martedì 8 novembre 2011

Il Grande Bordello visto dal "bastardo nerazzurro"



Si è aperta una settimana di fuoco per il calcio imperiese: penso che l'acqua che è scesa nei giorni scorsi non basterebbe a spegnere le fiamme.
A "Vaccarilandia", dopo la scoppola di domenica, si apre una crisi tecnica senza precedenti: vediamo come affronteranno queste difficoltà, in un momento nel quale il gruppo dirigenziale si sta spaccando in due (albertiani conto ramoiniani).
Indubbiamente i risultati non aiutano il processo di riappacificazione e questi saranno giorni abbastanza tempestosi (mercoledì prova del nove, con il turno infrasettimanale).
A "Baffolandia", invece, ci sono dei ritardi, i risultati non sono quelli che ci si attendeva e lo spogliatoio si sta rompendo, ammesso che fosse unito.
Il "ruspa" esterna e questo è un segnale inequivocabile di rottura: non è nello stile baffolandiano esternare i problemi.
E' evidente che il problema è fuori controllo, altrimenti sarebbe bastata una strigliata nello spogliatoio per rimettere le cose a posto. Oltretutto il "ruspa" è famoso per l'unità delle sue squadre.

Nel mezzo, il partito dei "fondutisti" che, ora più che mai, vede nell'unione tra le due fazioni (col taglio di alcune teste coronate) l'unica via di uscita a questa situazione di impasse e crisi, dopo 3 anni di vittorie, sorrisi e pugnalate.
Ci aspetta, insomma, una bella settimana (e, probabilmente, più), ricca di veleno, polemiche e tanti, tanti, raggi UVA...

Alla prossima, dal "bastardo nerazzurro", nuovo collaboratore di Im1923.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

se nn ricordo male, pare che fosse FINALE...io cantavo (cantavamo)SALTA LA SALTA LA PANCHINA O SINAGRA SALTA LA PANCHINA... eil baffo venne esonerato....passano gli anni ma la storia nn cambia!!!

Anonimo ha detto...

scusa nn mi sono firmato

GRUPPO TESTE DE CASSU!!!

CalataCuneo ha detto...

Questo post mi fa venire in mente una cosa, a sostegno del fatto che UNA SQUADRA SOLA sarebbe meglio. In questi tre anni l'antagonismo tra i due gruppi ha stimolato tantissimo le due societa', forse troppo. Il risultato? Tutte e due hanno fatto il passo piu' lungo della gamba pur di fare meglio dell'altra. Aspetti fondamentali per qualsiasi societa', quali la programmazione, non sono stati tenuti in considerazione. Per "stare dietro agli altri" non si è costruita una squadra base, un'intelaiatura sulla quale ogni anno possono essere inseriti giocatori nuovi , magari giovani. Invece si sono succedute continuamente delle rivoluzioni tecniche, con cambi di allenatore (4 on 3 stagioni) e un turbillon di giocatori incredibile. Quello che voglio dire io è che non c'è stabilita'. Tutti noi avremmo accettato un campionato di assestamento, durante il quale andava fortificato il gruppo dirigenziale e si faceva fare un po' di esperienza ai giovani. Tutto questo non è avvenuto e le sparate di Piazza San Giovanni avevano il solo intento di offuscare il lavoro dei valligiani. Le voci odierne, anche se qualcuno non le stara' a sentire e si fidera' solo di quello che gli raccontano i giocatori, parlano di una societa' sull'orlo del baratro. Non c'è piu' solo la crisi tecnica, si è aggiunta anche, stra-annunciata, quella economica. Ora bisogna capire se siamo all'alba di una nuova realta' oppure se abbiamo appena iniziato una lunga notte nera...

Luca da Genova ha detto...

CalataCuneo, il discorso rimane sempre quello. Non illudiamoci delle intenzioni di chi sta in Valle Impero. Fosse per loro, ripeto, si vedrebbe la Promozione con il binocolo. E chi mi dice che la loro situazione sia così florida?

CalataCuneo ha detto...

Luca, non capisci un concetto ormai chiaro. Se nei primi tre anni la " convivenza" ha prodotto tre promozioni per entrambe, ora noi ci ritroviamo con una squadra che necessita un repulisti senza precedenti e con una societa' in evidente dufficolta' tecnica- economica. In vallata non so se hanno problemi, forse gli ultimi risultati deludenti hanno ingigantito alcune situazioni, ma intanto sono una categoria sopra e possono contare su un buon numero di dirigenti che non sono tutti come quelli che si espongono in prima persona facendo delle figure barbine ( vedi Alberti e Ramoino). Quando esistera' una squadra sola, senza Sinagra-Alberti-Gagliano-Ramoino, tutto l'ambiente si potra' ricompattare e dare luogo ad una sola squadra degna del sostegno di tutta la citta'.

Luca da Genova ha detto...

CalataCuneo, tu continua ad illuderti, finirà che andrai a vedere le partite di Promozione (al limite, se va proprio proprio bene) verso i Piani. Le difficoltà ci sono, lo sappiamo tutti, e ce ne saranno sempre; non serve a nulla buttare via tutto, immaginando di risolverle. Ancora meno serve fare leva su un eventuale mancato salto di categoria per mettere in mezzo necessità che NON ci sono.

Anonimo ha detto...

svegliati Luca da Genova, le partite di promozione andremo a vederle presto. I soldi sono finiti e stanno raschiando il fondo del barile

Val Prino ha detto...

Qui non è questione che si svegli nessuno di chi scrive su questo blog perché mi pare che siamo tutti molto, ma molto svegli. Il problema è questa cavolo di città che si deve svegliare. Non è possibile che si rischi di buttare di nuovo tutto a mare in un momento in cui, pur con tutti i problemi del caso, si potrebbe prendere in mano la situazione partendo da una posizione consolidata. Abbiamo due squadre che se giustamente motivate potrebbero chiudere i rispettivi tornei restandoci e sulla base di queste posizioni lavorare per ripartire il prossimo anno magari anche dall'Eccellenza con una sola realtà dall'organico consolidato e in grado di puntare subito alla serie D. Ci vuole però qualcuno che prenda in mano la situazione da subito e non mi capacito come in questa città non ci sia mai il modo di trovarlo questo qualcuno. E' questa la cosa che fa venire più i nervi...................