Se tutto va bene siamo rovinati... ma lo sapevamo. Siamo a fine stagione, una stagione assai tribolata, come noto, e la resa dei conti sta per arrivare. Io non sono un avvocato, né un notaio, ma so leggere e scrivere. Quest'oggi, per farsi una cultura e mangiarmi un altro pezzetto del mio rosicchiato fegato nerazzurro, mi sono letto un interessante Comunicato della Lega Nazionale Dilettanti.
Nel Comunicato Ufficiale n° 1 del 01/07/2006, nel punto D si fa riferimento all'Articolo 94 ter. relativo agli “Adempimenti economici-finanziari”.
In questo articolo si parla dei rapporti economici tra una Società calcistica iscritta al Campionato di serie D ed i propri dipendenti, allenatori e calciatori.
Nel punto 1 di questo Articolo, con molta ipocrisia, si dice che per i calciatori tesserati ad una Società della Lega Nazionale Dilettanti è esclusa ogni forma di lavoro autonomo o subordinato: in pratica, siccome sono dilettanti, giocano per diletto, per loro piacere e non hanno diritto ad un regolare stipendio.
Nel punto 2 si dice che i calciatori e gli allenatori devono, però, sottoscrivere un modulo nel quale siano elencati i rimborsi forfettari di spese, le indennità di trasferta e le cosiddette voci premiali: in pratica i calciatori hanno diritto al famigerato “rimborso spese”, uno stipendio base ed una “una tantum” per ogni presenza in Campionato e Coppa Italia. Questi accordi devono essere depositati o dalla Società o dal calciatore stesso, 25 giorni dopo il giorno in cui sono tesserati.
Nel punto 3 e nel punto 4 si quantificano questi “rimborsi spese”: le indennità di trasferta e i rimborsi forfettari non devono superare i 61,97 euro al giorno per 5 giorni la settimana; le voci premiali non devono superare i 77,47 euro a partita.
Nel punto 8 si aggiunge il colmo dell'ipocrisia, perché si afferma che non si devono sottoscrivere accordi integrativi e sostitutivi di quelli depositati in Lega e che la loro sottoscrizione rappresenta illecito disciplinare, che comporta il deferimento delle parti agli Organi competenti della Giustizia Sportiva: in realtà è risaputo che vengono sottoscritti altri accordi tra le parti, che integrano i “rimborsi spese” sopra quantificati.
Adesso arrivano le dolenti note.
Nel punto 10, infatti, si dice che le istanze concernenti gli inadempimenti agli accordi previsti dovranno essere avanzate, per l'accertamento delle somme dovute, dinanzi alla competente Commissione Accordi economici della L.N.D.
Nel punto 11 si dice che le decisioni della sopra citata Commissione possono essere impugnate entro 7 giorni dalla comunicazione della decisione e, nel caso di mancato riscontro, il pagamento delle somme accertate deve essere effettuato entro 30 giorni.
Dulcis in fundo, nel punto 12, si dice che, persistendo la morosità della Società per le decisioni della Commissione, divenute definitive entro il 31 maggio, la Società inadempiente non sarà ammessa al Campionato di serie D della stagione successiva.
Vi siete fatti una cultura anche voi? Ve lo siete mangiato un pezzetto di fegato con me?
Non so che tipo di accordi abbiano stipulato con il Master i nostri ragazzi, ma almeno il “minimo sindacale” lo avranno ben dovuto stipulare, no? Se qualcuno ne sa qualcosa di più mi aiuti a fare i conti della serva e ne vedremo delle belle... si fa per dire...
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