Volevo ritornare su quanto avvenuto in occasione del Comunicato show del Master President.
Mentre il Master leggeva quel bel foglietto carico di rabbia ed accuse, anche pesanti, contro tutto e tutti, dinanzi a lui erano presenti tutti i giornalisti (o presunti tali) locali. Leggo su wikipedia che giornalismo è la professione di chi è specializzato nella raccolta, nell'elaborazione e nella trasmissione di notizie; inoltre compito del giornalista è quello di fare delle inchieste, di fare degli approfondimenti e scavare nelle notizie, di porre domande, anche scomode.
Mercoledì, allora, perché nessuno degli esimi giornalisti presenti in sede ha posto anche una sola, semplice domanda al Master, al termine della sua dura requisitoria?
Eppure di domande da porgli ce ne sarebbero state molte, quelle che tutti, in questi ultimi mesi (ma non solo). Qualche esempio?
Che ci dice della mancata presentazione degli 3 bilanci, come denunciato a suo tempo da Milo Durante, oggetto, peraltro, di una verifica fiscale della G.d.F?
Che ci dice dei vari creditori, elencati più volte da loro stessi in precedenti articoli?
Che ci dice delle 5, se non di più, mensilità non retribuite ai suoi dipendenti?
Perché da un mese, in panchina e fuori, non c'è più un medico sociale e per questa ragione stiamo beccando una serie di multe dalla Commissione disciplinare della L.N.D.?
Che ci dice delle lettere di ingiunzione di pagamento inviate ai famigliari di alcuni suoi dipendenti, da parte di affittacamere che ospitano i suoi stessi dipendenti e che dovrebbero essere a suo carico?
Chissà quante altre domande si sarebbero potute fare... ed invece, i novelli Don Abbondio con penna e telecamera, si sono limitati ad ascoltare, copiare/incollare e cordialmente salutare.
Ma del resto, come diceva il Manzoni, parlando proprio di Don Abbondio, “se uno il coraggio non ce l'ha, non può darselo”...
L'augurio, perlomeno, é, come dicono loro, che “restino sul pezzo” (intendo sull'argomento) e nelle prossime settimane si occupino sistematicamente del “Destino dell'U.S. Imperia”.
Perché, cari Don Abbondio, qui c'è da fare un matrimonio, ma prima ancora da celebrare un divorzio...
Mentre il Master leggeva quel bel foglietto carico di rabbia ed accuse, anche pesanti, contro tutto e tutti, dinanzi a lui erano presenti tutti i giornalisti (o presunti tali) locali. Leggo su wikipedia che giornalismo è la professione di chi è specializzato nella raccolta, nell'elaborazione e nella trasmissione di notizie; inoltre compito del giornalista è quello di fare delle inchieste, di fare degli approfondimenti e scavare nelle notizie, di porre domande, anche scomode.
Mercoledì, allora, perché nessuno degli esimi giornalisti presenti in sede ha posto anche una sola, semplice domanda al Master, al termine della sua dura requisitoria?
Eppure di domande da porgli ce ne sarebbero state molte, quelle che tutti, in questi ultimi mesi (ma non solo). Qualche esempio?
Che ci dice della mancata presentazione degli 3 bilanci, come denunciato a suo tempo da Milo Durante, oggetto, peraltro, di una verifica fiscale della G.d.F?
Che ci dice dei vari creditori, elencati più volte da loro stessi in precedenti articoli?
Che ci dice delle 5, se non di più, mensilità non retribuite ai suoi dipendenti?
Perché da un mese, in panchina e fuori, non c'è più un medico sociale e per questa ragione stiamo beccando una serie di multe dalla Commissione disciplinare della L.N.D.?
Che ci dice delle lettere di ingiunzione di pagamento inviate ai famigliari di alcuni suoi dipendenti, da parte di affittacamere che ospitano i suoi stessi dipendenti e che dovrebbero essere a suo carico?
Chissà quante altre domande si sarebbero potute fare... ed invece, i novelli Don Abbondio con penna e telecamera, si sono limitati ad ascoltare, copiare/incollare e cordialmente salutare.
Ma del resto, come diceva il Manzoni, parlando proprio di Don Abbondio, “se uno il coraggio non ce l'ha, non può darselo”...
L'augurio, perlomeno, é, come dicono loro, che “restino sul pezzo” (intendo sull'argomento) e nelle prossime settimane si occupino sistematicamente del “Destino dell'U.S. Imperia”.
Perché, cari Don Abbondio, qui c'è da fare un matrimonio, ma prima ancora da celebrare un divorzio...
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