Domenico Falanga, la "cordata" piemontese

Ieri sul Secolo XIX ha parlato, in una lunga intervista a DDG, Domenico Falanga, salernitano, avvocato civilista esperto in diritto sportivo e direttore sportivo.

E' lui la "cordata piemontese" (o corda) di cui

si parlava nei giorni scorsi: una cordata formata di un solo uomo, lui, che ha fondato assieme a Luca Vargiu, procuratore F.I.F.A. e Rino D'Agnelli, ex osservatore di società professionistiche come Pro Vercelli, Juventus, Empoli e Chievo Verona nonché collaboratore tecnico dell'Accademy Sport Valley di Londra, l'Agenzia del calcio Football Management (per maggiori info, cliccate qui), associazione di consulenza calcistica con sede a Moncalieri.

Così, in sintesi, ha parlato Domenico Falanga.

Perchè l'Imperia? "Da tempo ho rapporti con la società, rapporti che si sono intensificati negli ultimi tempi, fino ad essere, ora, a completa disposizione dell'intero direttivo del club, non di una delle due presunte fazioni. Questo è proprio un punto dal quale bisognerebbe ripartire, annullando ogni diatriba interna.

Quale sarebbe il suo ruolo?. "Non sono un imprenditore che può garantire somme di denaro per rimpinguare le casse sociali. Io posso, però, garantire l'arrivo di una società del ramo telefonico, in grado di finanziare il club neroazzurro. Non voglio mettere i bastoni tra i piedi a nessuno, ma aiutare l'Imperia: ieri ero a Reggio Emilia per vedere la gara amichevole Reggiana-Correggio. Nel club granata, con il quale sono in ottimi rapporti, militano dei giocatori che potrebbero essere utili alla causa neroazzurra".

Un consiglio all'Imperia? "Dovete stare molto attenti a quanto avverrà a breve con la riforma dei Campionati, che interesserà sia la Serie C che la Serie D, che tornerà ad essere, come in passato, la "Quarta Serie", un'opportunità da non perdere e che l'Imperia, storicamente, ben conosce".