mercoledì 9 settembre 2015
Senza fine...
Come prevedibile, è riscoppiato il "merdone" legato al campo di Dolcedo, esploso qualche mese fa al quale, in parte, era stato posto rimedio. Alla fine di questo post, ero stato facile profeta nel dire che la vicenda non era certo finita. Ed infatti (copio/incollo da lastampa.it)
Michele Sinagra e Roberto Bonavia pretendono dall’ex presidente dell’Imperia Calcio Marco Alberti la restituzione di 90 mila euro. Ecco perché è stato emesso un decreto ingiuntivo nei suoi confronti.
La vicenda era esplosa qualche anno fa, quando l’Imperia calcio aveva acquistato, per allenarsi e per darlo in affitto ad altre squadre e a dilettanti, il campo in sintetico di Dolcedo, chiuso ormai da quasi due anni per inagibilità.
All’epoca Michele Sinagra e Roberto Bonavia, ma la firma l’avevano messa anche l’ex dirigente Antonio Gagliano e Francesco Diego, avevano contratto un mutuo a proprio nome con la banca di riferimento per l’acquisto del campo.
Nello stesso tempo avevano compilato una scrittura privata, controfirmata dagli allora dirigenti dell’Imperia, in cui la società si impegnava ad addossarsi il debito. Ma i patti non sarebbero stati rispettati. Bonavia e Sinagra, trovandosi alle prese con un onere finanziario più grande di loro, si sono visti colpiti da esecuzioni immobiliari. Rischiano di perdere la casa a causa del mutuo contratto e non estinto.
Qualche mese fa hanno deciso di ricorrere alle via legali. Assistiti dagli avvocati Angela Marrali e Renato Giannelli, si sono rivalsi sull’Imperia, chiedendo che venissero confiscati i beni della società. Il presidente attuale Fabrizio Gramondo si era precipitato nella sede ai Piani perchè gli stavano portando via la scrivania. Ma gli avvocati erano pronti anche a far intervenire l’ufficiale giudiziario perchè, nell’elenco delle cose da sequestrare cautelativamente, finissero le magliette da calcio, le panchine e le porte.
La questione con la società si è appianata. Si è proceduto a una transazione, una sorta di agreement finanziario sotto l’egida dell’autorità giudiziaria. A Bonavia e Sinagra il club nerazzurro ha corrisposto 25 mila euro. Ma è solo una parte di quello che devono ancora percepire. L’altro soggetto davanti al quale battere cassa è l’ex presidente Marco Alberti. Il quale ha promesso battaglia, non considerandosi responsabile di quel mutuo. Attraverso l’avvocato Olivieri di Albenga, si è opposto al decreto ingiuntivo ma il Tribunale gli ha respinto il ricorso. Dunque il decreto deve essere considerato in corso.
I problemi nascono dal fatto che Alberti ha preso residenza a Montecarlo e tutto risulta più difficile, a cominciare dall’individuazione dei beni che gli potrebbero venire sequestrati. La questione è lungi dall’essere risolta. La battaglia di carte bollate si preannuncia tosta, e lunga.
Ricordate quel coro che cantavamo in Gradinata Nord, che (sulla musica di "L'esercito del suf) terminava così "... chissà se pagherà?". Come finiva?
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4 commenti:
Dirigenti dilettanti, impostori e senza quattrini. Mi ricordo bene quando l'Alberti finto si spacciava per il proprietario dell'omonima azienda e tutto il suo codazzo ( gli attuali dirigenti dell'Imperia ) lo acclamavano come nuovo magnate prestato al calcio. Parlava di calcio di qualita', di imprendintorialita' , magari usando termini di difficile comprensione, ma alla fine ha lasciato solo una montagna di debiti. Chi paghera' ? Noi tifosi che dovremo sorbirci l'ennesima stagione "senza infamia e senza lode" ... In Eccellenza ligure, dove gli spauracchi sono Busalla, Baiardo e Voltrese...fate ridere !!!
Alberti e Gagliano siete vergognosi.Tirate fuori le palanche!!!!!!!!!!!!!!!
Il cerino acceso, anche se in pratica non si brucera', alla fine resta a chi voleva fare il grandioso senza averne le possibilita': Marco Alberti.
Questa societa e una barca che cerca di rimanere a galla.....Se affonda sai quanti casini....Puffi da pagare,contenziosi,rimborsi,tribunali,arresti.Conviene tenerla viva e sfuttarla fin che si puo'.....Io ORA vado a lavorare ONESTAMENTE........
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