mercoledì 12 febbraio 2014

Dal tuffo al... bagno

In questo Terzo Millennio una "maledizione" pare essersi abbattuta sul club neroazzurro, finendo col coinvolgere tutti i massimi dirigenti del club di Piazza d'armi.
All'inizio del secolo è accaduto al Presidente Pino Cipolla, è stato poi il turno di Bettino Piro, di Gianfranco Montali, per arrivare, infine, ad Antonio Gagliano, ultimo ad essere stato coinvolto in vicende extracalcistiche.
Secondo quanto affermato oggi dal Secolo XIX, infatti, l'ex Presidente dell'Imperia calcio sarebbe coinvolto nella vicenda di usura che ha portato ad arresti e denunce varie. Antonio Gagliano sarebbe stato vittima dell'usurario al quale avrebbe dovuto restuire, a tassi altissimi, una somma richiesta per cercare di ripianare i "puffi" accumulati nel corso della sua esperienza neroazzurra.
La sua storia come Presidente dell'Imperia calcio la conosciamo tutti e la potete anche rileggere in questo post semiserio: assessore comunale leghista, assieme ai cosiddetti "Moschettieri" (Michele Sinagra, Franco Diego e Roberto Bonavia), fece rinascere l'Imperia calcio dalle rovine del fallimento del 2008, vinse tre Campionati di fila e, sul più bello, dopo l'indimenticabile tuffo nel Porto di Oneglia, anzichè fermarsi, quando ancora poteva farlo, asciugare i vestiti bagnati e ripianato i debiti che già c'erano, ha preferito fare, quel passo in più che, ahilui! (ed ahinoi!), l'ha portato a cadere nel baratro con l'Imperia poi inglobata nella Pro Imperia.
Se i fatti fossero confermati, umanamente spiace per Antonio Gagliano ed il sospetto è che lui abbia pagato anche per colpe non solo sue...
Una vicenda triste, l'ennesima, speriamo l'ultima, che ha macchiato la travagliata storia del club di Piazza d'armi... sarà forse per questo che ora la sede è in Località Perine?

AGGIORNAMENTO
Intervistato da sanremonews, Antonio Gagliano ha replicato:
"Io vittima degli usurai? Neanche per scherzo. L'Imperia calcio, pur con mille difficoltà è sempre andata avanti con i propri soldi. Certo, i bilanci erano magri, alcuni sponsor si erano tirati indietro, ma mai ci siamo rivolti a strozzini pur di assicurare stipendi e trasferte per la nostra squadra. I Carabinieri mi hanno interrogato sui contatti che ho avuto con A. D. I. (quest'ultimo è stato arrestato per usura), lui veniva nel mio bar di via Cascione, si parlava di calcio e si era dimostrato interessato ad entrare a far parte della dirigenza della società. Poi, però, non se ne fece più nulla e lui svanì dal mio locale".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Se così fosse sarebbe stato due volte stupido .mettersi in mano agli usurai per pagare debiti di giocatori ? mah!!!!

Anonimo ha detto...

sulle magliette della prima foto c'era scritto " ...e non finisce qua..." . Profetici...

Gazza ha detto...

Di certo sta anche l'abbandono da parte dello sponsor principale e la mancanza di un "piano b" per continuare se si fosse verificato...senza dimenticare chi stava preparando le valigie per la Svizzera: che fine ha fatto?

Anonimo ha detto...

Usuraio o non usuraio, rimane il ricordo di una persona che si era montata la testa

Gazza ha detto...

In tanti si sono montati la testa, e difatti quando si son trovati da soli a gestire la baracca lo scorso anno i risultati si son visti bene!