Il "supercazziatone" di Giò

Ho cercato di farmela piacere, di ingoiare il rospo ancora una volta, ma proprio non ce la faccio.

Leggere il blog dove una tifoseria che avrebbe il diritto di parlare di sfide memorabili con le rivali di sempre, è costretta invece a parlare di amichevoli col S.Stefano 2005 e rovesci 0-4 con il Golfodianese (!!!); pensare che come minimo passeranno altri 3 anni per vedere la domenica pomeriggio una partita decorosa sul glorioso Ciccione; leggere sul Televideo la prima giornata del girone A della serie D (con lo Spezia!!!!) e sapere che noi chissà quando ci saremo... questa volta è troppo per me.

Mi dispiace, ma questa volta abbandono la nave.

Ho il massimo rispetto per chi come voi ha deciso di non mollare neppure questa volta, ma, da parte mia, mi sono ripromesso di non mettere più piede al Ciccione almeno fino a quando la città di Imperia non sarà in grado di esprimere, almeno a livello di prima squadra, un'unica realtà e almeno nel non disonorevole campionato di Eccellenza regionale.

Non ho più nessuna voglia di dare nemmeno un briciolo di credito a chi per anni se ne è stra-infischiato della nostra passione e adesso si atteggia a salvatore della patria per aver iscritto una squadra a un campionato che definire parrocchiale mi sembra già offensivo per le parrocchie. Messa una pietra tombale sulle vicende dell'era Montali c'era una ed una sola via da percorrere (mia opinione già ribadita più volte).

Esisteva già una squadra in Prima Categoria (il cui nome può o non può piacere, ma quella è).

Si poteva e si doveva trovare un accordo per allargare il Consiglio di questa società a tutti coloro che desideravano riportare il calcio in città ad un livello almeno decente e anche senza chiedere il ripescaggio in Promozione (peraltro secondo me fattibile) costruire una squadra utilizzando il meglio dei giocatori del mostro a due teste appena nato e magari altri giovani e meno giovani locali sparsi nelle varie squadre del circondario (non so se sia ancora così, ma mi risulterebbe che ad Andora giocassero diversi ragazzi delle nostre parti con discreti risultati) e puntare dritto ad una immediata promozione con un campionato da assoluti protagonisti.

Ora, ammettiamo pure che PRO e ASD al primo campionato ottengano entrambe la promozione alla categoria superiore, per quanto si ha intenzione di andare avanti con questo teatrino dell'assurdo? Sarà gioco forza, se si andrà avanti, arrivare alla fusione perchè non voglio neppure pensare a due squadre di Imperia ad esempio in Eccellenza e Promozione.

Ed allora non era proprio possibile pensarci subito? Quello di cui c'era bisogno immediato era di dare entusiasmo all'ambiente ricostruendo subito una squadra in grado di divertire e vincere a mani basse, fosse stato anche in Prima Categoria, invece, molto probabilmente ci ritroveremo con una squadra che (amata da pochi) potrebbe anche vincere il proprio campionato giocando davanti a pochi intimi ed un'altra (amata da molti) che potrebbe persino riuscire nell'impresa di non vincere il proprio campionato.

E' questo il modo in cui si vuole ricostruire il calcio in città?

Dando una sguardo ai vari campionati minori, in un periodo in cui il momento economico è difficile per tutti, risulta molto evidente come la tendenza sia quella di unire società distanti anche diverse decine di chilometri pur di potersi mantenere a buoni livelli competitivi.

Le fusioni fioccano un pò in tutte le categorie dalla D alla Promozione e noi, come sempre fuori dal coro, creiamo due società con lo stesso nome nella stessa città (dopo Milan/Inter, Torino/Juventus, Genoa/Sampdoria, Roma/Lazio arriva Imperia/Imperia) e, come si può osservare, noi abbiamo fatto addirittura meglio perchè, mentre in serie A solo una delle due squadre porta il nome della città, le nostre lo hanno uguale.

Sebbene in una situazione totalmente diversa che ci portò poi dritti all'era Master, anche quest'anno come nell'estate del 2000 si è persa l'occasione per evitare di passare un anno inutile. Quell'estate, dopo l'inevitabile retrocessione in D, nessuno si fece avanti per dare una mano al buon Milo che, circondato da squali, fu costretto a farci vivere il peggior campionato della storia concluso con 6 punti ed oltre 100 reti al passivo.

L'estate dopo, guarda caso, arrivò il ripescaggio e tornammo in serie D seppure con il successivo arrivo della tragica gestione che sappiamo.

Quest'anno mi sembra che ci risiamo. Ci sono stati 4, dico 4 mesi, per poter pianificare una tranquilla stagione in Promozione (come detto prima, c'erano tutti i requisiti per poter essere ripescati) con una sola società ed invece ci siamo inventati due società che faranno due campionati ignobili con squadrette paesane, arbitri come potrei esserlo io, mio cugino e mio zio a fare i segnalinee.

Un anno buttato via con in testa, come si dice da più parti in giro, già l'idea di arrivare alla fusione il prossimo anno.

Ma non ci si poteva svegliare prima? Ma perchè sono sempre i tifosi che ci devono rimettere?

Una cosa però è certa. La foto di testa del blog è molto significativa e credo che in un campionato come questo una squadra che scende in campo ogni domenica con una cornice di tifo del genere non può pensare di non vincere il campionato. Penso che chiunque scendesse in campo con quella maglia, con un contorno del genere non potrebbe mai non dare il 200% di quello che ha per portare a casa la vittoria. Credo che a questi livelli, secondo me almeno fino al torneo di Promozione il pubblico rappresenti veramente il 12mo uomo in campo ed io vi invidio per essere riusciti a mantenere vivo l'entusiasmo nonostante tutto perciò vi faccio veramente auguri di cuore per tornare a vivere una stagione serena e ricca di soddisfazioni.

Giò