Scrivo questo post semplicemente per fare i complimenti ai ragazzi per la bella vittoria di Cairo e per cercare, per l'ennesima volta, di precisare (purtroppo temo inutilmente) a coloro che hanno subito alzato la cresta dopo questa vittoria (abbiamo più di un'idea su chi siano questi anonimi, ma finché non si degenera qui non si "cassa" nessuno) che su questo blog siamo tutti, ma proprio tutti, felicissimi quando la squadra vince.
Non siamo gufi e non ci augureremo mai, come scritto da qualcuno in qualche commento, che la partita, qualunque essa sia, finisca in goleada per gli altri. Quella che proprio non digeriamo, e che non digeriremmo neppure se, per assurdo, dovessimo vincere il campionato, è la gestione totalmente approssimativa di questa società, in tutto ciò che la riguarda.
Prova ne sia il fatto, e qui riprendo il titolo del post, che siamo arrivati a questa partita senza nemmeno conoscere le facce dei nuovi giocatori, senza nemmeno aver visto una partita contro una squadra di Prima Categoria o di Promozione ed esserci quantomeno fatti un'idea di cosa ci aspetta.
Della partita di oggi non sappiamo assolutamente nulla a parte il risultato.
Sappiamo che quattro possibili titolari dei nostri non sono stati convocati ma, ovviamente, non sappiamo nulla della Cairese, compreso se a loro importasse qualcosa andare avanti in Coppa o se quella schierata sarà la possibile squadra titolare.
In ragione di questo, prendiamo volentieri questa vittoria pur consci che non è per questa che dobbiamo pensare di aver messo insieme una squadra di fenomeni.
Lo stesso presidente (p minuscola puramente voluta) ha detto che serviranno ancora un difensore centrale esperto e fisicato (speriamo non succeda come i due precedenti, misteriosamente congedati) e una punta di esperienza, senza precisare se Alexy Bosetti abbia o meno trovato l'accordo.
Stiamo vedere, ora, cosa succederà domenica nel solito atteso derby con l'Albenga, per la verità, quest'anno, un derby strano visto che è un segreto di Pulcinella che una buona parte della società neroazzurra, sia nella parte tecnica che dirigenziale, ha o ha avuto a che fare con la società ingauna.
Ma intanto, forza ragazzi!
Portorino
(fotografia tratta da svsport.it)
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E' calcio d'agosto, non conosciamo lo stato di forma della nostra avversaria odierna, non sappiamo neanche quello della nostra non avendo (assurdamente) mai visto all'opera i nostri e la rosa è ancora in fase di costruzione: è indubbio, però, che la squadra abbia affrontato la gara con lo spirito giusto, messa bene in campo da un allenatore che sa il fatto suo e che sa come caricarla.
Il giudizio, ovviamente, è rimandato almeno a fine settembre, quando avremo giocato cinque gare di campionato: per il momento godiamoci questa iniezione di fiducia e il derby contro l'Albenga. Sarà interessante sapere cosa decideranno le forze dell'ordine riguardo la presenza al "Riva" dei tifosi neroazzurri e sarà indicativo di quello che potrà accadere mercoledì 18 settembre, quando giocheremo contro la Sanremese.
Im1923
10 commenti:
Tutto perfetto come sempre nelle tue analisi … però avevo scritto tempo fa potrebbe essere un rischio puntare su una delle rose più giovani del girone … ammesso che hanno aumentato e non poco la classifica per chi schiera più giovani in termini economici … ma
Anche dovessimo e per me si può fare bene .. molti di questi giovani potrebbero essere la linfa vitale per il futuro del Imperia .. detto ciò sicuramente Imperia merita di meglio come dirigenza ma va anche detto che tra politica e imprenditoria locale al netto della simpatia della nostra dirigenza non v’è nessuno che metta qualche spicciolo….
Imprenditoria locale? Tipo Sasso o Agnesi? Cmq ormai appena un giovane di mette in mostra, l'anno dopo prende il volo. È così quasi dappertutto a meno che non ci sia una società strutturata, con un programma ambizioso.
Imprenditori ad Imperia? Ma chi sono, i Carli ad esempio che da anni, e giustamente dal loro punto di vista, hanno dimostrato il più totale disinteresse per l'Imperia Calcio.
Locale non è solo Imperia ma liguri in generale appunto per quello mi sembra che tutto sommato galleggiare tra eccellenza e d visto la situazione nn sia tutto sto sfacelo
Si può vivere vendendo 2/3 giovani a stagione e mantenere comunque uno zoccolo duro locale …. Per me la strada intrapresa questa stagione può essere anzi è rischiosa ma può essere anche più redditizia
...Sasso e Agnesi non esistono più da anni...intesi come realtà familiari facenti parte dell'imprenditoria locale. Sono state cedute rispettivamente a Nestlè e Colussi che con Imperia non c'entrano più nulla...
Ma vi rendete conto che a Imperia il commercio è morto. Non esiste nessuna realtà che possa aiutare economicamente lo sport in genere.
Appunto dunque non lamentiamoci sempre
Ma vah? Che scoop!🙂 Forse era ironico per sottolineare come a Imperia le industrie e tutto l'indotto non esistono più. L'Agnesi e la Sasso a suo tempo erano stati sponsor dell'l'Imperia.
Abbiamo Gramondo. Visto che fa il presidente senza portafoglio perché non mettere almeno una persona che abbia passione, che sappia coinvolgere i tifosi, che si circondi di collaboratori capaci. Lui può continuare a chiedere l'elemosina sperando che qualcuno, attratto da un ambiente meno deprimente, voglia di investire nell'Imperia.
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