Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
Niente da fare. Il preannunciato incontro tra i partecipanti alla supposta cordata di cui da giorni si parla in città, costituita da professionisti e imprenditori locali, che parevano interessati
a raccogliersi intorno all’Imperia, non c’è stato.
Niente da fare. Il preannunciato incontro tra i partecipanti alla supposta cordata di cui da giorni si parla in città, costituita da professionisti e imprenditori locali, che parevano interessati
a raccogliersi intorno all’Imperia, non c’è stato.
Ufficialmente a far saltare l’appuntamento sarebbero stati gli impegni di certuni legati al ponte del 2 giugno. Da quanto è trapelato, però, i problemi sono altri: i maggiori ostacoli sono infatti rappresentati dall’incertezza sul futuro della società e di conseguenza dalla disponibilità di quali e quante risorse finanziarie servono per far ripartire il calcio a Imperia.
L’impegno, sotto il profilo economico, si profila duplice: uscire dalla complicata situazione debitoria, in particolare verso la federazione (ma non solo), e dall’altra porre le basi della prossima stagione.
L’impegno, sotto il profilo economico, si profila duplice: uscire dalla complicata situazione debitoria, in particolare verso la federazione (ma non solo), e dall’altra porre le basi della prossima stagione.
La federazione, appunto, in attesa di segnali provenienti dal capoluogo, ha di fatto “congelato”
la posizione dell’Imperia. E’ pur vero che i giocatori nerazzurri sono stati tutti svincolati, ma il club risulta per ora “solo” retrocesso in Eccellenza e resterà tale finchè il Commissario
straordinario del Comitato interregionale non si pronuncerà in merito alla
proposta di radiazione.
In una fase delicata come quella attuale, con molte squadre che hanno partecipato a playoff
e playout e che attendonodi conoscere il loro destino, è evidente che occorra fare il più presto possibile se si vuole salvare il salvabile.
la posizione dell’Imperia. E’ pur vero che i giocatori nerazzurri sono stati tutti svincolati, ma il club risulta per ora “solo” retrocesso in Eccellenza e resterà tale finchè il Commissario
straordinario del Comitato interregionale non si pronuncerà in merito alla
proposta di radiazione.
In una fase delicata come quella attuale, con molte squadre che hanno partecipato a playoff
e playout e che attendonodi conoscere il loro destino, è evidente che occorra fare il più presto possibile se si vuole salvare il salvabile.
Finora, infatti, l’unica ipotesi, quella di creare un polo unico Riviera Pontedassio Imperia,
magari avvalendosi di una vecchia denominazione, pur avversata dagli Ultras, è stata quella del
presidente del Riviera Pontedassio, MarcoAlberti, retrocesso inPrima categoria.
Per quanto riguarda, invece, il “vecchio” club tutto dipenderà dagli sviluppi giudiziari della vicenda.
magari avvalendosi di una vecchia denominazione, pur avversata dagli Ultras, è stata quella del
presidente del Riviera Pontedassio, MarcoAlberti, retrocesso inPrima categoria.
Per quanto riguarda, invece, il “vecchio” club tutto dipenderà dagli sviluppi giudiziari della vicenda.
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