La quarta sconfitta stagionale ed un inizio del girone di ritorno con una media punti da zona retrocessione (2 punti nelle ultime 3 partite) aprono ufficialmente la crisi in casa nerazzurra.
Le avvisaglie delle ultime settimane sono diventate certezze ed ora è tempo di prendere decisioni importanti.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la squadra con la rosa probabilmente più forte del Campionato e con alcune punte d'eccezione, ha 4 punti di distacco dal Ceriale, è stata agganciata dal Finale e, potenzialmente, in attesa del recupero di Voltrese-Andora, superata dai biancazzurri savonesi.
Ma c'è di più: analizzando il rendimento degli ultimi due mesi c'è davvero da preoccuparsi.
4 pareggi (contro il Ceriale, Bolzanetese, Finale e Carcarese), 1 sconfitta (contro la VirtuSestri) e due vittorie (entrambe in casa, una soffertissima contro il per nulla trascendentale Varazze ed una roboante nel risultato, ma non così netta sul campo, contro la Voltrese).
La difesa concede quasi ogni domenica delle clamorose occasioni agli avversari, che si presentano spesso soli dinanzi a Tranchida, che non può sempre metterci una pezza.
Ma, soprattutto, c'è una netta involuzione nel gioco, che si affida quasi esclusivamente alle fiammate ed ai colpi di genio del giocatore più forte, Iannolo, ed ai guizzi (sempre più rari) di Andorno, poco servito e che, da qualche partita, mostra di aver bisogno di tirare il fiato... ma non avendo nessuno che lo possa sostituire fa quel che può.
Per il resto il palla lunga e... "sperare" pare essere lo schema preferito.
Sul banco degli imputati, come si può leggere dai commenti degli ultimi giorni, è salito il mister nerazzurro Sergio Soncin, come del resto sempre accade in queste occasioni.
Gli errori che più spesso gli vengono imputati sono questi:
- dopo 18 giornate non si capisce quale sia la squadra base
- schiera più fuoriquota di quelli necessari, tenendo in panchina giocatori di maggiore esperienza e capacità
- la squadra non ha un'identita ed un gioco al quale aggrapparsi nei momenti di difficoltà.
E che dire delle continue rimonte subite nei minuti finali dagli avversari?
Le avvisaglie delle ultime settimane sono diventate certezze ed ora è tempo di prendere decisioni importanti.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la squadra con la rosa probabilmente più forte del Campionato e con alcune punte d'eccezione, ha 4 punti di distacco dal Ceriale, è stata agganciata dal Finale e, potenzialmente, in attesa del recupero di Voltrese-Andora, superata dai biancazzurri savonesi.
Ma c'è di più: analizzando il rendimento degli ultimi due mesi c'è davvero da preoccuparsi.
4 pareggi (contro il Ceriale, Bolzanetese, Finale e Carcarese), 1 sconfitta (contro la VirtuSestri) e due vittorie (entrambe in casa, una soffertissima contro il per nulla trascendentale Varazze ed una roboante nel risultato, ma non così netta sul campo, contro la Voltrese).
La difesa concede quasi ogni domenica delle clamorose occasioni agli avversari, che si presentano spesso soli dinanzi a Tranchida, che non può sempre metterci una pezza.
Ma, soprattutto, c'è una netta involuzione nel gioco, che si affida quasi esclusivamente alle fiammate ed ai colpi di genio del giocatore più forte, Iannolo, ed ai guizzi (sempre più rari) di Andorno, poco servito e che, da qualche partita, mostra di aver bisogno di tirare il fiato... ma non avendo nessuno che lo possa sostituire fa quel che può.
Per il resto il palla lunga e... "sperare" pare essere lo schema preferito.
Sul banco degli imputati, come si può leggere dai commenti degli ultimi giorni, è salito il mister nerazzurro Sergio Soncin, come del resto sempre accade in queste occasioni.
Gli errori che più spesso gli vengono imputati sono questi:
- dopo 18 giornate non si capisce quale sia la squadra base
- schiera più fuoriquota di quelli necessari, tenendo in panchina giocatori di maggiore esperienza e capacità
- la squadra non ha un'identita ed un gioco al quale aggrapparsi nei momenti di difficoltà.
E che dire delle continue rimonte subite nei minuti finali dagli avversari?
I giocatori, poi, è ora che diano qualcosa di più: bisogna uscire dal campo, tutti e 11, con la maglia bagnata.
Il futuro non è roseo: c'è da ricompattare l'ambiente e capire quello che non funziona.
Un 'impresa? Con la rosa a disposizione parrebbe di no...
La soluzione più drastica? Chissà che in queste ore non venga presa... forse una soluzione "interna"...
La certezza? Semplice, restare tutti uniti, remare tutti dalla stessa parte ma, chi di dovere, deve prendere anche provvedimenti e fare scelte coraggiose...
Non molliamo! Ma tiriamo fuori le palle! Tutti!
Forza Imperia sempre... ora più che mai!
Il futuro non è roseo: c'è da ricompattare l'ambiente e capire quello che non funziona.
Un 'impresa? Con la rosa a disposizione parrebbe di no...
La soluzione più drastica? Chissà che in queste ore non venga presa... forse una soluzione "interna"...
La certezza? Semplice, restare tutti uniti, remare tutti dalla stessa parte ma, chi di dovere, deve prendere anche provvedimenti e fare scelte coraggiose...
Non molliamo! Ma tiriamo fuori le palle! Tutti!
Forza Imperia sempre... ora più che mai!