"Siete la Riviera dei Fiori che usa le maglie e il nome sacro dell'Imperia"

giovedì 8 febbraio 2007

Ciccione sì, Ciccione no



Il “Ciccione” è a norma, questo lo sapevano tutti, ma da tre giorni a questa parte, sull'onda emotiva dei fatti di Catania, anche dalle nostre latitudini, sui quotidiani locali, si sta affrontando il problema dell'agibilità dello stadio cittadino.
Quest'oggi, dopo l'Assessore allo Sport Scajola e dopo il Questore Sarlo, è stato il turno del rappresentante sindacale della Polizia che, su “La stampa”, ha manifestato testualmente “le sue perplessità per l'incolumità degli agenti in servizio al “Ciccione”, dove eventuali facinorosi potrebbero utilizzare materiale reperito sul terreno”... ora, spero, non faccia riferimento ad un eventuale lancio di zolle del prato dello stadio... a fermare la minaccia ci penserebbe sicuramente Arquà, pronto a difendere l'incolumità del terreno. Scherzi a parte, siccome, si fa riferimento alla “rumenta” del cantiere ferroviario, cosa bisognerebbe fare? Ripulire l'area ogni due domeniche? Ed anche se, per assurdo, qualcuno lo facesse, è chiaro che gli “eventuali facinorosi” troverebbero materiale da lanciare altrove.
Negli anni passati si era parlato della costruzione di un nuovo impianto, in una zona periferica: lo avevano fatto Cipolla e lo stesso Montali, ma si trattavano, più che altro, di sparate cui non era seguito nulla.
Il vecchio “Ciccione”, costruito nei fantastici anni '60 (fantastici anche da un punto di vista calcistico), pur con le sue magagne, è, a mio avviso, dopo il “Moccagatta” di Alessandria, il più bell'impianto del campionato: uno stadio fatto apposta per il calcio, con le due gradinate opposte, una grande Tribuna coperta e, di fronte, il settore Distinti.
Certo, come detto, qualche problema c'è: manca un parcheggio nel settore ospiti e l'unica soluzione sarebbe stata (e più volta è stata ventilata) lo spostamento nella Sud dei Samurai Ultras Imperia, ipotesi giustamente sempre riposta nel cassetto. Il nuovo ingresso nella Nord, quello dalla scaletta rossa posta sul lato destro del settore, è molto bello, mentre da anni c'è il problema rappresentato dalla ragnatela verde posta davanti alla porta, che impedisce la visione della partita: ritengo che le persone che frequentano questo settore, pagando anch'essi un regolare biglietto, abbiano diritto di poter vedere cosa accade in campo... nelle giornate di sole, infatti, si intuisce solo quello che accade... anche se, forse, è meglio così... Il problema, più volte evidenziato, si potrebbe risolvere facilmente, utilizzando una rete con una maglia meno fitta, tipo quella vista in altri stadi (nello stesso “Moccagatta”)... ma a nessuno interessa tutelare questo diritto.
I Distinti, chiusi per la presenza del cantiere ferroviario, non rappresentano (purtroppo) un problema, considerato che le presenze allo stadio sono sempre poche... sono passati gli anni in cui c'era anche un settore chiamato ”Parterre”, il “corridoio” posto sotto la Tribuna”, dove si potevano ammirare da vicino le sgroppate sulla di Bencardino o le meraviglie di Mariani.
In Tribuna, invece, siamo sempre in “febbrile” attesa della posa dei seggiolini”di secondo culo” provenienti da San Siro, annunciati in pompa magna quest'estate ed ora tristemente accatastati nei Distinti.
L'impianto di illuminazione lascia a desiderare: come si è notato, in quelle poche occasioni in cui sono stati utilizzati, non sono abbastanza potenti da garantire una buona visione della partita.
Un altro problema, che credo non sia mai stato evidenziato, è la difficoltà ad accedere alle tribune che hanno le persone diversamente abili: infatti sia nella Nord, che nei due ingressi della tribuna, ci sono dei scalini, ostacoli impossibili da sormontare per chi è obbligato a stare su una carrozzina.
E poi non ci starebbe male un bel tabellone luminoso nell'angolo tra i Distinti e la Sud.
Insomma di migliorie ce ne sarebbero da apportare, ma nessuno di queste preclude l'agibilità del “Ciccione”.
Il problema vero, invece, è la mancanza di un secondo impianto, che l'U.S. Imperia 1923 potrebbe utilizzare per gli allenamenti della prima squadra e del settore giovanile, quest'ultimo obbligato a far giocare i suoi tesserati nei luoghi più disparati: una VERGOGNA per un capoluogo di provincia. Il sacro terreno del “Ciccione”, infatti, nonostante i miracoli di Arquà, non riesce mai a finire la stagione senza risentirne. Ricordo che era stato fatto un progetto della realizzazione di un campo nella zona delle ex Ferriere, con tanto di cartello esposto per anni ed ora velocemente rimosso per far posto alla costruzione di un albergo, negozi, una multi sala e l'immancabile parcheggio.
Il calcio? Può attendere.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

a parte il ciccione credo che tu debba e possa a questo punto vista la situazione oggettiva e soggettiva rivolgerti alla rosa che domenica andrà a canelli come ai nostri indomiti eroi che incuranti e sprezzanti a tutti ipericoli che corrono nonostante tutto domenica saranno in campo per amore del gioco del calcio e per onorare la maglia che portano , in quanto altre motivazioni al momento non ce n'è

Anonimo ha detto...

Ma cosa vuoi che sia il vil danaro... così pare pensare quel nobiluomo del master che, difatti, forse per non offendere i ragazzi di nerazzurro bardati, non sporca le loro mani con la vil pecunia.
A parte gli scherzi, ribadisco per l'ennesima volta il mio sdegno per la situazione venutasi a creare. E' una merda che, visti i preceenti, prima o poi doveva riesplodere. Mi spiace per i ragazzi venuti da fuori Imperia, che si trovano a dover gestire una situazione assurda e che, magari, potrebbero trovarsi dall'oggi al domani, anche sbattuti fuori dagli alloggi dove risiedono o col ristorante chiuso. Del resto, fin quando nel mondo del calcio circoleranno persone del genere, queste cose continueranno ad essere una tristissima realtà... e qualcuno da tempo segnala questo problema... In questi giorni si parla, giustamente per carità, della violenza negli stadi come il prioritario problema del calcio italiano. Ma non è anche questo un male da curare, non è anche questa una forma di violenza? Ripeto, mi vergogno di questa situazione e ribadisco tutta la mia solidarietà e stima nei confronti di questi ragazzi che, loro si, onorano i nostri colori.

Anonimo ha detto...

scusatemi ma questo bel post non lo si potrebbe inviare alla gentile attenzione dei sig. sappa e scajola?? a meno che non ci provino gusto a farci fallire, loro sono gli unici che ci possono aiutare! facciamo qualcosa, qualsiasi cosa, una lettera firmata, una delegazione di tifosi.. che alla fine è quasi inutile ripetere queste cose nei blog o nei siti dei tifosi, perchè sono solo i tifosi a leggerli!!!

Anonimo ha detto...

sappa scajola quello che volete , azione positiva ma azione non violenta ma azione non lasciateli soli

Anonimo ha detto...

E tu credi che il nipotino del Ministro ed uno dei suoi adepti, non sappiano tutte queste cose?
E' il segreto di Pulcinella... come già detto, napoletano come il master. E se, misteriosamente, non l'avessero saputo, da anni i ragazzi della Nord hanno posto il problema all'attenzione di tutti... solo che, fino a pochi mesi fa (fino alla visita della GDF), nessuno ha voluto prestare attenzione alla loro contestazione... anzi...

Anonimo ha detto...

www.claudioscajola.it

napoletano o no imperiese o no riempiamo di e mail il suo sito così non potrà mai dire da politico che lo zio non sapesse facciamoglielo sapere per bene e tanto ma tanto allo zio , più e mail arrivano più danno fastidio sai le elezioni arrivano prima o poi