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mercoledì 8 ottobre 2008

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Stefano Sciandra

Il Sanremo Boys di Daniele Ventura scatta dalla griglia di partenza nel campionato di Seconda categoria (in attesa del debutto della superfavorita Imperia calcio, ferma per il riposo) e lancia un chiaro messaggio a quello che si annuncia come il campionato d'elite degli ultimi vent'anni in questa Categoria. La società che è stata al centro dei ribaltoni estivi a seguito delle ben note vicende calcistiche matuziane, in attesa di cambiare la denominazione, volta a ottenere il riconoscimento del marchio Sanremese 1911, vince la gara di esordio con un 4-1 significativo sul campo del Taggia di Piero Mellano che era interlocutore tutt'altro che semplice. Ventura ha vissuto la gara in trance agonistica. «Ricordo poco degli episodi decisivi - commenta il trainer -Ero impegnato a studiare le situazioni negative che la squadra commetteva?». Una disamina che la dice lunga sul pragmatismo dell'allenatore, volto al perfezionismo, nonostante una vittoria per 4-1.
La Sanremese 1904 di Gianni Licalsi debutta invece con un incoraggiante pareggio al Comunale nel derbyssimo con la Ponente di Riccardo Ballestra. «Sono soddisfatto - sostiene Licalsi - per essere stata la prima è andata bene, anche c'è un pizzico di rammarico. Credo che se avessimo conquistato i tre punti nulla avremmo rubato. Per ora va bene così abbiamo un po' la coperta corta e attendiamo di completare l'organico, ma abbiamo offerto un buon spettacolo al numeroso pubblico presente e anche l'aspetto comportamentale, il risultato è un conseguenza di esso, è stato ineccepibile».
Il risultato più rotondo lo coglie il Dolcedo di Fulvio Bruni nel posticipo casalingo (a Ospedaletti per la nota mancanza del campo) che travolge il Val Steria. I cervesi hanno qualche tassello da sistemare a livello di staff tecnico. «Sono convinto che la squadra che abbiamo allestito sia competitiva - dice il dirigente neroverde Luigi Frisina - C'è un attimo di incertezza sul discorso conduzione tecnica». In panchina ieri si è visto Stefano Gaggero, già al timone della squadra nella scorsa stagione e confermato per questa nuova, ma la cui posizione è ancora da chiarire alla luce di un momento di pausa che il trainer avrebbe chiesto.
Tra le squadre che sorridono anche il Santo Stefano Mare del decano degli allenatori Francesco Ghigliazza, che festeggia le nozze d'argento con la panchina e supera rocambolescamente l'Intemelia di Enzo Ambesi. Il trainer di confine non si dà pace: «Quando perdi 3-2 e al 90' vinci 2-1?, pensi a tutte le occasioni fallite in precedenza?».
Gongola il Golfoscogliera di Arturo Pieragostino, società al debutto con una prima squadra, che incamera i suoi primi tre punti assoluti battendo in casa il Riva del tandem Tinè/Minasso. Granata ospiti perplessi. «Gara condizionata dall'arbitro - ha sintetizzato Minasso - e abbiamo perso con una delle poche avversarie alla nostra portata?»
Bene, infine, anche l'Asd Diano di Beppe Ghio. I rossoblu sono indicati dagli addetti ai lavori come possibile sorpresa. Il 2-0 al Bordighera di Davide Regina è incoraggiante. La formazione della città delle palme recrimina decisa sull'arbitraggio (un rigore contro e due cartellini rossi) ma la sensazione è che l'Asd Diano abbia recepito il messaggio del suo tecnico. Sarà un po' per la somiglianza con Manlio Scopigno, sarà perché come l'allenatore dello storico scudetto del Cagliari 1970 questo mister parla in modo disincantato, fatto sta che definirlo filosofo, come il suo illustre predecessore non è certo un paragone improprio, e la sua squadra è specchio fedele del suo pensiero.

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