Lui, eletto Primo Cittadino, è stato "obbligato" dai voti ricevuti dall'Altro a dargli un Assessorato.
Una sola visita di cortesia nella casa dell'Altro, quella sita in piazza d'armi, formale, una toccata e via (nella foto a fianco il momento solenne).
Poi punzecchiature, la decisa presa di posizione dell'uno nei confronti dell'altra sponda... dell'Impero... la ditta di famiglia di Lui è sponsor della Pro Imperia. E poi il suo sdegno in occasione della guerra del latte, Lui che non s'era dimostrato neanche un intenditore di vini, quando aveva deciso di scroccare una cena ad un imperiese al mese, iniziativa fatta giusto un paio di volte, nonostante altre fossero le intenzioni.
Ora la vendetta, l'atroce vendetta: da ieri, l'Altro, non è più suo Assessore, Lui lo ha cacciato via (in buona compagnia) dalla sua casa di Via Matteotti.
L'Altro non l'ha presa certo bene. Leggete un po' cos'ha dichiarato ieri, dopo aver saputo di esser stato trombato: “Noi abbiamo detto al sindaco che eravamo pronti a prenderci la responsabilità personale per il bene della città per portare avanti l'opera del porto ma il sindaco è stato irremovibile sulla revoca. Condivido l'analisi di Nicola Falciola sull'euforia e sulla depressione (n.d.r. il dottor Falciola, altro trombato doc, ha detto di Lui "Il sindaco è stanco, avrà problemi familiari, personali, politici, era un ritornello di crisi di euforia goliardica a crisi politiche scontate”), trovo anche una doppia personalità, io ritengo che se una persona mi dice una cosa la porti avanti e non che dopo una settimana cambi idea. Questa è una violenza nei confronti di chi ci ha votato, abbiamo portato moltissimi voti al sindaco, non siamo noi che dobbiamo andare via, o si dimette tutto l'apparato e quindi ce ne andiamo tutti a casa e qui avrebbe un senso logico, non si mandano via quelli che non c'entrano niente con questa situazione”. Poi punzecchiature, la decisa presa di posizione dell'uno nei confronti dell'altra sponda... dell'Impero... la ditta di famiglia di Lui è sponsor della Pro Imperia. E poi il suo sdegno in occasione della guerra del latte, Lui che non s'era dimostrato neanche un intenditore di vini, quando aveva deciso di scroccare una cena ad un imperiese al mese, iniziativa fatta giusto un paio di volte, nonostante altre fossero le intenzioni.
Ora la vendetta, l'atroce vendetta: da ieri, l'Altro, non è più suo Assessore, Lui lo ha cacciato via (in buona compagnia) dalla sua casa di Via Matteotti.
Non sapevamo di avere un Presidente psicologo... oppure parlava di qualcun'altro, magari dinanzi ad uno specchio?
5 commenti:
Sono tutti uguali, promesse non mantenute e faccia tosta. gagliano pero' dovrebbe essere contento: avra' piu' tempo da dedicare alle sue pizzette piuttosto che collezionare figuracce in citta'
Perche' non affidare la conclusione dei lavori del porto ad una societa' che si renda disponibile alla gestione dell'Imperia calcio ? Gagliano, potresti provarci
tra l'altro l'unica presenza di Strescino allo stadio è stata solo qualche settimana prima delle elezioni o sbaglio?
DIAMO IL PORTO IN MANO A SINAGRA!!!
...e facciamo diventare lago il mare! Così si sente protetto! POLITICUME!
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