E' l'argomento principale di questi giorni, la discussione calda, caldissima, di questa fine primavera e di un'estate che potrebbe diventare torrida: l'eventuale fusione tra Imperia calcio e P.R.O. Imperia.
Chiariamo subito che, per ora, ufficialmente, nessuno degli esponenti di spicco delle due società che operano nel capoluogo si è espresso in maniera chiara sull'argomento.
Tutto tace in casa P.R.O., mentre in casa nerazzurra qualche dichiarazione di eventuale collaborazione c'è stata, ma paiono più dichiarazioni teoriche che pratiche.
Il Direttore Generale Michele Sinagra sul Secolo XIX ha
recentemente dichiarato:
"Tutti gli anni in questo periodo si parla di fusioni. Noi siamo aperti a discuterne, ma penso che non sussistano i presupposti". Proprio
su questo blog, il Vice Presidente nerazzurro Bonavia ha dichiarato che
"una città’ come Imperia non può avere due società più o meno nella stessa categoria, in quanto si finisce col penalizzare, per certi versi, sia l’una che l’altra. Certamente l’unione farebbe la forza da ogni punto di vista, ma...".
Ecco c'è sempre un ma, un MA grosso così: lo stesso Bonavia, infatti, ha detto
"...ma siccome ad ogni nostra buona intenzione fino ad oggi mostrata abbiamo ricevuto in risposta proposte inaccettabili e per certi versi offensive, non ci rimane che attendere tempi migliori e persone che abbiano veramente voglia di far crescere il calcio Imperiese".
In attesa delle dichiarazioni dei dirigenti del P.R.O., ho letto su questo e sugli altri blog nerazzurri (ma anche sul muretto del sito ufficiale del P.R.O. stesso) opinioni discordanti.
Coloro che si dichiarano favorevoli alla fusioni accampano sostanzialmente queste motivazioni:
- una squadra sola su cui investire economicamente e una sola da sostenere
- basta con gli interessi personali, basta alla visibilità a tutti i costi, ma una società che ci porti avanti per anni e non qualche stagione
- i costi di due squadre in "Promozione" o di una in "Promozione" ed una in "Eccellenza" rendono inevitabile unire le forze a disposizione.
Coloro che non si dichiarano favorevoli alla fusione accampano queste motivazioni:
- persone che non si sopportano, come farebbero a convivere serenamente tra loro?
- come possiamo fidarci delle intenzioni di chi ha fatto il diavolo a quattro per tagliarci le gambe? Come possiamo credere che questi vengano con il cappello in mano a proporre per costruire qualcosa?
- meglio salire un gradino per volta, ponendo le basi per salire quello successivo. A salire troppo in fretta si rischia solo di farsi del male
- ricordiamoci cosa hanno dichiarato due anni fa, quelli che adesso vorremmo avere al nostro fianco
Le motivazioni dell'una e dell'altra "fazione" sono, a mio avviso, condivisibili: ma, come letto, forse è il momento, una volta per tutte, di capire quali futuro si vuole per il calcio ad Imperia.
Nelle dichiarazioni d'intento di due anni fa, all'atto della rinascita del club nerazzurro, l'attuale gruppo dirigente ha affermato che il loro obbiettivo era quello di riportare l'Imperia in Eccellenza: in due anni sono state ottenute due promozioni che hanno portato l'Imperia ad un passo dal raggiungimento dell'obbiettivo... meglio di così...
Ma il passo successivo pare evidentemente più difficile da fare, perché il Campionato di Promozione è difficile e dispendioso... basta vedere i budget investiti dalle prime 3 in classifica del girone A (Vado, Veloce e P.R.O. Imperia) per capire... L'Imperia calcio è in grado di sostenere questo sforzo? E' questo il punto, la paura, credo, che attanagli i più, paura suffragata da voci non confermate, di qualche difficoltà in questo senso. Difficoltà che, sempre secondo voci non confermate, pare ci siano anche dall'altra arte della barricata.
Io penso che più che di fusione, parola che non amo, al limite, visti gli sponsor ufficiali delle due società in ballo, "Latte Frascheri" e "Latte Alberti", sarebbe meglio parlare di "Fonduta"... a parte le belinate, una cosa è certa: fonduta, fusione, unione o no, è necessario porre fine a questa guerra tra le due società, perché questi continui dispetti, questi rancori, queste ripicche, non fanno il bene del calcio imperiese.
Se si è arrivati a questo punto, però, la colpa è di chi, due anni fa, tramontata drammaticamente l'era del master, non ha preso una posizione precisa e decisa: e questo non è, a mio avviso, il signor Alberti, che poi ci ha messo del suo, con dichiarazioni inaccettabili per noi tifosi nerazzurri.
Il colpevole di questa ennesima puntata dell'annosa diatriba tra Cacelotti e Ciantafurche, è lo stesso che a suo tempo ha permesso al master ed i suoi fratelli, di fare il brutto ed il... cattivo tempo.
Era necessario (lo sarebbe eventualmente ancora adesso) trovare un personaggio super partes, di grande esperienza, di grande carisma e personalità, un tifoso vero dell'Imperia calcio, in grado di mettere tutti d'accordo. C'è secondo voi?
Altrimenti, andiamo avanti così, ognuno per conto proprio, a godere delle disgrazie altrui, a mettere i bastoni tra i carri l'uno dell'altro... nella città dei due santi patroni, dei Cacelotti e Ciantafurche, delle due stazioni ferroviarie, del due di tutto, due squadre in categorie inferiori non sono un'anomalia, ma temo facciano solo il gioco di chi questo gioco lo ha fatto rompere.
Lo volete un pronostico finale, di uno, però, che non ci azzecca quasi mai? La fonduta si farà quando le due società che operano in città saranno alla canna del gas. Cosa ci scommettiamo?