Dopo qualche mese di "assenza", torna la rubrica "Chi l'ha visto?", per ricordare un grande Capitano nerazzurro, Guido Calzia.
Innanzitutto la sua scheda, grazie all'impareggiabile Massimo di Finale Ligure.
84-85 Imperia C2 1. 0
85-86 Imperia Int. 22. 0
86-87 Imperia Int. 28 4
87-88 Ventimiglia Int. 20. 1
88-89 Ventimiglia Int. 22. 0
89-90 Ventimiglia Int. 1. 0
90-91 Imperia 87 1a C. 30. 6
91-92 Imperia 87 Prom. 26. 2
92-93 Imperia 87 Prom. 30. 10
93-94 Imperia 87 Ecc. 29. 7
94-95 Imperia 87 Ecc. 28. 1
95-96 Imperia Ecc. 29. 3
96-97 Imperia Cnd. 15. 0
Guido Calzia è nato a Imperia il 15 settembre 1966: 210 presenze con la casacca nerazzurra e 36 gol realizzati basterebbero per rendersi conto del segno da lui lasciato nella storia nerazzurra.
Ma i freddi numeri non bastano per spiegare il suo grande attaccamento ai nostri colori sociali.
Ha esordito con la maglia dell'Imperia nella stagione 1984/1985, Campionato di serie C2, a 19 anni non ancora compiuti, il 26 maggio 1985, a Pontedera, nella vittoriosa trasferta in terra toscana.
Le successive due stagioni, in serie D, 50 presenze e 4 gol realizzzati, il primo dei quali il 4 gennaio 1997 ad Acqui.
Con l'Imperia allo sbando, "grazie" alla scellerata gestione del duo Rivaroli-Biamonti, Guido Calzia emigra a Ventimiglia, per tornare al suo grande amore calcistico, nella stagione 1990/1991, Campionato di 1° Categoria, diventando uno degli uomini simbolo di quella squadra che risalì la corrente giungendo fino in serie D.
Capitano di quella squadra, Guido Calzia era uno specialista dei calci piazzati: come non dimenticare la sua punizione, al 92', il 25 aprile 1993, al "Riva" di Albenga, che sancì la vittoria e la matematica Promozione in Eccellenza dei nerazzurri allenati da Alfredo Bencardino.
Non solo calci di punizione, ma anche calci di rigori: da Capitano vero, non si tirava mai indietro quando si trattava di calciarli, non sempre con esiti positivi.
Nella stagione 1993/1994, due suoi errori dagli undici metri contribuirono alla mancata promozione in serie D: quello fallito al "Borzoli" nello scontro diretto contro la Sestrese ed il 10° della serie della lotteria finale nello spareggio contro l'Orceana.
Quella serie D che, comunque, Guido Calzia raggiunse con l'Imperia e nella quale terminò la sua carriera: il 15 dicembre 1996, a Savona, la sua ultima partita in Campionato.
Terminata la carriera, il suo attaccamento ai nostri colori rimase viscerale: ogni domenica era possibile vederlo al "Nino Ciccione", a tifare per la sua squadra del cuore.
Trasferitosi in Sardegna, attualmente è Comandante della Polizia municipale di Porto Torres.
Come sempre, chiunque abbia ricordi di questo calciatore, li condivida con noi e se ha la possibilità di contattarlo, lo faccia.
8 commenti:
Un terzino sinistro come se ne son visti pochi a Imperia, piedi d'oro, soprattutto nelle punizioni!!!!Spesso beffava il portiere calciando da molto defilando, da una posizione più consona per un cross che per un tiro!!!
Capitano di una grande squadra di imperiesi tosti un po' come quella di adesso,non mollava mai e quella fascia la "arava" come si suol dire
Tra l'altro è stato il mio mister nei pulcini nerazzurri, indimenticabile!!!!
Tra lui e la perfezione solo quel palo nello spareggio,purtroppo!!!!!
complimenti im1923 un grande ritorno per una grande rubrica!!!!
Se non ricordo male calcio' in porta segnando anche qualche calcio d'angolo. Me ne ricordo uno a San Bartolomeo
mi ricordo alcuni rigori decisivi sbagliati da Guido...Scherzi a parte, grande Capitano. L'ho visto questa estate e appena mi ha visto mi ha chiesto subito notizie dell'Imperia.Quella vera! Ciao Guido!
io l'ho visto è mio padre nn che un grande calciatore ma qualche epoca fa!!!!!!papo tvttttttttb !!!!cmq tra poco dovrebbe essere a imperia chiamatelo x vedervi ma nn tutti se no nn ha + tempo x me (la sua principessa) cmq mentre sn a scuola prendetevelo pure !!!ihihiihihih
papo ti voglio bene!!!!!!baci
Classici tornei amatoriali su terra battuta, due o tre inverni orsono. Me lo trovo davanti, tecnica, classe, condizione fisica ineccepibile, un'umiltà e signorilità da grande giuocatore (come si scriveva all'epoca). E' vedere giocare un altro livello rispetto agli altri. Finisce 2 a 2. Usciamo dal campo, gli porgo la mano e gli dico "Ciao CAPITANO". Gli si illuminano gli occhi, un timido sorriso e abbassa lo sguardo imbarazzato ma orgoglioso. Io più di lui, per avere incrociato i tacchetti con chi ho sostenuto per tanti anni dalla Gradinata Nord.
Grande Guido, anche a Porto Torres ha lasciato un buon ricordo , ora è comandante ad Alghero
grande Guido, ha lasciato un buon ricordo anche a Porto Torres, ora è comandante ad Alghero .
Ora è comandante della Polizia Locale di Cagliari. Grande Guido capitano nello sport e soprattutto nella vita
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