Questa volta per la rubrica “Chi l'ha visto?” voglio ricordare una vera e propria leggenda del calcio imperiese, Alfredo “Ruspa” Bencardino.
Innanzitutto la sua scheda grazie, come sempre, all'inconsolabile Massimo di Finale Ligure (stagione/squadra/serie/presenze/gol):
Innanzitutto la sua scheda grazie, come sempre, all'inconsolabile Massimo di Finale Ligure (stagione/squadra/serie/presenze/gol):
(da calciatore)
75-76 Imperia. D. 5.0
76-77 Imperia. D. 11.0
77-78 Imperia. D. 30. 0
78-79 Imperia. C2. 33. 0
79-80 Montevarchi. C1. 34. 1
80-81 Montevarchi. C2. 33. 0
81-82 Carrarese. C2. 4. 0
Ott 81-82 Alessandria. C1. 27. 0
82-83 Ancona. C1. 14. 0
83-84 Imperia. C2. 31. 1
84-85 Trento. C2. 32. 2
85-86 Trento. C1. 30. 0
86-87 Savona. Int. 19. 3
87-88 Ventimiglia. Int. 29. 4
89-90 Imperia '87. 2a Cat. 17. 0
90-91 Ventimiglia. Int. 32. 0
91-92 Imperia '87. Prom. 3. 0
E da allenatore:
91-92 Imperia '87 Prom.
92-93 Imperia '87 Prom.
93-94 Imperia '87 Ecc.
94-95 Imperia '87 Ecc.
95-96 Ospedaletti Prom.
96-97 Cairese Ecc.
97-98 Argentina Ecc.
98-99 Argentina Ecc.
99-00 Argentina Ecc.
00-01 Golfodianese Prom.
01-02 Imperia D
01-02 Golfodianese Prom.
02-03 Golfodianese Prom.
03-04 Golfodianese Ecc.
04-05 Golfodianese Ecc.
05-06 Golfodianese Prom.
06-07 Golfodianese Prom.
07-08 Golfodianese Prom.
08-09 Golfodianese Prom.
In sintesi, 130 presenze con la casacca nerazzurra in campo e 4 stagioni sulla panchina come Mister: una promozione dalla D alla C2 ed un titolo “Berretti” conquistati sul campo; una promozione dalla Promozione all'Eccellenza sulla panchina... nessuno come lui è stato l'Imperia calcio.
Nato ad Orsomarso il 5 giugno 1957, Alfredo comincia la sua carriera facendo tutta la trafila nelle giovanili nerazzurre e fa parte del fantastico gruppo di ragazzi di mister Luciano Dagnino che si laurea Campione d'Italia del “Trofeo Beretti”: è il 1974 ed i nerazzurri, nella finale disputata a Massa Carrara, sconfiggono la Romulea di Roma ai calci di rigore, dopo i tempi supplementari, con il punteggio di 5-4.
A soli 18 anni, l'allenatore nerazzurro Chico Hanset lo fa esordire in prima squadra, in un Imperia-Novese, vinta 1-0 con rete di Guidetti.
In sintesi, 130 presenze con la casacca nerazzurra in campo e 4 stagioni sulla panchina come Mister: una promozione dalla D alla C2 ed un titolo “Berretti” conquistati sul campo; una promozione dalla Promozione all'Eccellenza sulla panchina... nessuno come lui è stato l'Imperia calcio.
Nato ad Orsomarso il 5 giugno 1957, Alfredo comincia la sua carriera facendo tutta la trafila nelle giovanili nerazzurre e fa parte del fantastico gruppo di ragazzi di mister Luciano Dagnino che si laurea Campione d'Italia del “Trofeo Beretti”: è il 1974 ed i nerazzurri, nella finale disputata a Massa Carrara, sconfiggono la Romulea di Roma ai calci di rigore, dopo i tempi supplementari, con il punteggio di 5-4.
A soli 18 anni, l'allenatore nerazzurro Chico Hanset lo fa esordire in prima squadra, in un Imperia-Novese, vinta 1-0 con rete di Guidetti.
Ma è con Bruno Baveni che Alfredo si consacra calciatore, diventa uno degli idoli della tifoseria imperiese, che gli affibia il soprannome “Ruspa”, per le sue sgroppate sulla fascia laterale e il suo impeto.
Con il tecnico di Sestri Levante gioca 3 stagioni ad Imperia, e lo raggiunge nel suo primo campionato a Trento, nel 1983/1984, città nella quale Alfredo conosce sua moglie.
E' un difensore di fascia, inarrestabile, di una potenza straordinaria.
La sua unica rete in nerazzurro la realizza in occasione del pareggio interno per 1-1 contro la Lucchese, nella stagione 1983/1984, quando viene richiamato ad Imperia dal solito Baveni.
Torna in campo nella stagione 1991/1992, proprio nella sua prima stagione come allenatore coi nerazzurri: con la squadra reduce da una serie di risultati negativi e con gli uomini contati, torna in campo per 3 incontri consecutivi e, magicamente, la squadra li vince tutti e 3. La sua ultima gara sarà contro l'Olimpic Palamarese.
Continua la sua carriera in panchina, coi nerazzurri del Presidente Calcagno per altre 3 stagioni, vincendo in maniera trionfale il Campionato di Promozione nella stagione 1992/1993.
La stagione successiva fallisce la doppia promozione per un soffio: i nerazzurri, al termine di un testa a testa con la Sestrese, perdono il campionato all'ultima giornata, col clamoroso pareggio casalingo contro il Ventimiglia di Pisano... una delusione atroce, che ancora adesso brucia sulla pelle di tutti.
L'ultima stagione sulla panchina nerazzurra termina anzitempo: i nerazzurri iniziano la stagione alla grande e si disputano la vittoria finale con la Sanremese di Cichero.
E' un difensore di fascia, inarrestabile, di una potenza straordinaria.
La sua unica rete in nerazzurro la realizza in occasione del pareggio interno per 1-1 contro la Lucchese, nella stagione 1983/1984, quando viene richiamato ad Imperia dal solito Baveni.
Torna in campo nella stagione 1991/1992, proprio nella sua prima stagione come allenatore coi nerazzurri: con la squadra reduce da una serie di risultati negativi e con gli uomini contati, torna in campo per 3 incontri consecutivi e, magicamente, la squadra li vince tutti e 3. La sua ultima gara sarà contro l'Olimpic Palamarese.
Continua la sua carriera in panchina, coi nerazzurri del Presidente Calcagno per altre 3 stagioni, vincendo in maniera trionfale il Campionato di Promozione nella stagione 1992/1993.
La stagione successiva fallisce la doppia promozione per un soffio: i nerazzurri, al termine di un testa a testa con la Sestrese, perdono il campionato all'ultima giornata, col clamoroso pareggio casalingo contro il Ventimiglia di Pisano... una delusione atroce, che ancora adesso brucia sulla pelle di tutti.
L'ultima stagione sulla panchina nerazzurra termina anzitempo: i nerazzurri iniziano la stagione alla grande e si disputano la vittoria finale con la Sanremese di Cichero.
Ma, dopo la sconfitta interna col Busalla e quella successiva contro l'Albenga, gli è fatale la partita casalinga col Vado: il pari interno, col gol del pareggio nerazzurro in pieno recupero, su rigore, non placa la contestazione della tifoseria imperiese. In campo piovono oggetti e la squadra è assediata negli spogliatoi: a farne le spese è, però, solo Alfredo, l'unico risparmiato dalla protesta, che si dimette. Incredibilmente, la dirigenza nerazzurra non respinge le dimissioni ed ingaggia Lorenzo Barlassina.
La sera successiva, una delegazione di una quindicina di esponenti dei Samurai Ultras Imperia si reca a casa sua, per manifestare la loro solidarietà e stima ed Alfredo dà l'ennesima dimostrazione di dignità, correttezza e umanità, ospitandoli verso le 23,00, con la bambina piccola Giorgia (l'altra, Martina, è l'attuale vice capitano della Rari Nantes Imperia, squadra di pallanuoto militante in A1) che dormiva, per parlare della situazione.
Quella non è la sua ultima panchina nerazzurra, perchè, qualche anno dopo, il Presidente Milo Durante, nell'estate del 2001, lo sceglie per guidare i nerazzurri nel Campionato di serie D: Alfredo accoglie con entusiasmo la proposta del Presidente genovese e parte con la squadra per il ritiro pre campionato a Nava.
La sera successiva, una delegazione di una quindicina di esponenti dei Samurai Ultras Imperia si reca a casa sua, per manifestare la loro solidarietà e stima ed Alfredo dà l'ennesima dimostrazione di dignità, correttezza e umanità, ospitandoli verso le 23,00, con la bambina piccola Giorgia (l'altra, Martina, è l'attuale vice capitano della Rari Nantes Imperia, squadra di pallanuoto militante in A1) che dormiva, per parlare della situazione.
Quella non è la sua ultima panchina nerazzurra, perchè, qualche anno dopo, il Presidente Milo Durante, nell'estate del 2001, lo sceglie per guidare i nerazzurri nel Campionato di serie D: Alfredo accoglie con entusiasmo la proposta del Presidente genovese e parte con la squadra per il ritiro pre campionato a Nava.
Ma dopo la cessione del pacchetto societario a Bettino Piro nell'agosto del 2001, dopo il pareggio nell'esordio in Campionato, in trasferta contro il Verbania, fiutando l'aria che tira, con grande dignità ed onestà morale, rassegna le dimissioni.
Lo stesso Montali, nell'estate del 2007, cerca di riportarlo sulla panchina nerazzurra, ma anche questa volta Alfredo si dimostra un uomo vero e con dei valori, rifiutando la proposta indecente del master.
Da 8 anni Alfredo Bencardino è l'allenatore del Golfodianese... siamo così sicuri che la sua avventura con i colori nerazzurri sia davvero finita?
Lo stesso Montali, nell'estate del 2007, cerca di riportarlo sulla panchina nerazzurra, ma anche questa volta Alfredo si dimostra un uomo vero e con dei valori, rifiutando la proposta indecente del master.
Da 8 anni Alfredo Bencardino è l'allenatore del Golfodianese... siamo così sicuri che la sua avventura con i colori nerazzurri sia davvero finita?
Come sempre, chiunque abbia ricordi di "Ruspa", li condivida con noi.
8 commenti:
speriamo di poterlo intervistare a breve x la rubrica amarcord.
Noi siamo sicurissimi che la sua avventura sulla panchina della vera IMPERIA non è finita, a breve avrete novelle nuove.
Uno degli ultimi uomini veri del calcio. E sono convinto anch'io che non sia finita qui...
grande ruspa...
sono sicuro che tornerà ad allenare l'Imperia...
Un quadricipite da far invidia a Briegel...una ruspa,ma anche un Uomo,logicamente con la U maiuscola.
Alfredo uno di noi,vero cuore nerazzurro,uno che se dovesse scegliere tra i soldi della vallata e la storia nerazzurra non avrebbe alcun tentennamento.
Me lo ricordo quando ero ancora piccolo nel Ventimiglia Calcio n° 4 centrocampista davanti alla difesa, un gran bel giocatore e poi volevo aprire una parentesi visto che ne hai parlato su Chicco Hanset indimenticabile terzino sx. del Rapallo Ruentes anni '60, il giocatore con la rimessa laterale più lunga del mondo, un difensore di fascia fortissimo, forse il più forte della Storia del Rapallo....
Grazie Alfredo, per la tua presenza da giocatore, per la tua presenza da allenatore, e per le figlie. GRAZIE!
A Trento ti ricordiamo ancora con tanto affetto...quel gol ad ospitaletto all ultima giornata è entrato nella nostra storia e nei nostri ricordi..
Posta un commento