"Siete la Riviera dei Fiori che usa le maglie e il nome sacro dell'Imperia"

giovedì 6 marzo 2008

Chi l'ha visto? Enrico Lombardi



Questa settimana parliamo di un altro indimenticabile calciatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia nerazzurra: Enrico "Chicco" Lombardi.
Innanzitutto la sua carriera da giocatore (grazie a Massimo di Finale Ligure):

76/77 Albese C 6 0
77/78 Albese D A 26 6
78/79 Albese C2 30 4
79/80 Imperia C2 28 3
80/81 Imperia D 32 10
81/82 Imperia C2 27 6
82/83 Carrarese C1 30 8
83/84 Brescia C1 23 2
84/85 Carrarese C1 5 0
Ott 84 Parma B 26 3
85/86 Carrarese C1 32 7
86/87 Francavilla C2 24 4
87/88 Carrarese C2 20 6
88/89 Fano C2 23 2
89/90 Saviglianese Int. 11
90/91 Albese Int. 32 4

Nato il 27 luglio 1957, Enrico Lombardi giunge ad Imperia nell'estate del 1978 direttamente dalla sua natia Alba, dove ha appena disputato un ottimo campionato di serie C2. E' l'U.S. Imperia reduce dagli avvincenti e drammatici doppi spareggi per la promozione in serie C1. Quella strepitosa squadra, allenata da Bruno Baveni, viene smembrata: se ne va il mister ed i protagonisti di quella indimenticabile cavalcata e, nonostante le roboanti dichiarazioni di inizio stagione,la stagione termina con una clamorosa ed ingloriosa retrocessione in serie D. Chicco Lombardi non è certo uno di responsabili di questo scempio: 28 presenze e 3 reti (a Pietrasanta ed una doppietta nell'ultima vittoriosa partita interna contro la Lucchese).
La delusione di tutti è grandissima, anche quella del lungagnone piemontese che pensa anche di fare ritorno a casa. A convincerlo a restare è il nuovo mister, l'astigiano Giovannino Sacco, ex calciatore della Juventus, chiamato per realizzare l'immediato riscatto: una scelta azzeccata se è vero che i nerazzurri tornano subito in serie C2, insieme alla Vogherese. "Chicco" Lombardi è un protagonista assoluto: 32 presenze e la bellezza di 10 gol... quasi un record per un centrocampista, che gli vale il premio di miglior calciatore del torneo assegnatogli dagli allenatori delle altre squadre.
La stagione successiva c'è il cambio della guardia tra il Presidente Angelo Duberti e Franco Lanteri; i nerazzurri si ripresentano in C2, con poco variazioni: Pionetti in porta al posto di Lauro, Conti al posto di Lauro in difesa, Gino al posto di Marchese in attacco. Un campionato difficile, come spesso accade alle neopromosse. L'U.S. Imperia arranca nei bassifondi della classifica e si gioca tutta la stagione nell'ultima gara di Campionato: di scena, in un "Ciccione" pieno, è il Fanfulla che non ha più nulla da chiedere al torneo. In lotta con noi c'è il Derthona, avvantaggiato negli scontri diretti, e la Virescit Boccaleone. La tensione è alle stelle, la partita si gioca su tre campi e le radioline diventano protagoniste. Al 35° del primo tempo la prima svolta: calcio di rigore, il primo stagionale, che il bomber Gino trasforma con freddezza. Nell'intervallo giunge voce che il Virescit stia perdendo 1-0, mentre il Derthona vince in casa. L'euforia aumenta quando, al quarto d'ora della ripresa, giunge voce dello 0-2 della Virescit... ormai pare fatta e gli stessi giocatori sono più attenti a quanto si dice in tribuna che alla partita.
Il Fanfulla pareggia al 30° e, improvvisa, la doccia fredda: la Virescit sta vincendo. Prima l'incredulità, poi la disperazione e lo sconforto sono generali. Con la forza della disperazione, la squadra si butta all'attacco.
42° della ripresa: calcio d'angolo calciato da Peselli, Chicco Lombardi vola in cielo e colpisce di testa la palla, che si insacca nella porta lodigiana... è il delirio generale.
Il fischio finale non scatena l'immediata festa: bisogna aspettare i risultati delle altre gare: il Derthona ha vinto, la Virescit pure. Le tre squadre terminano il torneo a pari punti: bisogna ricorrere alla classifica avulsa. Gli scontri diretti salvano il Derthona, mentre Imperia e Virescit sono ancora alla pari: a decidere è la differenza reti negli scontri diretti, compresi quelli con il Derthona. L'U.S. Imperia risulta a meno 1, la Virescit a meno 2. I nerazzurri sono salvi! Chicco Lombardi li ha portati in salvo.
L'anno dopo Lombardi ci lascia e continua la sua splendida carriera, fino a giocare in serie B con il Parma.
Ora allena le giovanili del Torino ed ha vinto il titolo di Campione d'Italia Berretti nella stagione 2006/2007, con al fianco il nostro Lorenzo Mazzeo, come preparatore atletico.
Chiunque abbia ricordi di questo calciatore, come sempre, li condivida con noi e se è in grado di contattarlo, lo faccia (sezione Torino, pareggiamo i conti con la sezione Roma?).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Un pomeriggio di quasi diciotto anni fa (settembre '90) feci il mio esordio in prima squadra al San Cassiano di Alba con la maglia del Savona.Di fronte L'Albese,squadra che poi retrocedera' in uno spareggio condito da un giallo (contro il Libarna),trascinata da un giocatore eccezionale(predicava nel deserto...):Chicco Lombardi,giocatore a tutto campo,moderno (si giocava rigorosamente a uomo...)e con una grandissima personalita'.
Oltre a lasciare un ottimo ricordo a Imperia,ancora adesso lo ricordano a Carrara con immutata ammirazione.

Anonimo ha detto...

Ti ricordi chi era l'allenatore dell'Albese in quella stagione? Era Carlo Borsalino che oggi fa l'editore
p.s. ormai ci tocca vivere di ricordi. Fra un po' ci ritroviamo come qualche simpatico personaggio che frequenta il "Ciccione" a ricordare i vecchi tempi... Non è vero ?
Ciao

Anonimo ha detto...

Penso che Lombardi in quella stagione fu uno dei primi esempi di allenatore-giocatore.Se poi mi dici che l'allora mister ora fa l'editore...è la conferma di quello che pensavo.

biabotto ha detto...

Chicco Lombardi lascia il Torino e torna ad allenare il Bra in eccellenza gestisce un negozio di articoli sportivi ad Alba ed una scuola calcio sempre ad Alba grande giocatore grande allenatore grandissimo personaggio. PS Borsalino è anche dirigente della Cheraschese eccellenza piemontese

biabotto ha detto...

Chicco Lombardi lascia il Torino e torna ad allenare il Bra in eccellenza gestisce un negozio di articoli sportivi ad Alba ed una scuola calcio sempre ad Alba grande giocatore grande allenatore grandissimo personaggio. PS Borsalino è anche dirigente della Cheraschese eccellenza piemontese

Anonimo ha detto...

A Carrara lo ricordiamo con tanto affetto