Parliamo ancora di azionariato popolare: come anticipato ieri, ho contattato i rappresentanti di "Noi siamo il Derthona", chiedendogli alcune cose sulla loro esperienza, nello specifico ho chiesto loro se, con la loro iniziativa, oltre a promuovere una serie di ottime iniziative, alla promozione e valorizzazione della loro maglia e dei lori colori, avevano modo di interagire, influenzare o determinare le scelte della dirigenza del loro club e se uno o più dei loro rappresentanti erano presenti con "diritto di voce e voto" alle riunioni della Dirigenza bianconera?
Questa la loro risposta:
La nostra esperienza in un anno e mezzo di attività (da quando abbiamo costituito Noi Siamo il Derthona), con più di 70 soci e una bella lista di iniziative sviluppate (cliccando qui un sommario e, in particolare, andiamo fieri della dotazione di defibrillatore del campo per il settore giovanile... date un'occhiata cliccando qui), è per ora sicuramente molto positiva.
Ci è stato chiesto di approfondire il rapporto con la società Derthona FbC 1908. In merito a questo aspetto,
ci sono stati momenti di condivisione e altri di attrito, ma ci terrei, in via preliminare, a sottolineare due aspetti fondamentali:
- i Supporters' Trust devono sforzarsi di accogliere e rappresentare democraticamente (una testa, un voto) tutte le anime del tifo per la propria squadra del cuore, dagli ultras ai frequentatori della tribunari, dai giovanissimi agli anziani. Solo così si può pensare di avere l'autorevolezza e la forza per discutere con una società di calcio;
- quando progetti e metti in atto iniziative che rinfocolano la fede per i colori della squadra che ami, inevitabilmente ti ritagli uno spazio e un ruolo, che non possono essere ignorati da chi gestisce il club e "tira fuori i soldi".
L'idea dei Supporters' Trust è che questo spazio possa e debba diventare sempre più riconosciuto e valorizzato, perchè il calcio si regge sulla passione dei tifosi, atrimenti è uno stupido e insensato gioco.
Nell'ultima stagione, possiamo fare qualche esempio di interazione positiva tra società e tifosi:
- abbiamo mediato tra il Derthona FbC e il Comune di Tortona per la spinosa questione dell'affidamento dei campi sportivi, con il risultato di vedere il Derthona tornare a essere "padrone in casa propria", sia per il "Fausto Coppi" che per il "Cosola" (per il settore giovanile)
- abbiamo gestito la campagna abbonamenti (dalla comunicazione, progettando e creando i manifesti pubblicitari, alla diffusione, coinvolgendo punti vendita, sviluppando eventi di promozione) chiedendo e ottenendo dalla società l'applicazione di prezzi popolari per ridurre il rischio di "desertificazione" degli spalti prodotto dal calcio in tv;
- abbiamo attivato con la collaborazione di tutti, pochi giorni fa, una rete di prevendita, punti informativi e volantinaggi per la città, per alzare al massimo l'attenzione sulla decisiva partita di playout di domenica scorsa, trattando con la società prezzi molto bassi, in modo da attirare gli indecisi e creare attesa. Risultato: 1200 persone allo stadio, Coppi ribollente di tifo e Derthona salvo!
Questo non ci ha impedito di essere molto critici quando le scelte della proprietà ci sono parse sbagliate e incoerenti, non sotto l'aspetto tecnico (su cui ogni tifoso ha una sua legittima opinione), ma per quello ben più importante, degli assetti societari e del futuro del club.
Siccome un punto cardine della nostra azione intende essere quello di acquisire una quota del Derthona FbC 1908 (con i presupposti della condivisione del progetto sportivo, dell'accesso e trasparenza sui conti e della nomina di un membro nel consiglio di amministrazione), prendendoci quindi carico della quota parte di spese del bilancio, abbiamo rivolto alla proprietà un'offerta in tal senso, che non è stata fino a ora accolta. Ma non disperiamo, prima o poi si riuscirà.
Seguendo l'esempio di altri supporters trust, continuiamo a lavorare per "contagiare" altri e provare a dare il nostro contributo alla storia e passione per il Derthona.
Allora che dite, la cosa non vi intriga neanche un po?
5 commenti:
E' bello trattare questi argomenti e fantasticare sul futuro, in fondo questo è il momento delle chiacchere.
Purtroppo la realta' è ben diversa e ci troviamo di fronte ad un gruppo di dirigenti che tremano di fronte a vertenze da 800/1000 euro, figuriamoci a fronte di conti da 5/10 mila euro...
Accontentiamoci di un campionato di basso profilo in attesa che qualcuno li cacci a a pedate...
hai ragione in parte: in questo momento la maggior parte dei tifosi italiani parla di calciomercato, noi regolarmente ci interroghiamo sulle possibilità di iscriverci al successivo Campionato e sul nostro futuro, sempre in maniera negativa.
Io non penso, ovviamente, che l'azionariato popolare sarebbe una cosa facilmente attuabile ad Imperia, ma almeno un tentativo potrebbe essere fatto. Chiaramente sarei un folle a pensare che i tifosi imperiesi, improvvisamente, si smuovessero dal loro scazzo e fatalismo prendendo in mano le redini dell'Imperia 1923, ma non sarebbe una brutta idea cercare di far entrare uno di noi all'intermo del gruppo dirigenziale... non fosse altro per vedere le cose da un'altra prospettiva, farsi un'idea più chiara e dare un segnale... ma come si dice: chi vive sperando... aspettando la manna che cada dal cielo (e che mai scenderà), continuiamo a mangiarci qualcos'altro che inizia e finisce nello stesso modo della manna...
Anonimo delle 20,01 questa e' una idea, magari strampalata e folle quanto si voglia visto l'ambiente, ma a parte patron esterni che da queste parti non si vedono arrivare nemmeno per ipotesi, ne hai un"altra?
Amichevole in casa col Nizza organizzata dai tifosi (la ns dirigenza nn sarebbe in grado) piccola base di partenza x comprare le nostre quote..
I ragazzi di Tortona son sempre avanti! Grandi Ragazzi, grandi Leoni!!!
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