultima gara, è stato chiamato solo in questa occasione visto che Calzia era stato "dato in presito" alla Prima squadra. Queste, per completezza d'informazione, le presenze dei portieri nel Campionato nelle 25 partite fin qui disputate: Calzia 21, En Nouri 3 e Marcucci 1.
Aloi, Cinquepalmi e Gagliano (tutti del 1993) faticavano a trovare spazio in Prima squadra e, per poter giocare con continuità, sono stati impiegati nella squadra, comunque, di loro competenza: è chiaro che hanno portato qualità, ma altrettanto logico è che i giovani è meglio che giochino piuttosto che restino a scaldare la panca.
Mangione ed Eugeni (anch'essi del 1994) hanno giocato coi compagni di leva quando erano squalificati in Prima squadra o reduci da infortuni: per il primo 2 e per il secondo 3 sole presenze in tutto.
Non bisogna dimenticare che hanno già giocato in Prima squadra, oltre ai sopra citati Marcucci, Aloi, Gagliano, Cinquepalmi, Mangione, Shaba ed Eugeni, anche Calzia, Pasha, Conrieri e Faedo, tutti del 1994, e che fanno parte, in pianta stabile, della Juniores.
Calzia e Conrieri, nello specifico, si allenano ormai stabilmente con Biffi e soci.
Pasha, poi, è stato convocato anche dalla nazionale Under albanese ed è entrato nel mirino della Lazio.
C'è infine da tener conto che il girone di andata, senza "rinforzi", sia stato chiuso al 2° posto a 2 punti dal Ligorna e considerare anche che, tra la fine dell'andata e l'inizio del ritorno, si erano infortunati seriamente Giovanati, Papamarino, Giribaldi e Bonifazio (tutti 1994) e la rosa si era assottigliata paurosamente.
Nel recente "Torneo delle Regioni", disputato in Basilicata, Luca Conrieri, Giorgio Gagliardi e Stefano Mangione sono stati convocati nella Rappresentativa Ligure “Juniores”; inoltre Roberto Franco e Samuele Roda hanno fatto parte della formazione “Giovanissimi” e Jacopo Ilacqua di quella “Allievi”.
Non solo Juniores, quindi, perchè negli Allievi (classe 1995/1996) ci sono almeno 6/7 ragazzi interessanti, così come nei Giovanissimi (classe 1997/1998) ce ne sono almeno una dozzina.
Non dimentichiamo, infine, gli Esordienti 2000, che stanno vincendo e convincendo in ogni campo.
Insomma, nell'Imperia calcio non "l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare".
C'è una base dalla e con la quale continuare o ripartire.
Il problema è non disperdere questo patrimonio, perchè le note difficoltà a livello dirigenziale potrebbero nuovamente azzerare tutto. E sarebbe l'ennesimo peccato mortale da imputare a chi non si è fermato quando le cose stavano cominciando a non andare, a chi non ha sentito gli scricchiolli via via più rumorosi o, peggio, li ha sentiti ma ha continuato ad andare avanti, senza la necessaria umiltà e responsabilità.

1 commento:

bellifuori ha detto...

se non fossero spariti i soldi dal porto forse si poteva dare un po più di sostanza ai giovani, che crescendo avrebbero (forse portato allo stadio più persone zie, zii, nonne, nonni, padri, madri, fidanzate, ed amanti, forse.... ma forse....