Copio/incollo da "La Riviera" a firma Diego David
Il futuro ha un cuore (nerazzurro) antico. Carlo Levi ci perdonerà se abbiamo scomodato la sua nota massima per introdurre il discorso sulla nascita dell’Asd Imperia. Le similitudini con quanto avvenuto ventuno anni fa quando prese corpo l’Imperia ’87 sono troppe per non ripercorrere col pensiero il tempo e per non far sognare i tifosi.
Quell’Imperia trasformatasi fino a diventare una Spa, partì dalla Terza categoria, raggiungendo in undici anni l’obiettivo della C2.
Certo i protagonisti della "rinascita" sono cambiati, ma le condizioni di partenza non sono, poi, molto diverse.
L’unico anello di congiunzione tra le due esperienze può essere considerato Michele Sinagra, già tecnico, oggi manager, tra i fondatori del Progetto Olimpia, i cui promotori hanno dato vita all’Asd Imperia.
Imperiesità, colori nerazzurri, proprio come volevano i tifosi che hanno avversato fin dall’inizio la nascita della P.R.O. Imperia voluta da Marco Alberti, considerato il grande sconfitto, anche se il progetto della comprensorialità non è, poi, da buttar via. Ad Alberti è mancato un po’ di coraggio. Finirà, si auspica, con un avvicinamento tra i due club.
Al vertice della nuova Imperia c’è Antonio Gagliano, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale. Gagliano sotto la maglia nerazzurra ha la camicia verde, ma giura che la politica non c’entra niente.
Il punto di partenza è la Seconda categoria, ma gli obiettivi sono di ritornare nel calcio che conta. In panchina è stato chiamato Sauro Marinelli, vecchia gloria nerazzurra che nella sua carriera campionati ne ha vinti non pochi. Trovare i giocatori che vorranno partecipare a questo "sogno" non sarà difficile. Nei giorni scorsi si è parlato, infatti, addirittura, dell’ex capitano "Giambo" Bocchi tra i possibili futuri protagonisti in campo della rinascita nerazzurra.
Nessun commento:
Posta un commento