E' incredibile come ormai questo Campionato stia diventando un'incredibile via crucis per i nostri amati colori.
Sembra quasi una corsa ciclistica dove vedi chi sta davanti lì a 20 metri , ma che viaggia esattamente alla tua velocità e non riesci mai a prenderlo. Se poi, quasi sempre, sbagli anche il colpo di pedale, raggiungerlo diventa praticamente impossibile.
Ed è così che, contro l'R.G. Ticino, ancora una volta, buttiamo nel cesso la possibilità di rientrare in corsa almeno per un posto favorevole nei playout, obiettivo che, ad oggi, appare davvero l'unico realisticamente raggiungibile.
E così, a forza di inutili pareggi e con una forza offensiva praticamente inesistente, restiamo sempre ancorati a questo terz'ultimo posto sempre con la speranza che quelle più avanti non allunghino troppo non solo per rendere impossibile raggiungerle, ma soprattutto per evitare di lasciare quel margine superiore agli 8 punti che vorrebbe dire retrocessione diretta.
Come spiegare, poi, se non con un ambiente sicuramente non sereno, la follia odierna di un giocatore come Virga (uno dei più esperti del gruppo) che non trova di meglio che farsi espellere con un fallo assurdo che potete vedere sul canale youtube di im1923 (direttamente, quindi fuori almeno 2 giornate) appena una manciata di minuti dopo che gli avversari erano rimasti in inferiorità numerica?
Non è un caso che capita di vedere spesso sui campi o almeno ci può stare per doppia ammonizione, ma farsi buttare fuori col rosso diretto in superiorità numerica è davvero inspiegabile.
Intanto domenica, ma che lo diciamo a fare, altra gara caldissima al "Ciccione" contro una delle avversarie storiche, quel Sestri Levante le cui sorti si sono spesso incrociate con le nostre.
Altra partita che sarebbe da giocare col coltello fra i denti, ma agonisticamente non con cattiveria, onde evitare guai peggiori, ma soprattutto non con la flemma britannica con la quale è stato affrontato il Ligorna domenica scorsa.
Se dobbiamo retrocedere facciamolo almeno con dignità, ma non si può richiamare la gente allo stadio e poi assistere a certi "spettacoli".
(Portorino)