Questa volta ricordiamo un grande centrocampista, Giovanni Ottonello.
Innanzitutto la scheda (stagione, squadra, serie, presenze e gol) a cura di Massimo di Finale Ligure:
72/73 Imperia D. 1.0
73/74 Imperia D. 12.0
74/75 Imperia D. 27.6
75/76 Pistoiese C. 7.0
76/77 Pistoiese C. 5.1
77/78 Imperia D. 15.2
78/79 Imperia C2. 26.6
79/80 Imperia C2. 30.4
80/81 Carrarese C2. 28.4
81/82 Carrarese C2. 25.3
82/83 Andora Prom.17
83/84 Andora Int. 30.15
84/85 Cairese Int. 28.8
85/86 Vado Prom. 29.11
86/87 Vado Int. 27.6
87/88 Vado Int. 30.4
88/89 Vado Int. 29.13
89/90 Vado Int. 33.4
Giovanni Ottonello fa il suo esordio con la casacca nerazzurra a 17 anni, subentrando nella ripresa all'attaccante Gazzano, nel corso di un vittorioso Imperia-Biellese. Sarà l'unica presenza in quella stagione di serie D; l'anno successivo sarà Gigi Bodi, subentrato a mister Duzioni, a credere nelle qualità del piccolo centrocampista che disputa 12 presenze con la prima squadra e con la formazione “Berretti” vince il titolo di Campioni d'Italia, nella finale disputata a Massa Carrara contro la Romulea di Roma, sconfitta 5-4 dopo i tempi supplementari.
La stagione 1974/1975 è quella della sua consacrazione in nerazzurro, con presenze 27 e 6 gol, il primo dei quali nell'esordio stagionale contro a Borgosesia.
Dopo una non fortunata parentesi di due stagioni a Pistoia, in serie C, torna in nerazzurro dal 1977 al 1980: sono gli anni di Bruno Baveni, della vittoria del Campionato di serie D, dei mega spareggi e della successiva retrocessione in D.
111 presenze con la casacca nerazzurra e 18 reti realizzate; due piedi d'oro, una visione di gioco eccezionale e la sua specialità, le punizioni calciate (come si diceva a quei tempi) a “foglia morta” (quelle che ora vengono chiamate a giro): un numero 10 difficile da dimenticare.
Come sempre, chiunque abbia ricordi di questo calciatore, li condivida con noi e se ha la possibilità di contattarlo, lo faccia.
La stagione 1974/1975 è quella della sua consacrazione in nerazzurro, con presenze 27 e 6 gol, il primo dei quali nell'esordio stagionale contro a Borgosesia.
Dopo una non fortunata parentesi di due stagioni a Pistoia, in serie C, torna in nerazzurro dal 1977 al 1980: sono gli anni di Bruno Baveni, della vittoria del Campionato di serie D, dei mega spareggi e della successiva retrocessione in D.
111 presenze con la casacca nerazzurra e 18 reti realizzate; due piedi d'oro, una visione di gioco eccezionale e la sua specialità, le punizioni calciate (come si diceva a quei tempi) a “foglia morta” (quelle che ora vengono chiamate a giro): un numero 10 difficile da dimenticare.
Come sempre, chiunque abbia ricordi di questo calciatore, li condivida con noi e se ha la possibilità di contattarlo, lo faccia.
5 commenti:
Che grande giocatore! Devo correggervi pero' era un tutto mancino.. più che 2 era uno il piedino d'oro. Ha un agenzia ippica ad Alassio e segue spesso il piccolo Ottonello bravo attaccante del Finale, l'altro figlio ora credo giochi in C2 in Sardegna dopo esser stato nell'orbita del Catanzaro.
mi dispiace contraddirti caro marco ma avendo giocato con lui era solo destromane ma che piede fantastico...... un saluto a tutti danilo chiarotto
Ha ragione Danilo , altro grande giocatore,il piede era UNO , ma valeva anche per l’altro 😊😊 e anche per le mani😊😊
Salve Danilo , un saluto da un tifoso dell’Arona che ricorda le vecchie sfide con l’ Imperia
A Carrara avrebbe potuto proseguire la Carriera in c1 o forse più, aveva 26 anni ma credo decise di stare vicino casa per questioni di famiglia e lavoro.
Grande regista
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