domenica 23 ottobre 2011

7° giornata (andata). Imperia-Cairese:0-0



Questo pomeriggio al "Nino Ciccione", con fischio d'inizio dell'arbitro Mario Gallione di La Spezia alle ore 15,30, l'Imperia di Alfredo Bencardino affronta la Cairese di Mario Benzi ed altri ex nerazzurri.
Dopo la vittoria interna contro il Campomorone e l'impresa compiuta a Fezzano, i nerazzurri sono chiamati a proseguire la serie positiva, per non perdere contatto con la capolista Sestri Levante, impegnata in casa contro la Fezzanese.
I precedenti sono assai favorevoli ai nerazzurri, ma oggi sarà un'altra storia: la Cairese è un'ottima squadra, con una temibile coppia d'attacco, quella formata da Cristiano Chiarlone e Daniele Buelli.
LA FORMAZIONE
Assenti i lungodegenti Dario Ghiandi, dopo l'infortunio patito all'esordio e Fabio Piroli, sempre più oggetto misterioso, Giuseppe Raguseo, Federico Allaria, Marco Eugeni ed Elia Ambesi.
La curiosità del giorno potrebbe essere l'esordio del franco algerino Nassim Mendil che potrebbe scendere in campo se avrà trovato l'accordo con la Dirigenza nerazzurra.
Alfredo Bencardino schiera inizialmente questo undici: Imbesi in porta; in difiesa Alberti e Ibojo sugli esterni, Monti e Ferrari al centro; a centrocampo Cinquepalmi e Mangione esterni, Ponzo e Papa; in attacco Balbo e Iannolo.
LA CRONACA
Giornata soleggiata e battuta da un vento costante, terreno in ottime condizioni e poco meno di 200 spettatori sugli spalti.
Partita quasi da fine stagione, con le due squadre che hanno creato poco o nulla per tutti i 90 minuti.
Nella prima frazione di gioco le uniche potenziali occasioni da rete sono dei gialloblù: al 12' calcio di punizione di Chiarlone bloccato senza grosse difficoltà da Imbesi, che deve impegnarsi un po' di più 9 minuti più tardi su un colpo di testa di Torra.
Al 43' azione offensiva dei valbormidesi, con tiro di Faggion, servito da Torra, che si spegne sopra la traversa.
L'Imperia, fino a questo momento evanescente, con Balbo schierato in una inedita ed inadatta posizione di centravanti (ma Bencardino deve far di necessità virtù per la cronica mancanza di una punta), crea proprio allo scadere del tempo l'occasione più nitida dell'incontro: è il 45' quando Iannolo calcia una punizione in area che giunge sui piedi di Ibojo che, lanciato in corsa verso la porta difesa da Binello, calcia al volo, ma il suo tito da due metri finisce clamorosamente sopra la traversa.
Ad inizio ripresa Bencardino opera il primo cambio: entra Gagliardi ed esce Mangione.
Non cambia, invece, il canovaccio della gara, che si trascina stancamente fino al fischio finale.
Le uniche note di cronaca sono gli altri due cambi operati da Bencardino, gli stessi di domenica scorsa a Fezzano, ma senza lo stesso esito: al 75', infatti, entrano Shaba e Curabba (al posto di Ferrari e Cinquepalmi), con quest'ultimo che però, questa volta, lascia la sua traccia sul tabellino solo per il cartellino giallo rimediato.
A meno di 10 minuti dal termine la Cairese resta in 10 per un doppio giallo rimediato da Dini, ma l'Imperia non ne approfitta e la gara termina con un giusto e scialbo 0-0.
Le due squadre ora si affronteranno tra 3 giorni, per la gara d'andata degli ottavi di finale di Coppa Italia.
IMPERIA: Imbesi, Papa, Alberti, Ferrari (75’ Curabba), Monti, Ibojo, Mangione (59’ Gagliardi), Ponzo, Balbo, Iannolo, Cinquepalmi (75’ Shaba). All.: Bencardino
CAIRESE: Binello, Dini, Nonnis, Di Pietro, Lauro,Barone, Faggion (65’ Laudisi), Torra, Chiarlone (83’ Iacopino), Spozio, Buelli. All.: Benzi
ARBITRO: Gallione di La Spezia

22 commenti:

Skyfo ha detto...

Dunque, da dove vogliamo cominciare? Dal fatto che oggi abbiamo assistito da una delle più insulse partite viste al Ciccione negli ultimi anni? 0 occasioni da goal, 0 rabbia agonistica messa in campo dalla squadra, 0 attaccanti veri messi in campo. A questo punto una domanda nasce spontanea. Perchè questa società, invece di chiudersi sempre a riccio su se stessa e respingere qualsiasi accenno di critica, non ci fa sapere una volta per tutte (e per davvero, non come nella presentazione di agosto) quali sono le sue intenzioni? Ormai è fin troppo evidente a tutti che la coperta è cortissima e abbiamo dovuto arrivare a vedere giocare Balbo centravanti per capire che se, come si diceva ad agosto, si vuole provare a vincere il campionato, bisogna intervenire e subito per rinforzare un reparto pieno di lacune per non dire inesistente nel quale l'unico attaccante vero lo abbiamo visto una volta alla prima giornata e poi se ne sono perse le tracce e però continuiamo a rimanere appesi alle giocate di Iannolo che se però mancano come oggi vogliono dire solo dei gran 0a0 sempre se si ha la fortuna di non prendere goal. Se invece l'obiettivo è quello di giocare il nostro tranquillo campionato di transizione aspettando di vedere cosa succederà, per l'ennesima volta, la prossima estate, cosa costa dirlo una volta per tutte? Non mi sembra che sia chiedere la luna, o sbaglio?

CalataCuneo ha detto...

Un bel campionato di transizione, aspettando che in vallata tornino ai campionati di competenza. Questo è il vero obbiettivo, anche se non dichiarato. E allora, perche' non unire le forze, prima che tutte e due le compagini finiscano la benzina? Mettetevi il cuore in pace, lo scrivero' tutte le sere della domenica...

Skyfo ha detto...

Caro CalataCuneo, sai che con me sfondi una porta aperta. Ne parlavamo oggi in curva. Ora usciranno tutti gli irriducibili a dire che tanto è stato fatto tutto il possibile, ma non ci sono i presupposti e tanti altri bei discorsi triti e ritriti. Io non lo so di chi siano le maggiori responsabilità e nemmeno mi interessa saperlo, ma dico e ribadisco fino alla nausea che in una piccola città con tanti problemi come Imperia PIU' SI SALE E PIU' E' ASSURDO E ANACRONISTICO AVERE DUE SQUADRE DI CALCIO e prima che una o peggio tutte e due facciano l'ennesimo botto è meglio sedersi intorno a un tavolo e programmare un futuro con un'unica società e senza fare tanto gli schizzinosi..........

Luca da Genova ha detto...

Vedete, possiamo scriverlo quanto vogliamo, possiamo parlarne quanto vogliamo, possiamo scornarci quanto vogliamo, possiamo riparlarne quanto vogliamo. La situazione EFFETTIVA è questa. Punto. I motivi OGGETTIVI che impediscono un discorso di squadra unica, per quanto condivisibili, sempre quelli sono e permangono. Ma quello che preme di più, a mio vedere, è NON perdere di vista le OGGETTIVE responsabilità, e le persone alle quali OGGETTIVAMENTE vanno attribuite. Partendo da questo, e ragionando su quanto accaduto in questi tre anni trascorsi, si possono cominciare a capire tante cose; cose che, detto chiaramente, possono anche non fare tanto piacere. Ma purtroppo, per motivi INDIPENDENTI dalla volontà nostra (intendendo LA PARTE NOSTRA), in questa situazione ci siamo. Purtroppo, ragionando in linea generale, qualsiasi accenno di "collaborazione" tra due realtà (di qualunque genere) concorrenti, o di voler iniziare a pensare alla creazione di una realtà unica, alle volte potrebbe essere letto dalla controparte come "segnale di volontà di resa incondizionata"; generando, così, la consapevolezza di essere in una situazione di vantaggio (magari non esistente nella realtà), e la volontà della controparte stessa di volerla sfruttare, per ottenere il predominio nei confronti dell'altra e la successiva sparizione della realtà concorrente. Stupidaggini? Esagerazioni? Residui dei fumi etilici del sabato sera? Mah, francamente lo spero...

u.f.o. ha detto...

Oggettivamente non ci ho capito una mazza...

Skyfo ha detto...

Francamente caro Luca da Genova, credo che il tuo perorare la causa del "ne resterà soltanto una" che alla fine è il succo del tuo discorso (della serie, piuttosto che fusione, vediamo chi resiste più a lungo e chi sopravvive va avanti), mi sembra una clamorosa mazzata sui c.....ni. Con le teste che ci sono da tutte e due le parti non si va da nessuna parte. Ormai è chiaro che o salta fuori uno con le palle e prende tutti e due i contendenti e tirando fuori le palle prende in mano la situazione o rischiamo veramente di fare l'ennesimo salto nel buio perchè ormai è chiaro a tutti che la festa è finita. Gli altri lotteranno per salvarsi e noi difficilmente riusciremo a salire. La corsa al rialzo è finita e adesso bisogna cercare di non fare come i gamberi per non rovinare il buono fatto fino ad ora. Questo se non cambiano le teste. Se invece qualcuno volesse prendere in considerazione di cominciare a lavorare per presentarsi la prossima stagione con una sola Imperia (che di fatto sarebbe già fatta perchè da 40 giocatori, 20 in grado di puntare a salire dall'Eccellenza o a fare un buon campionato di serie D ci sarebbero eccome) si potrebbe cominciare a pensare non dico in grande, ma quantomeno a vivere con più tranquillità in campionati dignitosi senza doversi preoccupare ogni anno di quello che accadrà l'anno successivo.

CalataCuneo ha detto...

Luca, l'argomento è trito e ritrito, hai ragione. Pero' il dato OGGETTIVO è che a Imperia ci sono due squadre di buon livello che costano abbastanza e che hanno difficolta' economiche sotto gli occhi di tutti. Ieri allo stadio c'erano sì e no 150 persone . Eppure si giocava contro la Cairese che non è la Pro Vercelli, ma non è nemmeno il Pallare. Alle partite della Pro (ne ho vista qualcuna l'anno scorso e una quest'anno) ci sono lo stesso numero di spettatori e, in alcuni casi le stesse persone (tranne ovviamente i samurai) che frequentano il Ciccione quando gioca l'Imperia. Questo è il dato oggettivo, innegabile e inconfutabile.
Poi c'è il dato SOGGETTIVO. Ovvero quello che pensa la gente. In questo, Luca, ti devo dire che sono sempre di piu' quelli che vedrebbero di buon occhio la nascita di una squadra sola. Non ci crederai, ma tra questi ci sono anche dei frequentatori della gradinata. Io rispetto il parere anche di quelli che non la pensano come me e devo dire che le argomentazioni, in alcuni casi, sono anche plausibili, ma una societa' di calcio con ambizioni non si puo' fermare di fronte a posizioni intransigenti per errori commessi nel passato, pur gravi che siano. Io penso che il futuro del calcio cittadino, ad un livello accettabile, passi esclusivamente attraverso la costituzione di una squadra UNICA. Altrimenti preparatevi ad un declino inesorabile, dove queste polemiche saranno dolci ricordi.

Skyfo ha detto...

Vorrei solo aggiungere un particolare. Tutti noi abbiamo salutato con favore l'arrivo lo scorso anno di Ruspa sulla panchina nerazzurra, tuttavia la sensazione è che, pur essendo lui un gran combattente ai tempi in cui giocava e probabilmente ancora oggi, quello che possa dare ad una squadra dal punto di vista tecnico è tutto da verificare e ad oggi, tutto sommato, si fa fatica a capire quale sia l'impostazione di gioco di questa squadra se non un "palla a Iannolo che poi qualcosa succede". Purtroppo invece, piaccia o non piaccia, "l'allenatore", quello, sta dall'altra parte. Anche nei commenti della curva di ieri si sottolineava come l'ultima Imperia nella quale abbiamo visto "giocare a calcio" sia stata la sua e non è che fosse una squadra di fenomeni. E' vero che ora si trova pure lui in difficoltà, ma il livello della serie D quest'anno mi sembra abbastanza alto e lui ha comunque sempre a che fare con una neopromossa. Questo solo per dire che, pur con tutto il bene che si può volere a Ruspa, anche il discorso inerente il tecnico cui affidare una eventuale unica squadra sarebbe probailmente già pronto in casa. Quindi, alla fine, l'ipotetica fusione o fonduta come a qualcuno piace chiamarla, sarebbe di fatto un'operazione a costo zero nel senso che le due società potrebbero unire le proprie (scarse?) risorse economiche, ma si troverebbero già di fatto con l'organico pronto per affrontare qualsiasi campionato e non mi sembra un particolare da sottovalutare.

Anonimo ha detto...

Skyfo,l'allenatore c'è gia'...si sta facendo le ossa con i ragazzi

Luca da Genova ha detto...

Skyfo, l'ho già detto, questa situazione non l'abbiamo voluta noi. Però, volenti o nolenti, esiste, come dato di fatto. Non voglio perorare la causa del "ne resterà soltanto una", ma, come dicevo prima, non l'abbiamo voluto noi. Fare i "bei gesti di distensione", come scrivevo prima, non sempre porta ai risultati che qualcuno spera. Per come la penso (sempre in linea generale), due realtà dovrebbero fare la propria strada, l'una indipendentemente dall'altra, ma per ovvi e comprensibili motivi non è possibile al 100%, perchè inevitabilmente i risultati dell'una possono condizionare l'altra. Per come la vedo io, è inevitabile. Nessuno dice che le persone non la debbano pensare diversamente, ciascuno vede e sente le cose come crede; ma sono tali e tante le questioni da discutere, prima di pensare ad un ipotetica possibilità di una eventuale realtà comune, da rendere di fatto impossibile la sua realizzazione.
Per quanto riguarda il tecnico, nessuno discute le capacità di entrambi, ma fare tanti calcoli e dare tanti giudizi definitivi (o quasi) quando da una parte siamo alla settima giornata e dall'altra alla nona, mi sembra almeno affrettato. Certo, già queste possono dare indicazioni per il prosieguo del campionato; indubbiamente possono farti riflettere su cosa ci sia da lavorare e su cosa eventualmente si debba cambiare, ma credo che sia necessario aspettare ancora un mese circa per capire se sia necessario e fattibile (sotto ogni punto di vista: economico, di squadra, in relazione agli obiettivi che ti sei posto, ecc.) intervenire con il mercato invernale. Ma soprattutto, nessuno ha la palla di vetro. Lo dici TU che questa soluzione "in casa" (sempre SE FOSSE NECESSARIA, nell'ipotetico caso si dovesse verificare questa eventualità) esiste. Se volesse andarsene perchè qualcuno gli offre una opportunità che lui giudica migliore?
CalataCuneo, l'ho già scritto e lo ripeto: non solo dico che sarebbe meglio per tutti una realtà unica, ma dico pure che tre anni e mezzo fa qualcuno, che poteva e doveva ragionare differentemente, decise che così non doveva essere. E' forse colpa dell'Imperia Calcio, se qualcun altro ha deciso quel che ha deciso? E' forse colpa dell'Imperia Calcio se l'unica "offerta" pervenuta è stata quella che è stata? E si badi bene, che non significa "rimanere ancorati al passato, mettendosi di traverso a qualsiasi progresso e/o miglioramento"; significa, se mai, "ricordarsi del perchè e del per come sono successe determinate cose, che mai, per nessuna ragione e nessun motivo devono essere persi di vista o dimenticati". Dire "chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto", "volemose tanto bbene", ecc. lo trovo non solo troppo semplice (ed anche ipocrita), ma anche come possibile fonte di nuovi problemi, perchè non permette di risolvere quelli preesistenti.

Luca da Genova ha detto...

CalataCuneo, dimenticavo: per quanto riguarda le presenze, sappiamo tutti che, purtroppo, le persone sono ben cambiate da venti-venticinque anni fa. Quelli che allora non si facevano problemi ad andare a vedere una partita di calcio "minore" per passare la domenica, sono sempre di meno. E' sempre il solito discorso: molto meglio il divano di casa o il tavolino del bar, sei al calduccio, non spendi soldi di viaggio, mangiar fuori, biglietto; eviti cose ai tornelli e controlli di polizia; eviti trafile burocratiche per la tessera del tifoso (se magari sei in serie C); eviti di prendere freddo, vento o pioggia (e magari ammalarti); e ti vedi tranquillamente le partite di Serie A e non solo. Sarò anche quel che si vuole, ma preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno: se noi in Eccellenza facciamo un numero di spettatori assimilabile a quello di una squadra in Serie D, non è poi così male...diciamo certamente che non è un punto di arrivo, ma di partenza, ma comunque non così da buttar via.

einstein ha detto...

Luca anch'io non c'ho capito una mazza !!!

Skyfo ha detto...

Caro Luca,
punto di partenza sì, ma per dove? Io vorrei che arrivasse domani un imprenditore (non un palazzinaro...) con mezzi economici magari non straordinari, ma sufficienti per dare una stabilità e una credibilità a questa società per i prossimi anni e con la giusta dose di passione per questi colori, ma, purtroppo, al momento non lo vedo per cui pensare a un futuro diverso da un onesto campionato di Eccellenza mi pare davvero fantascienza. Per carità, non è mica la fine del mondo e io ho sempre scritto che personalmente mi va benissimo così, peccato che ci stiamo confrontando da 3 anni con una dirigenza che non ha nessun tipo di dialogo e comunicazione con i tifosi nemmeno attraverso un sito web che oggi rappresenta il mezzo attraverso il quale un pò tutte le società, anche più piccole della nostra, comunicano con i loro sostenitori e in più che risponde stizzita a qualsiasi voce che si levi fuori da un coro di consensi unanimi verso il loro operato. Non sono mica io che sul sagrato di San Giovanni ad agosto dicevo che la società avrebbe puntato ad un nuovo salto di categoria! Però da sette giornate giochiamo di fatto senza attacco nonostante le rassicurazioni date in tal senso allo stesso Ruspa. In queste condizioni non solo non puoi puntare a vincere il campionato, ma invece di tentare di avvicinare la gente allo stadio la allontani proponendo degli spettacoli che non mi viene neanche il termine per definire come quello di ieri. Ti giuro che ieri avrei preferito andarmene dal Ciccione sconfitto dopo aver preso tre pali, avuto cinque occasioni da rete e aver preso goal su autorete. Credo sia stata la prima volta in 35 anni di frequentazione del Ciccione che ho passato più tempo a parlare con gli amici della curva che a vedere la partita perché neanche per un attimo si è avuta l'impressione che la partita potesse sbloccarsi e questo, se non altro per rispetto dei ragazzi che seguono la squadra ovunque, non è proprio accettabile. Questi ragazzi hanno subito spesso critiche feroci da parte delle varie dirigenze e degli organi di stampa e hanno pagato sulla loro pelle l'aver contrastato dirigenze a dir poco impresentabili che hanno distrutto i nostri colori fra l'indifferenza di tutta la città, ma intanto anche ieri hanno incitato a lungo la squadra e l'hanno applaudita alla fine della partita e non meritano spettacoli così deprimenti.

Luca da Genova ha detto...

Vedi Skyfo, problemi ce ne sono e ce ne saranno sempre, comunicazione con i tifosi o no. Partite come (purtroppo) quella di domenica ne succedono e ne succederanno sempre, non puoi pensare di essere sempre migliore e sempre più forte di tutto e di tutti; succede in serie A, succede nelle serie maggiori di ogni paese, vuoi che non succeda qui da noi? La cosa importante (che credo certamente stia già avvenendo; soprattutto deve avvenire con una certa discrezione, non puoi dare per "certamente concluse" trattative che sono ancora in corso e magari vederle saltare per l'inserimento di altri che offrono di più, oppure vedere e leggere continuamente di gran proclami che alla fine lasciano il tempo che trovano) è che chi di dovere abbia capito i motivi per i quali è successo questo e già stia pensando al da farsi. Il "punto di partenza" che intendo è verso quella tranquillità che tutti vogliamo, che ci permetta di programmare la stagione successiva, e verso la creazione di quel seguito che sempre deve avere l'Imperia Calcio. Vero è che sarebbe ottima cosa avere qualcuno come dici tu che riesca a far crescere squadra e società (la cosa migliore sarebbe fare in modo che questa - finalmente - non debba più dipendere dal "padrone" di turno, ma possa perlomeno reggersi sulle sue gambe, ma è un discorso lungo), ma noi per primi dobbiamo capire che tra le buone intenzioni di vincere un campionato e vincerlo effettivamente c'è una distanza notevole...anche avendo quella che sulla carta è la squadra più forte di tutte (mi spiace se a volte non riesco a farmi capire, forse dò troppo per scontato che tutti sappiano esattamente quanto successo negli ultimi anni e riescano a capire quello di cui parlo...o sono io che non riesco a spiegarmi decentemente...).

copernico ha detto...

Questo scrive dei poemi e io non ci capisco una emerita mazza...

Skyfo ha detto...

Visto che ormai stiamo avendo un franco confronto personale perchè qui se non c'è da scaricare letame sul matuziano di turno nessuno ha voglia di scrivere (e mi dispiace moltissimo per l'impegno che ci mette IM1923) puntualizzo solo tre cose:
1) Io non penso che questa squadra debba essere più forte di tutto e di tutti però, a differenza della partita con il Vado, domenica si è avuta netta l'impressione che non ci si sia neppure provato a vincere supportando magari con l'impegno e la grinta le evidenti lacune di organico.
2)Per quanto riguarda i rinforzi non siamo il Milan che non deve pubblicizzare una trattativa perchè sennò escono le potenze europee del calcio che ti fregano offrendo di più. Penso che certi giocatori se offri loro un posto da titolare nell'Imperia in Eccellenza vengano magari più volentieri qui che alla CulmvPolis e in ogni caso non penso ci vogliano mesi (è dalla seconda giornata che si parla di rinforzi in attacco) per chiudere una trattativa a questi livelli se c'è la volontà di chiuderla.
3) Io non credo che questa sia la squadra più forte di tutti, ma credo che se la possa giocare e tuttavia un minimo di prudenza da parte degli stessi dirigenti nelle rarissime esternazioni che abbiamo sentito a inizio stagione non avrebbe guastato. Dopo tre promozioni consecutive si poteva anche partire con un profilo più basso valutando a mano a mano le possibilità che si sarebbero presentate.

marco ha detto...

hanno preso un attaccante a scatola chiusa e che in carriera arriva a malapena a 10 gol (complessivi). Poi hanno preso altri giocatori di volta in volta, senza valutare le reali necessita' con il risultato che in rosa ci sono un sacco di centrocampisti esterni (dove di solito giocano i giovani) e non ci sono ricambi adeguati per Papa e Ponzo. Quando rientreranno tutti gli indisponibili si avranno 3/4 giocatori da mandare in tribuna e in attacco ci sara' sempre il vuoto. Cosa dice il baffo abbronzato in proposito? E' colpa del fintoDS ? Qualcuno risponda, anche in forma anonima, non c'è problema

Anonimo ha detto...

Siete tutti dei fenomeni a scrivere nell' anominato,(anche quelli che hanno l' account per noi sono anonimi),e visto che mancano dirigenti come dite voi, proponetevi. Per Marco visto che sai tutto vieni un pomeriggio a Dolcedo e ci illuminerai con le tue brillanti idee, o magari hai paura a farti riconoscere.

Luca da Genova ha detto...

Skyfo...
1) tutti vorremmo che ogni domenica una partita di calcio si trasformi in uno spettacolo-champagne. Nessuno giustifica o cerca di giustificare niente, ma purtroppo esistono anche queste giornate, l'importante è capirne i motivi ed intervenire;
2) in teoria può anche essere, ma nella pratica non è sempre così. E per quanto riguarda i tempi delle trattative, questi non dipendono solo dalla dirigenza. In ogni trattativa ci sono almeno due parti, che devono trovare un accordo, qualora il giocatore abbia intenzione di volerla iniziare...e vedersela anche con altre offerte (non per nulla lo chiamano "mercato"), e le date di apertura e chiusura dei trasferimenti (a meno di trovare il giocatore svincolato). Sicuro non siamo il Milan, ma di certo un minimo di discrezione non guasta mai...io non sarei contento nel sapere di dieci trattative, magari date per concluse all'80-90%, che poi (per un motivo qualsiasi) sfumano, magari dopo aver letto proclami dove si dice "con questo giocatore saliremo sicuramente" o qualcosa del genere;
3) l'intenzione della dirigenza è quella di "provarci" a vincere; certo, se poi, ipoteticamente, qualcosa dovesse cambiare (magari si rendono conto che nonostante tutto è un obiettivo al di fuori della loro portata), penso che lo verranno a dire senza problemi. Ma soprattutto, il discorso rimane sempre quello: tra volere e riuscire il passo è lungo...

Luca da Genova ha detto...

Anonimo delle 19.33, credo che nessuno qui si sente "dirigente mancato", ciascuno esprime soltanto come la pensa, a seconda di come vede o sente le cose, non per generare dissapori, polemiche, eccetera; ma non credo ci si debba scaldare per questo...

Skyfo ha detto...

Eccola! La stavo aspettando la risposta dell'anonimo e puntualmente è arrivata alle 19,33. Allora o tu sei un seminatore di zizzania sponda Valle Impero e allora il discorso si chiude ancora prima di aprirlo o se sei quello che dici di essere sei veramente un fenomeno. Parli di gente che scrive nell'anonimato compresi quelli che si danno un nick e poi posti un commento da anonimo! Perchè se sei quello che dici di essere, invece di invitare la gente a Dolcedo non organizzi una volta tanto una riunione pubblica dove vuoi tu (magari nel ridotto del teatro Cavour) e ci illustri seriamente su come stanno le cose? Io credo che molti ragazzi ci sarebbero ad ascoltarti senza come al solito inc...arsi se arrivano delle critiche. Dopotutto non te lo ha mica ordinato il dottore di fare il dirigente dell'Imperia calcio, ma se hai deciso di farlo a chi pensi di doverne rispondere, ai tifosi o a qualche entità astratta? E poi che discorso sarebbe se mancano i dirigenti proponetevi? Ci sono ragazzi che spendono delle gran palanche per seguire la squadra e magari è gente che porta a casa poco più di 1.000 euro al mese, sicuramente potrebbero proporsi come dirigenti visto che nel corso degli anni hanno forse investito nella loro passione più di quanto non abbiano fatto certi pseudo dirigenti.

CalataCuneo ha detto...

Il dirigente poco anonimo (ce ne sono talmente pochi , di dirigenti...) non capisce che non serve salire fino a Dolcedo e seguire gli allenamenti per capire quello che è sotto gli occhi di tutti: MANCA UN ATTACCANTE !!!
Il post di Marco secondo me è giusto: a parte l'acquisto di Ferrari (fondamentale dopo l'infortunio di Ghiandi), non ho capito perche' non si è preso un attaccante prima di prendere i vari Alberti, Raguseo e Ibojo. Senza venire a Dolcedo, secondo me, c'era da la priorita' all'acquisto dell'attaccante visto che sulle fasce puo' tranquillamente giocare un giovane (Ambesi, Allaria, Curabba, Mangione, Gagliardi, Aloi, Eugeni, Cinquepalmi, Gagliano e lo stesso Celea, visto che in mezzo non la becca mai), invece la societa' ha preso in corsa prima Raguseo, poi Alberti e adesso Ibojo. Perche' affidarsi a Piroli e non puntare su un giocatore della zona? Alcuni nomi? Basta scorrere il giornale del lunedi' e guardare gli attaccanti delle squadre della provincia di Savona e Imperia, anche di promozione. Da Prunecchi a Murabito, da Quintavalle a Rossi, da Lupo a Haidic, sono tutti giocatori che avrebbero fatto carte false per venire all'imperia. Invece, gli attaccanti vengono ricercati in giro per l'Italia e per di piu' senza conoscerli. Alla fine quello che conta è il campo, che non è proprio quello di Dolcedo, ma il Ciccione, dove, la maggioranza di quelli che scrivono qui , non mancano mai e gli occhi per guardare ce li hanno e per giunta senza la fodera di prosciutto, oppure senza essere abbagliati dal sole...