C'er(b)a una volta (2° puntata)

 Nessuna novità sul terreno di gioco del "Nino Ciccione": la gramigna ha ormai invaso l'ex meraviglioso manto erboso che in tanti ci invidiavano e il tempo scorre inesorabilmente.

Secondo quanto riportato dalle nostre betoneghe é stata accantonata la possibilità di posare un manto sintetico perché la spesa sarebbe eccessiva e né il Comune proprietario dell'impianto cittadino né tantomeno i Perino's vogliono accollarsela.

Il problema e' che, dopo aver fatto dei rilievi nel terreno e nel sottosuolo, fe' stato confermato che il campo e' una lastra di argilla e, per fare un buon lavoro, avrebbe dovuto essere "arata". Senza contare che l'impianto di irrigazione e' farlocco.

Ed ecco che la soluzione sarà la stessa della scorsa stagione, un tapullo che non servirà a nulla se non a rimandare il problema.

A occuparsi dei lavori non sarà la ditta che li aveva fatti un anno fa, ma una nuova che opera in città il cui nome ha una doppia lettera.

Il problema é, però, lo stesso, cioè i tempi di consegna.

Se si dovessero rispettare é facile ipotizzare che tutto il girone d'andata debba essere giocato in un altro impianto, se si farà in fretta e furia, non rispettando le naturali scadenze e non facendo la necessaria e adeguata manutenzione, con adeguate attrezzature, alla prima occasione si riproporrà lo scempio visto e schifato da tutti noi e dalle società ospitate la scorsa stagione.

Nel frattempo, grazie alla preziosa e ammirevole opera del ben noto volontario (se non ci fosse lui lo scenario sarebbe ancora più drammatico) la situazione, apparentemente, e' quasi perfetta.

I più disparati volatili, che da giorni imperversano, sono i più felici di questa situazione.

Secondo voi cosa succederà? Facile ipotizzare che ci faranno credere che i lavori siano stati fatti a regola d'arte e, dopo i selfie del caso, incroceranno le dita ogni domenica.

Ovviamente accettiamo (e confidiamo) in smentite ufficiali a questa ricostruzione.