sabato 29 marzo 2008

Visti da Savona


Ecco come presentano l'U.S. Imperia 1923 sul sito savonaclub.it.
Un'analisi perfetta ed impietosa del dramma sportivo nerazzurro fatta da Massimo Bochiolo, una garanzia.

Per riassumere l’assurda stagione dell’Imperia basta un dato tecnico: 46 giocatori impiegati in 25 gare. Un andirivieni di nomi sviluppatosi parallelamente alle grottesche vicende societarie che hanno ormai spinto la società di Piazza d’Armi ad un passo dal baratro.
Una situazione indecifrabile, che costituisce, nelle migliore delle ipotesi, l’allucinante epilogo di un ciclo che dal “crack Cipolla” ha visto i nerazzurri collezionare amarezze in serie.La soluzione più auspicata, secondo un triste “remake” di quanto i tifosi biancoblù ben conoscono, è quello che ad Imperia è già stato ribattezzato come “fallimento alla savonese”.
Il salvataggio del titolo sportivo a fronte del pagamento di tutte le pendenze nei confronti di Federazione e tesserati. La migliore soluzione praticabile, quella che, forse, sbarrerebbe la strada ai responsabili del disastro, chiudendo finalmente la ridda di voci circa potenziali acquirenti.
Un balletto di nomi inaugurato dalla Colussi e proseguito, sino alle tre rinunce di fine anno, da Milo Durante (attualmente più che probabile finanziatore “ombra”), e che, al momento, vede protagonista la coppia di costruttori bresciani formata da Claudio Gallina e Domenico Ghidoni, in contatto col ds Pranzani tramite il mediatore veronese Lamberto Zamperlini.
Il tutto scongiurando l’irreparabile: la quarta rinuncia e la conseguente radiazione.Sul piano sportivo, quindi, concludere il campionato e, probabilmente i playout, rappresenta l’unico obiettivo dell’Imperia. In quale maniera e, soprattutto, con quali giocatori e mezzi finanziari è quasi imprevedibile.
Dell’organico che aveva brillantemente iniziato la stagione agli ordini di Giancarlo Riolfo (21 punti nelle prime 10 partite) rimane il centrale difensivo Marco Di Placido (106 presenze in nerazzurro).
Il resto del gruppo è stato spazzato via dal mercato novembrino e dagli svincoli di dicembre, e ricostruito daccapo da Mario Pranzani, nominato ds dopo il passaggio della compagine societaria (con tanto di pagamento in piastrelle da pavimento!) dal “master” Gianfranco Montali alla fantomatica Trade Line, società infarcita di consulenti e prestanomi, con sede a Pavia e uffici in Piazza del Duomo.
Mentre Pranzani portava ad Imperia almeno una ventina di giocatori, tra cui Barison, Vona, Moretto e Francesconi, fuori dal campo, tra l’impassibilità degli amministratori pubblici e degli imprenditori locali, si giocava l’ultimo balletto di responsabilità, con la triade Buzzetti-Montali-Quartaroli da una parte e la Trade Line dall’altra, a fronteggiarsi a colpi di assegni scoperti, cambiali protestate e copertoni tagliati.
La squadra, superata la buriana del dopo Montali (3 punti alla 12ª contro i biancoblù, prima di infilare 8 sconfitte consecutive), collezionava 8 punti e ripiombava nel caos totale.
Ad oggi, dopo le partenze di Barison, Dolcetti, Egnakou, Gamba, Marsiglia, Piscitelli e Vona, il fresco tecnico Loris Boni (15 stagione in D, di cui 5 a Cologna Veneta), che in settimana ha preso il posto dell’ex biancoblù Lorenzo Mazzeo (sollevato dopo due esoneri a mezzo stampa seguiti da altrettanti reintegri, anche via sms), può contare su un manipolo di giocatori guidato dallo “sparviero” Francesconi (tra le altre, ex di Arezzo, Livorno e Spezia, e cannoniere della squadra con 5 centri, di cui 4 su rigore) dai mediani Moretto (alla quinta stagione in categoria) e Marcucci (prelevato dal Sanremo Boys, in Prima Categoria), e dai difensori Scaturro (ex Biellese e Cossatese) e Spiaggi (di ritorno dopo la parentesi a Loano e Ventimiglia).
A completare l’organico un gruppetto di giovanissimi quasi interamente provenienti dal Sud e composto da Bordonaro, Ciampollari, Messeri e Policano, cui si aggiungono gli ex sanremesi Chiaverini (domenica assente per squalifica) e Minghinelli.
Infine, in extremis, per rinforzare il reparto difensivo è stato aggregato, con pagamento “a gettone”, l’ex stopper biancoblù Mario Giusti.Un organico raffazzonato e attaccato al respiratore, col solo obiettivo di far fronte ai problemi logistici, presenziando alle quattro, presumibilmente, cinque trasferte ancora da disputare. Nella speranza, una volta per tutte, di voltare finalmente pagina.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Savona-Imperia 3-0 x essere buoni!

miss G ha detto...

andate a vedervi le immagini dell arrivo delle Vitamine al Ciccione!!!!!!!!!!!!!!!!11

miss G ha detto...

ecco cosa penso:

beh....04/08 scadenza! Dov e' il problema? Se si riesce a fargliele ingurgitare tutte entro la mezzanotte di Lunedi'...il gioco e' fatto....niente piu brufoli...intestino regolare....stop al sonno x i prossimi anni ....Che squadra di Hulk!!!!!!!!!!!!!!!
Ridicolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

29 marzo 2008 17.04

Anonimo ha detto...

E' arrivato Giusti ed è stato lasciato in panchina?!Boh...Magari la dietro insieme a Di Placido ci avrebbe fatto comodo...