mercoledì 12 aprile 2017

"Ciccione" fuorilegge

Copio/incollo dal Secolo XIX l'articolo di Diego David di sabato 8 aprile.
Al “Ciccione”, da due stagioni consecutive, la domenica si gioca solo perché il sindaco Carlo Capacci, entro ogni fine settimana che precede le partite casalinghe dei neroazzurri impegnati nel campionato di Eccellenza ligure, firma una deroga assumendosi la responsabilità di quanto possa accadere agli spettatori. Analoga situazione era già accaduta negli anni scorsi prima che venissero eseguiti interventi di restyling ora non più ritenuti sufficienti. Anche il vecchio stadio che risale ai primi anni Settanta non dispone del certificato antincendio e non essendoci omologazione, è necessario per l'Imperia calcio ottenere l’utilizzo in deroga ad ogni match con la firma del primo cittadino. L'amministrazione preferisce, dunque, firmare una deroga in bianco piuttosto che affrontare le necessarie spese di ristrutturazione che riguardano, in particolare, le uscite di sicurezza e l'illuminazione non a norma. Secondo la Commissione di vigilanza andrebbero anche riadattati i servizi igienici e messo a disposizione il bar interno,aoggi chiuso. Altri lavori riguardano le telecamere e le reti di protezione. Anche se il cantiere del raddoppio ferroviario è concluso il settore “Distinti” rimane off – limits: mancano le uscite di sicurezza.

E, con questi presupposti, voi ancora credete che noi abbiamo la minima possibilità di ambire a tornare in Serie D? Secondo voi il Comune di Imperia, con le pezze al culo che ha, è in grado di sostenere qualche migliaio di euro di spese per la messa a norma del "Ciccione"?
Una domanda al Sindaco ed all'Assessore allo sport: ma Imperia non era la città dello sport? Se si, come mai anche questo impianto non è norma?

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