Tanto tuonò che piovve: Alfredo Bencardino è il nuovo allenatore dell'Imperia e ieri ha diretto, a Dolcedo, il primo allenamento dei nerazzurri.
Un arrivo annunciato, un arrivo forse tardivo: annunciato perchè se ne parlava da mesi, se non da anni, già dal giorno della rifondazione nerazzurra quando in molti, per svariate ragioni, vedevano nel mitico "Ruspa" l'uomo giusto al posto giusto.
Non se ne fece nulla e, con poco senso della programmazione, sono stati cambiati 3 allenatori in meno di 3 anni, prima di chiudere un cerchio che sembrava forse già tracciato.
Tardivo, perchè questo cambio in corsa doveva essere fatto prima, ad esempio dopo la sconfitta con il VirtuSestri quando ormai era chiaro da qualche settimana che qualcosa non andava... ed invece, nonostante le dichiarazioni ufficiali, qualcosa girava storto.
Un cambio a sole 3 giornate dalla fine del Campionato pare assurdo, ma è motivato, evidentemente, dalla speranza che le gare siano 7: a quelle restanti del Campionato, tutti si augurano possano essere aggiunte le 4 dei play off.
Alfredo lo conosciamo tutti, anzi, qualcuno ancora no: 130 presenze con la casacca nerazzurra in campo e 4 stagioni sulla panchina come allenatore; una promozione dalla D alla C2 ed un titolo “Berretti” conquistati sul campo; una promozione dalla Promozione all'Eccellenza sulla panchina. Questi i freddi numeri: Alfredo Bencardino è uno che non si tira mai indietro, un nerazzurro vero, una persona sanguigna e per bene, uno che non si fa mettere i piedi in testa, amatissimo da tutti i tifosi nerazzurri.
Sarà l'uomo giusto per realizzare quella che ora pare un'impresa e che, invece, sembrava dovesse essere poco più di una formalità? Il campo, come sempre, darà la sua sentenza, ma non scalfirà di nulla la nostra granitica, indistruttibile "Ruspa".
Un pensiero finale a Sergio Soncin, che lascia la panchina nerazzurra: le dimissioni sono un atto non da tutti e fanno onore a chi le rassegna, a conferma della vox populi che lo descrive come una brava persona ed uno che ci ha sempre messo la faccia (anche domenica scorsa); un bravo tecnico non lo si è capito... restano dei dubbi perchè questa squadra non ha una sua identitità ed uno straccio di gioco e per le scelte fatte in più occasioni: bravo nel preparare la squadra durante la settimana, meno nell'allestire la formazione domenicale, con un uso talvolta esagerato dei fuori quota... ma sarà sempre stata farina del suo sacco?
E nessuno lo consideri un parafulmine, ma solo uno dei "colpevoli" di questa tormentata stagione.
Un arrivo annunciato, un arrivo forse tardivo: annunciato perchè se ne parlava da mesi, se non da anni, già dal giorno della rifondazione nerazzurra quando in molti, per svariate ragioni, vedevano nel mitico "Ruspa" l'uomo giusto al posto giusto.
Non se ne fece nulla e, con poco senso della programmazione, sono stati cambiati 3 allenatori in meno di 3 anni, prima di chiudere un cerchio che sembrava forse già tracciato.
Tardivo, perchè questo cambio in corsa doveva essere fatto prima, ad esempio dopo la sconfitta con il VirtuSestri quando ormai era chiaro da qualche settimana che qualcosa non andava... ed invece, nonostante le dichiarazioni ufficiali, qualcosa girava storto.
Un cambio a sole 3 giornate dalla fine del Campionato pare assurdo, ma è motivato, evidentemente, dalla speranza che le gare siano 7: a quelle restanti del Campionato, tutti si augurano possano essere aggiunte le 4 dei play off.
Alfredo lo conosciamo tutti, anzi, qualcuno ancora no: 130 presenze con la casacca nerazzurra in campo e 4 stagioni sulla panchina come allenatore; una promozione dalla D alla C2 ed un titolo “Berretti” conquistati sul campo; una promozione dalla Promozione all'Eccellenza sulla panchina. Questi i freddi numeri: Alfredo Bencardino è uno che non si tira mai indietro, un nerazzurro vero, una persona sanguigna e per bene, uno che non si fa mettere i piedi in testa, amatissimo da tutti i tifosi nerazzurri.
Sarà l'uomo giusto per realizzare quella che ora pare un'impresa e che, invece, sembrava dovesse essere poco più di una formalità? Il campo, come sempre, darà la sua sentenza, ma non scalfirà di nulla la nostra granitica, indistruttibile "Ruspa".
Un pensiero finale a Sergio Soncin, che lascia la panchina nerazzurra: le dimissioni sono un atto non da tutti e fanno onore a chi le rassegna, a conferma della vox populi che lo descrive come una brava persona ed uno che ci ha sempre messo la faccia (anche domenica scorsa); un bravo tecnico non lo si è capito... restano dei dubbi perchè questa squadra non ha una sua identitità ed uno straccio di gioco e per le scelte fatte in più occasioni: bravo nel preparare la squadra durante la settimana, meno nell'allestire la formazione domenicale, con un uso talvolta esagerato dei fuori quota... ma sarà sempre stata farina del suo sacco?
E nessuno lo consideri un parafulmine, ma solo uno dei "colpevoli" di questa tormentata stagione.
17 commenti:
Ho aspettato un paio di giorni prima di affrontare questo argomento, in modo che tutti gli avventori del blog avessero le idee un po' piu' chiare dopo gli ultimi avvenimenti.
Io ho sempre detto che il cambio dell'allenatore fosse "vitale". Lo dissi gia' nel girone di andata, lo dissi nuovamente a gennaio e l'ho detto ancora la settimana scorsa. La scelta di Bencardino è probabilmente la migliore. Conosce i giocatori, l'ambiente e il campionato avendolo frequentato fino alla scorsa stagione per diversi anni. Ma credo che la scelta della societa' non sia stata dettata da questi fattori. Loro hanno scelto una persona, o meglio una bandiera, per calmare la piazza, non tanto per una precisa ragione tecnica.
Sicuramente noi tutti speriamo che il buon Alfredo faccia il miracolo, ma per quanto riguarda il futuro sono del tutto sfiduciato. Questi dirigenti stanno raschiando il fondo in tutti i sensi. Tutti in citta' sanno ce ci sono dei problemi e in questi ultimi mesi abbiamo riscontrato anche delle difficolta' nella costruzione della squadra e, non meno importanti, nel rapporto con la citta', le istituzioni e i tifosi. Quindi, perche' non fare un passo indietro (come ha fatto Soncin e sottolineato da tutti per la signorilita' del gesto) e tendere la mano ai "nemici" ?
In vallata probabimente se la stanno ridendo, ma anche loro sanno che in citta' c'è posto per una squadra sola con mire importanti. L'Imperia puo' ancora far valere quell'appeal verso noi tifosi che la Pro Imperia non ha. Dal canto loro i dirigenti della Pro hanno per le mani un "giocattolo" ben oliato che funziona a meraviglia e che non costa tanto di piu' dell'altro. Hanno un gruppo di giocatori ex-Imperia che danno ancora ampissime garanzie per il futuro e un allenatore che costa molto ma che dimostra di valere il suo compenso. Inoltre il Comune si è gia' dichiarato pronto a fare incontrare le parti e qualora si arrivasse ad una soluzione (SOLO QUALORA) , potrebbe dare una mano.
E' un discorso gia' fatto e affrontato anche questo, ma vedo che in citta' ottiene sempre piu' consensi, influenzati forse dagli ultimi risultati negativi (e allo stesso tempo positivi degli altri) e dagli errori fatti da Sinagra & c.
Sai caro Calata Cuneo quanti la pensano come te e non si osano a dirlo per paura di essere tacciati di chissà quale reato o di alto tradimento, ma tu hai fotografato alla grande la realtà delle cose. Quello che salta subito all'occhio leggendo la formazione della Pro è che se facciamo finta di essere tornati in questa città dopo qualche anno non avremmo esitazioni a definirla l'Imperia. 8/11 di quella squadra hanno vestito i colori nerazzurri in tempi e categorie diverse per cui sono davvero fuori dal mondo e dalla realtà delle cose tutti quelli che, ostinatamente, continuano a boicottare l'eventualità di una squadra unica per tutta la città. E' chiaro che molto probabilmente per puntare a tornare in serie D e, possibilmente, rimanerci, non basterebbe neppure la semplice "fonduta", ma ci vorrebbe un vero e proprio restyling del direttivo di una ipotetica società unica con l'ingresso di forze e soprattutto capitali freschi però, mettiamocelo tutti bene in testa, è l'unica via percorribile per tornare a vedere IL CALCIO a Imperia. C'è molto tempo, per l'ennesima volta, per lavorare ad un progetto del genere. Cerchiamo questa volta di non far trascorrere invano i prossimi quattro mesi e soprattutto che anche l'amministrazione pubblica faccia il suo.
caro calata cuneo visto che sei cosi' lungimirante,cosi'preparato su tutto e conosci ogni pensiero di tifosi,dirigrnti,giocatori,........ secondo me se ti proponi al presidente e alla dirigenza ti lasceranno qualsiasi carica tu voglia in societa',e ogni problema sara' risolto.
Per cortesia,se sei realmente un tifoso vero come lo siamo noi,finiscila di accusare,sentenziare e processare ogni atto compiuto dalla dirigenza. Dobbiamo stare vicino da veri tifosi alla squadra soprattutto ora se crediamo in loro.
Si può discutere finchè si vuole degli errori di questa società, e di tutto quel che funziona o che non funziona; ma se qualcuno vuole fare in modo che si accetti quello che è inaccettabile (fossi cattivo direi che qualcuno è fin troppo interessato a fare questo e mi chiederei cosa ci guadagna o chi glielo abbia chiesto...ma come al solito sono troppo buono...), tessendone continuamente le lodi (senza spiegare quale persona normodotata cambierebbe la macchina o farebbe shopping riducendosi senza i soldi per le spese di casa...) e cioè che si passi dalla parte del torto riconoscendo come propri anche gli sbagli altrui, si metta il cuore e l'anima in pace: non è possibile. E' stato spiegato più volte, in ogni modo e maniera ed in lingua italiana. Punto.
Benissimo Luca da Genova. Ognuno è libero di pensarla come crede, almeno finora, in questo paese, ma allora lascia che ti esprima in due righe qual'è il mio pensiero. Se non si fa la "fonduta" o chiamala come ti pare siamo destinati ad avere in città un futuro di mediocrità nel calcio. Con due società non si va da nessuna parte oppure, in queste condizioni, una delle due molto presto sarà destinata a diventare "satellite" dell'altra, ma poi che nessuno di lamenti o si permetta di chiedere chissà quali miracoli alla dirigenza. Io la vedo così poi ognuno, ribadisco, è libero di pensarla come crede.
Puzza un po' di coda di paglia questa "voglia di fonduta", da parte di taluni, ogni qualvolta le cose per la nostra squadra non vanno bene, come adesso... sarebbe lo stesso se fossimo al posto del Finale? Detto questo, anch'io son dell'idea che da tre anni a questa parte la situazione che si è creata è senza senso e che la "cosa giusta" doveva essere un'altra, cioè costituire una sola squadra in una realtà come la nostra. Ora, come facile immaginare, ci vorrebbe non uno ma più passi indietro da parte delle due parti (anzi tre, perchè c'è anche una terza parte, non meno importante, cioè la tifoseria nerazzurra)... e, visto dall'esterno, mi pare impresa impossibile, perchè umiltà e buon senso pare non siano di casa in tutte le "fazioni"
Val Prino, è dal 1970 che esistono almeno due società e ciascuna ha fatto la propria strada, anche nel momento della ripartenza dalla terza categoria nessuno ha mai sentito il bisogno di fusioni strane. Solo in questi ultimi tempi, continuamente, si vogliono unire due realtà che sono diverse. E cosa potrebbe mai fare o dire l'amministrazione pubblica, quando non si è svegliata in una situazione ben più drammatica, anche perchè in altre faccende affaccendata lo riconosco? L'ho detto e ripetuto: se già dall'inizio qualcuno ha voluto mettersi di traverso, e sdegnosamente partire per la sua via, dimostrando lui per primo di non averne intenzione, anche con i comportamenti successivi, perchè dovrei andarlo a cercare. Poi certamente pensala come ti pare.
I tifosi facciano i tifosi e i dirigenti faciano i dirigenti. I primi pagano il biglietto e hanno il diritto di criticare. I secondi possono fare quello che vogliono, ma devono rispondere con i fatti
Ti ringrazio Luca per la tua pacata risposta. Vedi, hai ragione a dire che dal 1970 esistono due società, ma sai, le cose erano un pò diverse. Io da ragazzo ho anche giocato alcuni anni in quella che allora era la Riviera dei Fiori ai tempi dell'indimenticato Plebani, di Santambrogio, di Gianni Rossi ecc.. Allora quella era la squadra..... di riserva dell'Imperia calcio nel senso che chi poteva permetterselo andava a giocare nell'Imperia calcio e gli altri finivano nella Riviera dei Fiori che aveva il merito di accogliere un pò tutti perchè era nata quasi come un gruppo di amatori e niente più (giocavamo a Clavi e ai Giuseppini!). Nacque poi la "prima squadra" che non andava mai oltre la seconda categoria e raccoglieva in pratica qualche giovane promettente e qualche "vecio" a fine carriera. Così poteva avere un senso, questo è il problema. Città piccole come la nostra non possono permettersi che due società si facciano la guerra per salire sempre più in alto perchè poi alla fine rischiano o di crollare entrambe o di vivacchiare a tempo indeterminato nell'anonimato dei campionati provinciali o regionali con la r minuscola. E' questo che tu e altri come te vorreste come futuro del calcio cittadino? Zero prospettive e magari una permanenza indefinita in Promozione sperando di poter vedere ogni tanto l'Eccellenza? Per carità, meglio così che il cammino dell'Ospedalettese, che peraltro corre il rischio di salvarsi nonostante i problemi societari, però secondo me se qualcuno in città si svegliasse si potrebbe anche pensare, con calma, a qualcosa di meglio. Al piacere di rileggerti.
Minchia ValPrino, ma perchè fai sempre le solite uscite, e quando uno ti ripete sempre la stessa risposta, tu rispondi sempre "grazie della risposta"??????
Ma hai problemi di memoria, o ogni 2 settimane hai bisogno di fare sempre le solite uscite, nella speranza che la nostra opinione sia cambiata?
Posso criticare i giocatori, posso criticare la dirigenza, ma la scelta che ho fatto 3 anni fa, è quella che rifarei oggi. Punto. Ma se l'altra società al posto di P.R.O. Imperia, si chiamasse ancora Riviera, oggi ci sarebbero tutte ste problematiche di fusione? Non credo.
E allora, fai conto, come in realtà è veramente, che l'altra squadra sia, come dice la dicitura originaria, Pontedassio Riviera Onegliese, e non abbia mai tentato di rubarci il nome e i colori. Almeno non ti poni il problema, e la finisci una volta per tutte.
Per l'anonimo dell ' 01.03, non credo di essere lungimirante, preparato e di conoscere tutto e tutti piu' di altri. Il problema è che la lungimiranza non è la dote migliore di questa societa'. Confronta l'organigramma dell'Imperia di due anni fa con quello di adesso...noti qualche differenza? nessuna! Eppure si è passati dalla seconda categoria alla promozione. Nel frattempo sono stati cambiati 3 allenatori, una quantita' di giocatori incredibile, ma i dirigenti sono sempre gli stessi, sia nel numero che come disponibilita'. Devo sperare che ci sia qualcuno nell'ombra? Forse magari c'è, ma non so ancora per quanto e con quali fini.
Con le mie parole accuso, sentenzio e processo, ma non mi sembra di dire cose fuori dal comune. Semmai sei tu che con questo messaggio ti riveli un po' troppo vicino alla societa'. Sono da sempre un tifoso dell'Imperia e se dico qualcosa non lo faccio per il piacere di criticare o per essere bastianconotrario. Ne' mi spinge una "regia occulta". Gli occhi per vedere li ho e le partite (almeno quelle in casa) le ho viste quasi tutte. Non vogliono fare la fonduta? Ok, va bene, allora si attrezzino per vincere la promozione ed essere competitivi in eccellenza. Non ci riescono? Prendano una o due persone veramente capaci per costruire e gestire la squadra. E' questo che mi piacerebbe vedere in Piazza d'Armi. La stessa cosa che stanno facendo in vallata con risultati soddisfacenti. Perche' la' funziona e qui no? Forse perche' la' si sono affidati ad una persona realmente capace. Quest'anno ho visto giocare la P.r.o. un paio di volte. L'ultima , quindici giorni fa, contro il Sestri Levante. Una partita di altro livello, purtroppo. Non sono abituato a guardare in casa di altri, ma, come dice Valprino, non si possono definire "altri" cosi' tanti giocatori e allenatore che hanno indossato la maglia nerazzurra poco tempo fa.
Luca da Genova è fermo su posizioni (lo rispetto) che non sono piu' le mie. E come me tanti altri, o forse mi sbaglio? Visto che il blog lo leggono tutti, sarebbe bello che im1923 facesse un sondaggio (gia' fatto in altri tempi) su chi è favorevole e chi no alla fonduta, sarei molto curioso.
Bravo Calatacuneo, facciamo la fonduta, così i Samurai la domenica staranno a casa, e la curva sarà riempita dai cori e dalle colorate coreografie di te e Valprino. Sempre presenti in ogni occasione in casa e in trasferta, perchè si sa, l'eccellenza rispetto alla promozione, è tutto un altro livello, e sugli spalti ci sarà ogni domenica una fantastica cornice di pubblico.
P.S. Ah, e guarda che di là con i risultati "realmente soddisfacenti" sono 3°...
The end, hai scelto un nome ben preciso. Quindi anche te riconosci che qualcosa non va. Sulla medicina abbiamo le idee contrastanti. Pero' siamo tutti e due al capezzale del malato. Quando il malato sara' guarito spero che tutti e due saremo presenti al Ciccione insieme...a prescindere dalla medicina usata.
@Calata Cuneo e Val Prino: certo che non è questo che vorrei per il calcio a Imperia; anche io vorrei una società ed una squadra forte e capace di salire ad un certo livello e rimanerci; ma se così non è e non sarà, se davvero si resterà nell'ombra di questi campionati, saprò certo chi ringraziare. E di chi parlo è molto chiaro, vedendo quel che ho sempre scritto e sostenuto. Rigirare la frittata e far ricadere le responsabilità di una parte in causa sull'altra non è serio.
Io critico, ma nè io, nè credo (anzi ne son sicuro) im1923 e la maggior parte degli Ultras che scrivono qui e soprattutto sono la domenica alla partita, abbandoneranno mai la nave. Criticare serve per far capire gli sbagli, gli errori, e cercare di far porre rimedio, non vuol dire cercare vittorie altrove.
Basta dire che di là c'è mezza squadra di ex, eccetera eccetera. Io, e buona parte di chi è presente la domenica al ciccione, non andremo mai e poi mai a tifare, incitare o applaudire persone come Riolfo, Vago, eccetera eccetera. E non mi sembra che ci sia il bisogno di spiegarne i motivi, perchè penso li abbiamo ripetuti fino alla nausea.
E non hai bisogno di aspettare che il malato sia guarito per vedermi al ciccione, ci sono sempre stato al ciccione da 16 anni a sta parte.
Vi faccio solo una domanda, a te come a Valprino. Ma, ammesso che in quei momenti seguivate l'Imperia, preferite la situazione attuale, con tutti i problemi e le critiche che si possono fare, o preferivate la situazione che c'era con Montali perchè si era in serie D?
personalmente non ho abbandonato la nave quando non solo era affondata, ma anche, paradossalmente, non c'era più... grazie agli Ammiragli Rivaroli e Montali... figuriamoci se mi scoraggio perchè siamo secondi in Promozione e stiamo faticando da matti. Però non posso non essere preoccupato dell'andazzo di questo momento e del futuro della mia Imperia: perchè, se per ipotesi, neppure tanto remota (ma tantissimo auspicata), riuscissimo a salvare la stagione con un miracolo neanche tanto irrealizzabile, una volta raggiunta l'Eccellenza, che accadrà? I nostri dirigenti si erano posti questo obbiettivo 3 anni fa, dopodichè avrebbero fatto il punto della situazione. Tanto di cappello se riusciranno a realizzarlo nel minor tempo possibile, ma poi che accadrà? Anch'io, come dice Calata Cuneo, credevo e speravo che la scalata delle Categorie fosse accompagnata ad una crescita del gruppo dirigenziale che, invece, è sempre lo stesso: perchè avrei avuto maggiori garanzie e speranze per il futuro e mi avrebbe fatto anche accettare con maggior tolleranza anche il "fallimento" di una stagione.
E poi, perdonatemi, dell'Eccellenza non so che farmene, la considero similare alla Promozione: vedrò qualche buon giocatore, un gioco forse migliore, ma andremo sempre ad affrontare squadrette di quartiere e paeselli, senza alcun tifoso al seguito e quindi partite che non mi daranno particolari emozioni. Solo in Serie D (il minimo ed il massimo per l'Imperia e la sua storia) si può sperare di vedere qualcosa di diverso, non fosse altro per uscire dai deprimenti confini regionali... ma chiedo troppo, in questo momento forse l'impossibile.
Quanto ai vari ex allenatori e calciatori che sono passati dall'altra sponda dell'Impero, personalmente, non sono così drastico, non ci vedo nulla di strano e nulla di imperdonabile... ne ho visti talmente tante di queste transumanze (e di peggiori) che ormai non mi fanno nè caldo nè freddo. Oltretutto, se vogliamo essere così integralisti, nella rosa odierna c'è una "quota biancazzurra" che in altri tempi sarebbe stata intollerabile e che invece è "tollerata" senza quelle contestazioni che, invece, in passato ci sono state (ricordate quando "purificavamo" gli infedeli o quando qualcuno fu obbligato ad andarsene?).
Quanto ad un sondaggio pro e contro "fonduta" non lo farò, perchè i risultati sono facilmente alterabili... ma sono altri che devono valutare l'opportunità di realizzare una cosa logica tre anni fa, utopica forse ora.
Con Montali mai. Meglio l'attuale Imperia. Senza dubbio. Con questo non significa che spero in qualcosa di meglio per l'Imperia. Quest'anno abbiamo fatica in un campionato veramente povero di contenuti tecnici ed anche caratteriali (ho visto poche squadre toste). Se, come spero, vinciamo i play-off, ci sara' da stravolgere nuovamente la squadra. E non credo ci possiamo permettere di spendere tutti gli anni molto piu' degli altri come avvenuto in questi tre anni. Serve il valore aggiunto che ancora non vedo.
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