STAGIONE 2000/2001. SERIE C.N.D.
Inizia l’ennesima stagione deprimente ed umiliante della storia calcistica nerazzurra.
Dopo l'allucinante campionato di C2, passa un'intera estate nella vana speranza che qualcuno subentri al comando della bagnarola imperiese. La città, come sua consuetudine, è indifferente; i colpevoli di questo scempio, da noi più volte segnalati e contestati, non osano assumersi le proprie responsabilità, come se negli ultimi anni non avessero mai bazzicato la sede di Piazza d'Armi. Gli amministratori comunali, che un anno prima si sgomitavano per farsi vedere al fianco del vincente del momento, il Presidente Cipolla, ora sono assenti.
Siamo gli unici cui sembra interessare qualcosa delle vicende nerazzurre, con telefonate ed incontri continui con i protagonisti di questa triste telenovela: indimenticabili le discussioni con Durante e Costa, gli unici che sembrano intenzionati a salvare la società. Il rapporto con la strana coppia genovese è ottimo, fin dal primo momento in cui si sono presentati ad Imperia, sia per il loro modo di porsi nei nostri confronti, sia per la loro follia da Ultras.
Il fallimento del club, decretato a settembre dal Tribunale d’Imperia, è la logica conseguenza di quest’andazzo. I sigilli allo stadio e la mancata disputa della partita del 24/09/2000 contro il Val d'Aosta, le dieci sconfitte consecutive, condite da ventisei gol subiti ed un solo gol realizzato da una squadra di ragazzini, il meno uno in classifica, sono un'ulteriore umiliazione per noi. Il nostro striscione è, in ogni caso, sempre esposto, così come la fanzine continua ad essere pubblicata, a dimostrazione che noi siamo gli unici a non voler lasciare la barca che sta affondando.
Uno spiraglio fortunatamente si profila all'orizzonte: Durante scioglie i dubbi, diventa Presidente ed acquista in blocco allenatore e otto giocatori. Tanto basta per convincerci a recarci domenica 29/10/2000 a Gravellona Toce: nello pseudo stadio in cima al lago Maggiore si rivedono anche quei diffidati che hanno finito di scontare l'iniquo provvedimento e riecheggiano i nostri cori di sempre più il nuovo tormentone, "L'impurtant l'è sburer !". Da ricordare l'ingresso allo stadio spacciandosi per giornalista di un nostro esponente ed il barelliere dallo sguardo bovino. Il pareggio, che serve ad annullare il meno uno in classifica, esalta il nostro spirito " testardo". In occasione della partita interna contro l'Ivrea, la Nord è piena e spinge la squadra al pareggio con un gol durante il recupero. Il delirio finale è indescrivibile: il Presidente schizza dalla tribuna nella Nord per festeggiare con noi.
Domenica 5/11/2000 sulla fanzine comincia l'appassionante avventura del "Grande Bordello". Di che si tratta? Sull'onda del successo della trasmissione televisiva "Grande fratello", la fanzine "Samurai news" lancia il concorso ad eliminazione diretta che ha per protagonisti 16 inquietanti personaggi che hanno orbitato nella sede di Piazza d'Armi. I concorrenti sono: Prince, Banjio, Herbalife, Vorwerk, Willy, Iceman, Demolition man, Mousefur, Fox, Gigibodibupapparappà, Big torton, Smoker, Muttly, Mokacott, Chicken e Broker. A decidere chi vincerà sono i lettori della fanzine, invitati a votare utilizzando le schede allegate, eliminando di volta in volta i concorrenti sgraditi. Per tre mesi non si parlerà d'altro, anche perché il resto è da dimenticare. Alla fine vincerà Banjio dopo un’appassionante testa a testa con Broker.
Domenica 12/11/2000 a Savona, con un solo punto in classifica dopo dodici turni, ci rechiamo in un centinaio a bordo di un pullman stracolmo e molte auto: torciata, bandierone e tifo continuo per tutto l'incontro, anche quando il risultato è ampiamente compromesso. A fine partita i complimenti sinceri degli "Ultras Savona" sono il riconoscimento più gradito.
Le cose in casa nerazzurra precipitano nuovamente: le sconcertanti sconfitte contro Valenzana in casa e a Bra, alle quali assistiamo allibiti, ci riportano alla realtà.
Domenica 17/12/2000 la tensione, già prima della partita contro il Volpiano, è alle stelle: alle tredici sconfitte su quindici incontri disputati, bisogna aggiungere anche il nostro cattivo rapporto con allenatore ed alcuni giocatori. Il gol dell'ennesima sconfitta nerazzurra, al novantaquattresimo minuto, provoca la nostra contestazione: ci spostiamo nei distinti ed un petardo esploso vicino ad un guardialinee, che crolla a terra tramortito, provoca la sospensione della partita. La protesta prosegue negli spogliatoi dove tecnico e giocatori sono aspramente contestati, fino a pomeriggio inoltrato. Il risultato è l'esonero di Salsano, l'epurazione d’alcuni giocatori ed il "Ciccione” squalificato per un turno.
Domenica 28/01/2001 la partita casalinga con il Verbania segna un'altra pagina umiliante di questa stagione, per i pochi che hanno ancora la voglia di frequentare la Nord. Sullo zero a quattro ci "permettiamo" di sbeffeggiare i nostri eroi, che incredibilmente, anziché stare zitti, reagiscono. Il portiere getta via la maglia e chiede il cambio, altri giocatori ci mandano apertamente a quel paese ed uno di loro tira un calcio verso chi è aggrappato alla rete di recinzione della Nord. Come se non bastasse, il nuovo (si fa per dire) contestato Mister, Gigi Bodi, sul "Secolo XIX" ci definisce "quattro imbecilli" e dai microfoni compiacenti di "Imperia TV" minaccia di darci una lezione.
L'appuntamento per tutti è la successiva partita casalinga, domenica 11/02/2001 contro la Sestrese: la presenza tra i verdestellati del nostro vecchio capitano Sbravati è un altro motivo di "tensione". Una targa ricordo con la scritta "C'è solo il capitano !" è consegnata al commosso giocatore, simbolo di quella serietà che non riscontriamo in nessuno di coloro che ora indossano la maglia nerazzurra. Nella Nord è esposto un solo enorme striscione con la scritta "Vergogna". Fischio d'inizio ed il nostro bersaglio preferito, il portiere che difende (si fa per dire) la porta proprio sotto la Nord, al primo tiro, da quaranta metri, subisce un gol incredibile. Scoppia il putiferio. La programmata contestazione esplode e coinvolge tutti: alcuni giocatori, terrorizzati, non vogliono più rientrare in campo nel secondo tempo, sul terreno di gioco vola di tutto ed un pallone è gettato in campo per interrompere l'azione del pareggio nerazzurro. A fine partita il Presidente dà le dimissioni, l'allenatore fugge via dallo stadio in fretta e furia, così come alcuni dei nostri giocatori. La contestazione prosegue la domenica successiva a Tortona, dove assistiamo alla partita al fianco degli amici tortonesi; l'obiettivo è raggiunto: l'allenatore si dimette ed il portiere è allontanato. A fine incontro ci sono dei problemi con le forze dell'ordine locali, che si segnalano per la loro ottusità: a farne le spese un nostro esponente che è diffidato per un anno. E' la degna conclusione dell'ennesima stagione allucinante che, in pratica, finisce qui. Non esponiamo più gli striscioni, allo stadio sono presenti solo pochi inguaribili malati: l'ultimo incontro contro il Rivoli è disputato dinanzi ad una cinquantina di persone. In meno di un anno si è passati dalla C2 all'Eccellenza: per il nostro gruppo è il momento di ricominciare da capo.
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