"Siete la Riviera dei Fiori che usa le maglie e il nome sacro dell'Imperia"

sabato 10 febbraio 2007

Come ci tornellano


Non più tardi di tre giorni fa, il Questore Sarlo, interrogato sulla questione “Ciccione”, dichiarava testualmente “L'impianto di Imperia è sotto i parametri del Decreto Pisanu”, mentre l'Assessore allo Sport Scajola affermava “Lo stadio è perfettamente agibile: la struttura è in grado di garantire la sicurezza di tutti”. Queste dichiarazioni seguivano di qualche mese il sopralluogo congiunto effettuato dai rappresentanti della Questura di Imperia, da quelli dell'U.S. Imperia 1923 e da quelli dei Vigili del Fuoco, dopo i lavori di ristrutturazione fatti quest'estate : il sopralluogo aveva dato esito positivo e da questo, pertanto, era derivato il placet della Prefettura stessa alla disputa delle partite casalinghe dei nerazzurri, con la sola chiusura del settore Distinti, causa la presenza del noto cantiere. Il Questore Sarlo, inoltre, confermava che ad Imperia, da un punto di vista calcistico, “non abbiamo eccessivi problemi e che non ci sono aspetti particolarmente a rischio”.
Quindi tutte le componenti, Prefettura, Questura ed Amministrazione Comunale, erano d'accordo sull'agibilità del “Ciccione”.
Ieri pomeriggio, invece, il Prefetto Maccari, in occasione di una riunione dedicata alla sicurezza degli stadi provinciali, preso atto che la presenza del cantiere della nuovo ferrovia (che, evidentemente, è sbucato fuori dal nulla nelle ultime ore) rappresenta un problema per l'ordine e la sicurezza pubblica. Ha, pertanto, invitato il Sindaco Sappa a fare il possibile per mettere in sicurezza l'area esterna e ha deciso che, in attesa che gli interventi richiesti siano effettuati, “gli incontri di calcio nello stadio Ciccione potranno essere disputati solo a porte chiuse”. Inoltre, è prevista, la prossima settimana, una nuova, l'ennesima, verifica sull'agibilità dello stadio da parte della Commissione Comunale di Vigilanza.
Prima vittima di questa decisione la Riviera Pontedassio che rischia di disputare la partita interna contro il Finale senza l'apporto del suo numerosissimo (la media stagionale è di una cinquantina di paganti) e agguerrito pubblico, fatto dei genitori dei giocatori, fidanzate (e fidanzati... per par condicio e DiCo) e pensionati.
Vedremo che succederà in settimana quando l'apposita Commissione darà il suo (l'ennesimo) parere sull'agibilità dello stadio e se, pertanto, potremo assistere al prossimo incontro casalingo tra U.S. Imperia 1923 e P.B. Vercelli: resta l'amarezza per l'ennesima assurdità di una stagione già segnata da variegate problematiche.
E le nostre palle girano sempre più, come dei veri tornelli... questi si a norma.

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