Ma questa ormai è storia e veniamo alle risposte al titolo.
1. La D non sarà la Champions, ma se c'è speranza che ancora più pubblico si riavvicini allo storico impianto cittadino è più facile che questo avvenga se giochi con la Lucchese che non (con tutto il rispetto) con l'Athletic Club Liberi.
2. Le trasferte si fanno interessanti al di là del calcio perché se voglio approfittare della domenica per associare alla partita una gita fuori porta, magari in autunno o in primavera è più facile che approfitti di fare una visita a Bra o a Casale Monferrato, a Lucca o a Verbania piuttosto che a Busalla o a Molassana Boero.
3. Vedere la partita in un "Ciccione" con quasi un migliaio di tifosi con il tifo appassionato della curva aumenta il senso di appartenenza ai nostri colori che non la desolazione dei soliti 150 (a esagerare) delle domeniche degli ultimi anni.
4. Una proprietà che accettasse finalmente la collaborazione di altri imprenditori cittadini (a proposito, che fine ha fatto il signor Bersano?) potrebbe regalare una squadra che facesse bella figura anche in quella categoria pur essendo perfettamente consci che il primo obiettivo resterebbe la permanenza nella stessa.
5. Le squadre professionistiche possono mandare i loro giovani Primavera a farsi le ossa in D, ma ben difficilmente li mandano in Eccellenza e, inoltre, in questo campionato potrebbero anche accettare di rimettersi in gioco anche ex professionisti a fine carriera, magari con la prospettiva che venisse proposta loro un'occupazione una volta appesi gli scarpini al chiodo. (Cito un nome a caso, ma pensate cosa succederebbe se un giocatore come Quagliarella che ha 38 anni, ma è fisicamente integro, decidesse prima di chiudere la carriera di farsi una o due stagioni in un campionato minore giusto per divertirsi come fecero a suo tempo bomber Hubner o da noi l'indimenticabile Franco Rotella).
6. Diverse piazze della categoria hanno anche seguito di pubblico e per il tifo organizzato potrebbe tornare la possibilità di confrontarsi (parlo di tifo, di coreografie e non di altro si intende) con tifoserie storiche e i tifosi ospiti potrebbero anche dare ossigeno all'indotto, accoglienza e ristorazione in primis.
7. Potrebbero tornare dopo diversi anni i derby veri, primo fra tutti IL DERBY coi matuziani, ma anche quello col Savona nonché avversarie storiche come il Casale o magari il Derthona, la Lucchese o il Prato, la Lavagnese o il Verbania o altre cittadine del vicino Piemonte come Fossano, Chieri e Bra.
Tutti ingredienti insomma che da troppo tempo mancano alle nostre domeniche e che..............................................ma non diciamo altro e tocchiamo tutto il ferro a nostra disposizione.
FINO ALLA FINE FORZA IMPERIA!!!!!!!!
(portorino)
10 commenti:
1) finché si devono sopportare QUESTI "dirigggenti", la vedo molto molto dura riavvicinare il pubblico, visti i risultati ottenuti e le continue prese per il culo da loro perpetrate;
2) come la potranno pensare a riguardo i vari organi che si occupano di ordine pubblico?
3) potrebbe pure essere...
4) un grosso giocatore, anche se a fine carriera, non viene per quattro lire che poi neanche gli dai, i giovani vengono mandati in C, e comunque l'orientamento dei club maggiori va verso le squadre con le quali si han già rapporti di collaborazione, e comunque, secondo me, ti limita fortemente; il top è rappresentato dalle Under23, per ora ce n'è solo una, e questo ti taglierà fuori;
6) vedi 2);
7) vedi 2).
Poi, ancora stiamo dietro alla barzelletta di Bersano? E che dovrebbe fare un ipotetico imprenditore locale (già con tutti i problemi della sua attività) a parte il bancomat su due gambe? Ricordiamoci dell'ultimo che si è avvicinato, come se l'e'data a gambe...
Infatti Gazza io non ho parlato di un imprenditore. Se c'è una cosa di cui non abbiamo bisogno è proprio di un uomo solo al comando a meno che non fosse uno con grandi capacità economiche e grandi interessi sulla zona tipo i presidenti di Spezia ed Entella, ma qui la vedo dura. Qui non abbiamo bisogno del capo che mette i soldi per una o due stagioni e poi scappa. L'unione fa la forza non è un modo di dire casuale. Un imprenditore locale che da solo ti tenga la D e possa pensare alla C dopo qualche anno non lo troveremo mai. Magari se fossero una decina... Chiamala cordata, chiamala come vuoi, l'importante è che non siano quei personaggi che saltano da una società all'altra solo per fare danni e portandosi dietro frotte di giocatori da tutta Italia e non solo. Piuttosto allora preferisco restare così e se saliremo lottare tutti gli anni per mantenere la categoria.
Giusto ambire a "salire" la città lo merita ma faccio l'uomo dei "ma", un campionato mediocre di D porterebbe 180 persone allo stadio anzichè le 150 dell'Eccellenza, dopo un iniziale entusiasmo delle prime giornate.
Che per piazze importanti e nobili decadute ci sono anche Serravezza, Ghivizzano.. con le quali magari perdi, ma non fanno più emozione che un derby con l'Albenga.
Il calcio "minore" è morto quasi dovunque e le piazze si scuotono solamente di fronte a un campionato "a vincere" e solo per le partite di cartello. Non pensiamo che Imperia Caronnese sia più appetibile di Imperia Alassio. La D comporta poi Juniores Nazionale (e costi relativi perchè agli Jun Naz non fai pagare la quota, vero?), comporta allenamenti pomeridiani quindi semi-professionismo. Siamo sicuri sicuri di non dover poi.. ripartire?
"uomo dei ma": ma cosa dici? ma allora che partecipiamo a fare? ma allora cosa dovremmo fare? fare una squadra che se la gioca fino all'ultimo le ultime due partite, farcela annusare e poi chiudere le gambe? con tutto il rispetto, ma va a................
Uomo dei mah, allora chiudiamo. Ma davvero ti basta vivacchiare a vita in Eccellenza? È vero in parte quello che dici, ma come mai in serie D ci sono tutta una serie di squadre che, con tutto il rispetto, appartengono a paesi che sono dei buchi di cxxo? Ma possibile che 162 squadre di D siano tutte gestite da paperoni? Non sarà che magari a Imperia non è che manchi il grano, ma piuttosto che manchi la passione e manchino le competenze? Personalmente se dobbiamo marcire in eterno in Eccellenza (obiettivo che può avere un Busalla, ma non l'Imperia) allora preferisco scomparire e avere una società che si occupi solo del settore giovanile per dare possibilità ai ragazzi di praticare questo sport.
CHIERI 36700
BRA 29600
FOSSANO 24500
CARONNO P. 17700
SERRAVEZZA 13000
BORGOSESIA 12800
QUERCETA 7800
GHIVIZZANO 5200
PORTOVENERE 3600
Alcune delle cittadine che in pianta stabile fanno la D da anni nel girone A ed il rispettivo numero di abitanti. Sì sì, ora i ben informati ci diranno che qui c'è l'industrialotto, là c'è il benefattore, ecc.. ecc.. Solo a Imperia non ci sono soldi. Infatti le ville e le auto di lusso da noi non ci sono. Si vive solo nelle baracche.....
Nelle baracche ci abitano i matuziani
Portorino, ma anche pensare ad una ipotetica cordata di aziende locali fa decisamente ridere i polli. Quali sarebbero? Ed una di fuori, perché mai dovrebbe venire a smenare soldi qui, senza poter fare nulla per riguadagnarli, perché a chi vuole investire qui viene impedito di farlo in ogni modo ed ad ogni costo, pure inventandosi puttanate senza capo né coda, come dimostrato nelle ultime due settimane?
Numeri, se i residenti contassero qualcosa Palermo e Venezia dovrebbero stare al posto di Sassuolo e Spal. Contano disponibilità economiche e serietà delle persone componenti la dirigenza, due cose nelle quali ad Imperia siamo profondamente carenti.
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