Con piacere ricevo da Alberto Ponte, nuovo addetto stampa dell'Imperia 1923, lo "spiegone" che motiva le porte chiuse al "Nino Ciccione" richiesto nei giorni scorsi.
Il rinvio di A.S.D.IMPERIA – CITTA’ DI VARESE, disposto dalla LND, è una delle misure rese necessarie dall’ emergenza sanitaria. Ma non è l’unica. Tra queste, infatti, figura anche il contingentamento delle persone che possono accedere allo stadio durante le partite casalinghe.
A.S.D.IMPERIA specifica così la adesione ai Protocolli seguiti per il contenimento del virus, premettendo che non è semplice districarsi tra le combinazioni dei vari articoli di Protocolli ed Ordinanze.
In primo luogo, A.S.D. IMPERIA , come raccomandato dal Comitato Interregionale LND, ha tenuto fede al DPCM del 7 agosto 2020. Riportiamo testualmente gli articoli interessati:
art.1 comma 6 lettera e ) a decorrere dal 1° settembre 2020 è consentita la partecipazione del pubblico a singoli eventi sportivi di minore entità, che non superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’ aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso. La presenza di pubblico è comunque consentita esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, nel rispetto del distanziamento interpersonale, sia frontalmente che lateralmente, di almeno 1 metro con obbligo di misurazione della temperatura all’ accesso e utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie; in casi eccezionali, per eventi sportivi che superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’ aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso, il Presidente della Regione o Provincia autonoma può sottoporre specifico protocollo di sicurezza alla validazione preventiva del Comitato tecnico-scientifico ai fini dello svolgimento dell’evento.
art.1 comma 6 lettera f ) gli eventi e le competizioni sportive – riconosciuti di interesse nazionale e regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali – sono consentiti a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, al fine di prevenire o ridurre il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; anche le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli di cui alla presente lettera.
A seguito del DPCM, il 10 agosto 2020, FIGC emanava il PROTOCOLLO GENERALE che specificava e forniva indicazioni generali per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile, finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Nel suddetto Protocollo viene indicato un numero massimo di 140 persone totali all’impianto durante la partita , tenendo fede allo schema riportato alla pagina 21 dello stesso. E riportato di seguito:
34 calciatori di riserva e persone ammesse in panchina ;
18 Delegazioni Società Ospitante e Ospitata ;
3 Ufficiali di gara ;
1 medico competente;
1 responsabile 118;
4 Servizio Sanitario;
4 FF.OO. Polizia Municipale;
10 Steward ;
2 Vigili del Fuoco;
1 RSPP;
6 raccattapalle (>18 anni);
1 Rappresentante FIGC/Lega ;
1 Antidoping (se previsto);
10 Personale di Servizio;
22 giornalisti, fotografi operatori audiovisivi.
Posizione ribadita dai ‘Chiarimenti’ emanati dalla FIGC con il Protocollo del 17 settembre 2020, in particolare la specificazione dell’art. 1 comma 6 lettera F, presente alla pagina 11 e riportata testualmente:
Ai sensi dell’art. 1, comma f), è da intendersi, al momento, esclusa la partecipazione di pubblico alle partite delle competizioni ufficiali riconosciute di interesse nazionale e regionale dalla Federazione (es. campionati ufficiali che prevedono uno sviluppo continuativo su più giornate).
La Regione Liguria, inoltre, nell’ ordinanza 64/2020 ha ribadito la totale adesione al DPCM del 7 settembre (che prorogava le disposizioni del 7 agosto).
A.S.D. IMPERIA attenendosi fedelmente ai Protocolli ritiene di poter dare il proprio contributo per la gestione ed il contenimento dell’emergenza sanitaria. L’assenza al ‘Ciccione’ dei nostri appassionati tifosi è un sacrificio che addolora la società e penalizza la squadra ma reso necessario se ,tutti insieme, vogliamo vincere una partita molto più grande.
4 commenti:
e sti cazzi?
...antani...
Tarapìa tapiòco! Prematurata la supercazzola, o scherziamo?
Scusi, noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribàcchi confaldina? Come antifurto, per esempio.
Caro signor Ponte, visto che lavora per i Perinos, invece di fare comunicati per spiegarci bene perché non possiamo andare allo stadio, gli dica di muoversi a cercare una stramaledetta punta. Tre giornate e siamo già nella merda. Se dovesse andare male domenica a Tortona molto probabilmente saremo già ultimissimi e due delle tre squadre che sono con noi a 0 punti hanno una partita in più di noi da recuperare. Guardate che rincorrere è molto più difficile che fare la lepre. Mentre vincere aiuta a vincere, perdere fa perdere fiducia e autostima, soprattutto nei giovani e nessuno vuole vivere un campionato perennemente confinati nella zona play-out e non ci raccontate la favola che da neopromossi ci vuole pazienza. Il Derthona, proprio l'avversario di domenica, è neopromosso come noi, ma ha già 6 punti. Anche loro avranno un Presidente miliardario? Confermare praticamente in toto la squadra dello scorso anno e non accorgersi (con tutti gli ex giocatori che ci sono in società è imperdonabile, ma, a proposito, ci sono ancora?) che servivano rinforzi di categoria è stato un errore madornale. Avete tempo per rimediare perché la stagione è lunga, ma bisogna farlo al più presto possibile.
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