giovedì 27 agosto 2020

Acqua calda

Lo so che sembra la soluzione più logica è la scoperta dell'acqua calda, ma mi chiedo come a livello nazionale continui a vigere questa incertezza incredibile sulla riapertura degli stadi.
Ho rivolto lo stesso quesito ad un giornalista sportivo nazionale sulla sua pagina facebook ed effettivamente sembra incredibile che non si riesca a trovare il bandolo della matassa.
Le ultime dicono che ad un certo punto della stagione, chi dice ottobre, chi dice novembre, si potrebbero far entrare negli stadi il 20% dei tifosi ospitabili dalla capienza dichiarata, così, tutti in una volta, passando, ad esempio in uno stadio come San Siro da 0 a 16.000 (più o meno).
La mia proposta, rapportata ovviamente ai singoli impianti, era invece la seguente. Con i mezzi che abbiamo oggi a disposizione, internet, app e quant'altro, attivare un sistema che permetta di prenotare il proprio posto allo Stadio e che si blocchi automaticamente al raggiungimento della quota fissata.
Per San Siro io avevo proposto 1.000 tifosi alla prima casalinga e il raddoppio alle successive fino ad arrivare alla famosa quota 16.000. Quindi 2.000, 4.000, 8.000 e infine 16.000 che sembrerebbe per il momento essere la quota standard. Si dirà, capirai, 1.000 persone a San Siro sono una goccia del mare, ma intanto si ricomincia. Avete sentito nella finale di Champions League il casino che facevano i panchinari e gli staff delle due squadre? Ed erano quattro gatti in uno stadio enorme. Piuttosto che il silenzio tombale di oggi, come diceva qualcuno, meglio piuttosto!!!!!
Il "Ciccione" è omologato mi pare per circa 3500 spettatori. Quindi una capienza massima al momento di 7/800 spettatori. Si potrebbe iniziare con 100 e a seguire 200, 400 e, ammesso che si raggiungessero, 800. Non mi sembra così complicato, ma evidentemente sono io che la faccio troppo facile.
Voi cosa ne pensate?
(Portorino)

1 commento:

im1923 ha detto...

i vertici della L.N.D., ma anche quelli della F.I.G.C., navigano a vista e non sapendo che decisioni prendere preferiscono non prenderne... intanto il tempo passa e lo spettro di stadi spettrali (Nino Ciccione compreso) è sempre più prevedibile. Un'assurdità, c'è poco da dire: che problemi ci sarebbero a permettere la possibilità di accesso al 10/20% dei posti omologati per i vari stadi? Nel nostro caso 350/700 spettatori? Le società che si dimostrassero pronte a garantire un accesso monitorato come avveniva fino a poco fa nei supermercati e in tutti gli esercizi commerciali, aggiungiamoci anche la misura della temperatura, acquisto dei tagliandi on line o, nel peggiore dei casi, ai soli abbonati. Peraltro, trattandosi di impianti all'aria aperta e non palestre, la cosa sarebbe ancora più facile da realizzare... No! meglio rimandare e non assumere nessuna decisione...